Come richiama il nome stesso del brand, Natuura™ ricerca nella natura e nel suo rispetto l’innovazione creativa, per una produzione sostenibile nel campo della moda. Da sempre caratterizzata da un’attenzione particolare all’innovazione, alla sostenibilità e all’impegno per l’ambiente, l’azienda vanta oltre 30 anni di esperienza nella produzione di prodotti in gomma naturale a base vegetale per i principali marchi mondiali e oggi è leader nella produzione e distribuzione integrata verticalmente di pelle naturale a base vegetale, cioè resina di gomma naturale a base vegetale, rigenerativa e sostenibile, certificata FSC™ al 100%.
La mission di Natuura™ è infatti la fornitura di materiali vegetali sostenibili e creativamente flessibili che hanno l’aspetto, il tatto e le prestazioni della pelle, con l’obiettivo di rendere la sostenibilità scalabile e accessibile nei mercati dell’abbigliamento, delle calzature, degli accessori, dei trasporti e dell’arredo di interni.
Tra i migliori prodotti in pelle biobased proposti da Natuura troviamo Terrene Mat™ (91% USDA Biobased Certification), capace di soddisfare i più elevati standard di sostenibilità, offrendo al contempo una texture con una goffratura particolarmente profonda.
Un altro prodotto di punta è Lucida Mat™, che offre elevati livelli di biobased con colori personalizzati, metallizzati, motivi stampati e altro ancora in rotoli continui di 132 cm di larghezza.
YHub, primo Gruppo italiano di servizi innovativi e piattaforme tecnologiche per la tracciabilità e la sostenibilità dell’industria della moda e del lusso, annuncia l’ingresso di due nuovi prestigiosi investitori: Giorgio Armani SpA e Fondazione del Tessile Italiano. L’operazione conferma il ruolo del Gruppo nel settore a supporto di brand e filiera produttiva, rafforzando ulteriormente il suo posizionamento come partner strategico per la trasformazione sostenibile e consolidando un’alleanza unica per visione e soluzioni. Il controllo resta saldamente nelle mani dei soci fondatori Francesca Rulli, Massimo Brandellero e Cristian Iobbi. L’operazione vede anche l’ingresso nell’assetto societario di Matteo De Angelis, General Manager del Gruppo.
Questo passaggio delinea in modo ancora più chiaro il progetto avviato nel 2024 con analoga operazione, che aveva visto l’ingresso nella compagine societaria di Foro delle Arti (Holding di Brunello Cucinelli SpA), dell’imprenditore Matteo Marzotto, di Claudio Rovere (Founder & CEO di Holding Industriale SpA), di venture fund gestiti dalla banca d’affari globale LionTree e dell’innovatore digitale Federico Marchetti (fondatore di YOOX) attraverso Mavis.
YHub, che si presenta sul mercato con il brand unico Ympact, supporta oltre 3.000 aziende del sistema moda nella tracciabilità delle catene di fornitura e nella misurazione degli impatti ambientali e sociali della produzione, collaborando con più di 50 brand globali e mappando oltre 80.000 fornitori in 22 Paesi.
From left: Matteo De Angelis, general manager of YHub, Massimo Brandellero, Francesca Rulli, Cristian Iobbi, founding partners of YHub
Il progetto nasce dal desiderio di Satorisan di salvaguardare uno degli ecosistemi più vitali e fragili del pianeta, sostenendo le comunità indigene locali, custodi di antichi saperi e di un legame spirituale con la foresta, e promuovendo la conservazione della biodiversità unica del territorio amazzonico. Il nome del progetto è ispirato dalla foglia di Chacrona, pianta sacra utilizzata dalle tribù indigene dell’Amazzonia per connettere corpo e spirito. Un simbolo di profonda armonia e spiritualità che incarna l’impegno di Satorisan nel ristabilire l’equilibrio tra l’essere umano e la Terra, filosofia che ha ispirato il nome di uno dei modelli più iconici del brand, che oggi rappresenta un best-seller.
Dal 2021, Satorisan collabora con la ONG Guardianes de Vida e con la popolazione indigena Huni Kuin della regione brasiliana di Tarauacá, tramite un programma che ha già visto la piantagione di oltre 19.500 alberi, tra cui specie da frutto e medicinali. Questo impegno concreto mira a rigenerare la foresta con piante autoctone, a proteggere la cultura e i valori delle comunità locali e a migliorare le condizioni di vita attraverso progetti legati all’acqua, all’educazione ambientale e alla formazione sanitaria.
EcoVadis è uno dei sistemi di valutazione della responsabilità sociale d’impresa più affidabili e riconosciuti a livello internazionale, che misura le performance ESG (ambientali, sociali e di governance) di oltre 130.000 aziende in tutto il mondo. Il punteggio complessivo ottenuto da Save The Duck è stato 86%, con risultati particolarmente rilevanti nelle aree Ambiente (77), Lavoro e Diritti Umani (74), Etica (62) e Acquisti Sostenibili (61). Il riconoscimento posiziona l’azienda tra il 15% delle realtà con i punteggi più alti a livello globale tra quelle valutate negli ultimi 12 mesi dalla piattaforma internazionale di rating sulla sostenibilità.
“La valutazione di EcoVadis rappresenta un’importante conferma del percorso che Save The Duck ha intrapreso da anni per integrare la sostenibilità all’interno di ogni aspetto del proprio modello di business,” – commenta Silvia Mazzanti, Sustainability Manager del brand. “Questo risultato non solo ci onora, ma ci stimola a continuare a migliorare in termini di trasparenza, tracciabilità e impatto positivo lungo tutta la filiera produttiva.”
Con questa medaglia, l’azienda – conosciuta per il logo della papera che fischietta – consolida il proprio posizionamento come azienda attenta alla sostenibilità, riconfermandosi e impegnata nella costruzione di un futuro più etico e circolare.
Nata nel 1993 come azienda familiare, Icemen affonda in realtà le sue radici ben più lontano, alla Seconda Guerra Mondiale, con la produzione di scarpe fatte a mano in casa. Nel 2000 abbandona la produzione di scarpe per concentrarsi sui prodotti per la cura del piede, partendo dal presupposto che il comfort è il cuore di una grande scarpa. “Da allora, ci siamo dedicati allo sviluppo di solette che offrono il miglior comfort possibile, adattandosi alle diverse forme ed esigenze delle scarpe. Ci siamo resi conto che una scarpa deve essere soprattutto comoda e volevamo essere noi a sostenerla dall’interno”- afferma Mr Cahiz Er, in rappresentanza dell’attuale generazione della famiglia Icemen.
La vostra attività comprende solette, prodotti per la cura delle scarpe e accessori (calzascarpe ecc.): come avete sviluppato una gamma di prodotti così diversificata?
“Dopo aver smesso di produrre scarpe, i nostri clienti di lunga data hanno iniziato a mostrare interesse per i plantari che producevamo. Con il tempo, hanno iniziato a richiedere altri accessori legati alle scarpe, difficili da trovare sul mercato. La nostra crescita è sempre stata guidata dai clienti: loro si fidano di noi e noi rispondiamo alle loro esigenze sviluppando nuovi prodotti di alta qualità che colmano le lacune del mercato”.
Quali sono oggi i vostri mercati principali?
“Il nostro mercato principale rimane quello delle calzature, dove siamo nati e cresciuti. Poiché il comfort rimane il nostro principio guida, ci stiamo concentrando sempre più sul settore medico. Farmacie e operatori sanitari hanno iniziato a preferire i nostri prodotti per le loro qualità ergonomiche e di sostegno. Attualmente stiamo sviluppando nuovi prodotti per la cura dei piedi che si rivolgono a zone specifiche che necessitano di supporto, con una forte attenzione alle applicazioni mediche”.
Avete partecipato per la seconda volta a Expo Riva Schuh a Riva del Garda: perché avete scelto una fiera del prodotto finito come questa?
Non partecipare a Expo Riva Schuh negli anni precedenti è stata un’occasione persa. Questa fiera è una delle migliori piattaforme per entrare in contatto con i rivenditori di calzature e gli utenti finali. I nostri prodotti appartengono ai negozi di calzature e questa fiera è un modo fondamentale per incontrare i clienti provenienti da tutto il mondo. Con oltre 20 anni di esperienza in fiere locali e internazionali, abbiamo visitato e preso parte a molte manifestazioni, ma Expo Riva Schuh si distingue nel panorama fieristico: attira visitatori di alta qualità che sanno esattamente cosa stanno cercando, e questo la rende uno strumento prezioso. A Expo Riva Schuh incontriamo buyer di grandi catene di negozi con oltre 10 punti vendita, oltre a riallacciare rapporti con partner di lunga data. Oltre alla fiera di Riva del Garda, partecipiamo a più di sei fiere all’anno, tra cui AYMOD, AYSAF, EXPOMED e altre fiere locali.
Quali sono i vostri progetti futuri?
La nostra vision è quella di espandere il marchio e la gamma di prodotti Icemen, prima in Europa e poi a livello globale. Vogliamo aumentare la riconoscibilità del marchio e partecipare al maggior numero possibile di fiere per incontrare nuovi partner e far conoscere a più persone possibile il comfort dei prodotti Icemen. Vogliamo che Icemen diventi il nome di riferimento per il comfort dei piedi in tutto il mondo”.
Tacchificio Villa Cortese, storica realtà manifatturiera del settore calzaturiero e partner delle griffe più prestigiose della moda internazionale, presenta FHEEL TALK: un evento gratuito, aperto al pubblico, nato per promuovere un confronto concreto e multidisciplinare sui temi dell’innovazione sostenibile e della transizione ESG.
“Dal Tacco all’Impronta: ESG e Innovazione nel settore Calzaturiero” è il titolo dell’appuntamento che si terrà presso Cluxter, Via Charta 77, n. 15 a Scandicci (FI), giovedì 15 maggio 2025 a partire dalle ore 16:00.
L’obiettivo di FHEEL TALK è offrire uno spazio di riflessione condivisa sui cambiamenti in atto nell’industria della calzatura: dall’evoluzione dei materiali all’adeguamento normativo, passando per i rischi della comunicazione ambientale non trasparente.
Il programma dell’evento:
• Ore 16:45 – Introduzione a FHEEL TALK
• Ore 17:00 – Materiali innovativi nel settore calzaturiero
• Ore 17:30 – Evoluzione della normativa in ottica ESG
• Ore 18:00 – Comunicazione responsabile e rischi di greenwashing
A seguire, networking cocktail per stimolare la nascita di nuove sinergie tra aziende, designer, startup e professionisti del settore.
«Con FHEEL TALK vogliamo mettere al centro il valore dell’innovazione responsabile, aprendo un tavolo di confronto tra tutti gli attori della filiera. Sostenibilità per noi significa concretezza, trasparenza e cultura del cambiamento», dichiara Silvia Paganini, Chief Marketing Officer di Tacchificio Villa Cortese. «Non è solo un evento, ma un invito a costruire insieme una visione di futuro più consapevole.»
FHEEL TALK rappresenta un passo ulteriore nel percorso di trasformazione sostenibile già intrapreso da Tacchificio Villa Cortese, che da tempo investe in ricerca e sviluppo, digitalizzazione e tracciabilità dei prodotti come leva strategica per valorizzare l’eccellenza del Made in Italy.
GSC Group lancia sul mercato PRISMALUX, una nuova serie di coloranti liquidi per rifinizione. L’azienda chimico conciaria di Montebello Vicentino, riconosciuta sul mercato internazionale per la qualità e l’ampiezza della sua gamma prodotti, ha coniato un motto efficace per descriverne le caratteristiche: “Massima Resa e Brillantezza per la Tua Rifinizione”.
Frutto di un’attenta ricerca e sviluppo, nella fattispecie la nuova serie di coloranti liquidi per rifinizione PRISMALUX coniuga continuità di fornitura, elevata resa cromatica e ottimizzazione delle prestazioni tecniche nei processi conciari.
Supply chain potenziata
Grazie a una supply chain potenziata, “possiamo offrire una disponibilità costante dei nuovi coloranti: una sicurezza in più per la tua produttività e i tuoi tempi di consegna” spiegano da GSC Group.
Migliori in ogni dettaglio
Colori che resistono, performance che durano. La nostra nuova serie di coloranti liquidi per la rifinizione unisce elevate prestazioni tecniche a una brillantezza sorprendente. Estremamente versatili, questi coloranti sono stati selezionati per l’alta resa e la luminosità dei toni, offrendo risultati cromatici impeccabili, garantiscono uniformità, resistenza e durata, assicurando eccellenza in ogni applicazione.
Eco-consapevolezza e praticità si incontrano
Dalla progettazione alla formulazione, ogni aspetto è stato pensato per offrire un prodotto sostenibile e funzionale. Con la maggior parte dei toni NON ADR, la nuova serie semplifica le operazioni di stoccaggio e trasporto, riducendo costi e complessità.
Certificazione ZDHC
La nuova gamma di coloranti è stata sviluppata e selezionata per rispondere ai requisiti più avanzati: oltre a rispettare le attuali legislazioni locali, è per la quasi totalità certificata a livello internazionale secondo lo standard ZDHC.
In vista dell’entrata in vigore del Regolamento UE contro la deforestazione, prevista per il 2026 anche per il settore delle pelli bovine, il Gruppo UNIC – Concerie Italiane sta sviluppando una piattaforma digitale dedicata alla gestione della due diligence.
“L’iniziativa – spiegano dall’associazione italiana dei conciatori – ha l’obiettivo di fornire una soluzione informatica completa per adempiere agli obblighi previsti dall’EUDR specificamente applicati alla filiera pelli”. Realizzata in collaborazione con una società informatica specializzata, la soluzione consentirà alle aziende di:
– tracciare geograficamente gli stabilimenti coinvolti nella produzione;
– gestire e valutare la documentazione richiesta;
– generare report automatizzati e certificazioni digitali;
– integrare dati satellitari per analisi del rischio (su deforestazione/degrado attorno ai punti geolocalizzati);
– connettersi tramite API (application programming interface) al sistema informativo ufficiale europeo per l’invio e la ricezione automatica delle due diligence.
Il progetto nasce dalla sinergia con la filiera del legno e dall’esperienza consolidata nella gestione di questi flussi digitali. Tra le funzioni previste, oltre a quelle già menzionate, anche “la valutazione del rischio integrando dati satellitari a media risoluzione, elaborati attraverso metodologie validate, per verificare lo stato di deforestazione/degrado forestale attorno ai punti geolocalizzati”.
Sebbene la pelle bovina non sia un driver di deforestazione – come dimostrato anche dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – UNIC si prepara dunque a fornire alle imprese uno strumento concreto ed efficiente per affrontare i nuovi obblighi normativi.
Promuovere la fiducia nell’industria tessile e della pelle rimane la missione di OEKO-TEX®. Poiché la fiducia si basa su standard costantemente elevati, l’Associazione OEKO-TEX® ha rilasciato i criteri di analisi, i valori limite e le linee guida aggiornati per le sue certificazioni, basati sulle ultime ricerche scientifiche e sugli sviluppi legali. I cambiamenti principali includono una maggiore certificazione del cotone biologico attraverso l’OEKO-TEX® ORGANIC COTTON, con l’inclusione nell’OEKO-TEX® MADE IN GREEN, limiti più severi per il BPA nell’ambito dell’OEKO-TEX® STANDARD 100 e rigorosi requisiti di trasparenza per le catene di fornitura della pelle nell’ambito dell’OEKO-TEX® LEATHER STANDARD. L’OEKO-TEX® ECO PASSPORT ampliato includerà le sostanze chimiche di base e la verifica della biodegradabilità.
STANDARD 100: novità per cotone biologico e BPA
Al fine di mantenere i più alti standard di sicurezza e conformità e per migliorare la sorveglianza del cotone biologico certificato, un settore in cui le frodi sono molto diffuse, la certificazione OEKO-TEX® STANDARD 100 non includerà alcuna indicazione di cotone “privo di OGM” o “biologico” negli scopi del certificato. La certificazione del cotone come “biologico” è ora ottenibile attraverso l’OEKO-TEX® ORGANIC COTTON.
Inoltre, OEKO-TEX® ha ridotto il valore limite del bisfenolo A (BPA) da 100 a 10mg/kg. La sostanza chimica, se entra nel corpo anche in piccole quantità può modificare il sistema ormonale, è stata spesso riscontrata nei test sui tessuti indossati direttamente sulla pelle.
LEATHER STANDARD: in vista del Regolamento europeo sulla deforestazione (EUDR)
Nell’ambito del Green Deal europeo e della Strategia europea per la biodiversità 2030, la Commissione europea ha adottato un nuovo regolamento nel maggio 2024. Una delle sfide più significative poste dal Regolamento europeo sulla deforestazione (EUDR) è l’obbligo di trasparenza della catena di approvvigionamento della pelle. Le aziende devono tracciare le origini dei loro prodotti in pelle per garantire che non contribuiscano alla deforestazione. L’EUDR sarebbe dovuto entrare in vigore alla fine del 2024, ma è stato posticipato di un anno nel novembre 2024. Tuttavia, per le pelli e i materiali in pelle provenienti da bovini e vitelli, per ottenere la certificazione OEKO-TEX® LEATHER STANDARD è necessaria la prova dell’origine (ad es. bolle di consegna dal macello).
MADE IN GREEN: Aggiunta dell’opzione di certificazione ORGANIC COTTON
Il marchio OEKO-TEX® MADE IN GREEN riconosce l’OEKO-TEX® ORGANIC COTTON come certificato di prodotto in aggiunta allo STANDARD 100 e allo STANDARD LEATHER. Questo permette alle aziende che hanno i loro prodotti in cotone certificati di combinare i punti di forza di entrambi gli standard OEKO-TEX®: la tracciabilità della catena di approvvigionamento e la verifica dall’azienda agricola al prodotto con una produzione responsabile e sicura.
STeP: una cooperazione rafforzata con ZDHC per incrementare la sostenibilità nel settore tessile e della pelle
La collaborazione tra ZDHC e OEKO-TEX® ha l’obiettivo di consentire alle industrie tessili, dell’abbigliamento, delle calzature e della pelle di migliorare l’impatto ambientale ottimizzando le linee guida e le soluzioni attraverso sforzi congiunti. I titolari di certificati OEKO-TEX® STeP possono ora partecipare al programma ZDHC Supplier to Zero. Le aziende possono caricare il loro certificato STeP e il loro rapporto sulla piattaforma dei fornitori ZDHC per ottenere il riconoscimento nell’ambito del programma Supplier to Zero.
ECO PASSPORT: ampliamento del campo di applicazione ed evidenziazione della biodegradabilità
A partire dal 2025, OEKO-TEX® ECO PASSPORT amplia il campo di applicazione della certificazione al di là dei prodotti chimici specializzati per le applicazioni tessili e della pelle, includendo i prodotti chimici di base e di manutenzione. Questo ampliamento mira a eliminare prima le sostanze nocive, a migliorare la sicurezza dei lavoratori e a dare priorità alla protezione dell’ambiente. Inoltre, le sostanze chimiche di seconda vita saranno soggette a test più frequenti per garantire la qualità. I clienti ECO PASSPORT potranno inoltre evidenziare la biodegradabilità dei loro prodotti chimici sui loro certificati.
Dalla pionieristica trasformazione della plastica riciclata alle membrane non-PFAS e ai processi produttivi a basso impatto, Polartec dimostra che sostenibilità e alte prestazioni possono coesistere, come dimostra anche il recente ampliamento della famiglia Power Shield™ – che include Polartec® Power Shield™ Pro e Polartec® Power Shield™ RPM –. Realizzato con nylon Biolon™*, Polartec® Power Shield™ Pro introduce un’innovativa membrana non-PFAS che stabilisce dei nuovi standard in termini di sostenibilità nei tessuti tecnici. Biolon™, un nylon di origine vegetale non OGM, costituisce circa il 45-48% del contenuto di nylon della nuova membrana Power Shield™ Pro, riducendo l’impronta di carbonio del 50% rispetto al tradizionale Nylon 6,6. Dal punto di vista prestazionale, inoltre, offre una protezione impermeabile traspirante 20K/20K (20.000 mm resistenza all’acqua – ISO 811 / 20.000 g/m²/24h traspirabilità – JIS L1099, B1). Anche Polartec® Power Shield™ RPM rappresenta un ulteriore passo verso la riduzione dell’impatto ambientale. Questo tessuto in poliestere riciclato al 100% e riciclabile è dotato di un trattamento non-PFAS altamente resistente per respingere l’umidità.
Disponibile nelle configurazioni a 3 strati e 2 strati, offre un livello di traspirabilità pari a 30.000 g/m²/24h. Progettato per runner, ciclisti, atleti competitivi e golfisti, Power Shield™ RPM aiuta a risolvere uno dei problemi più critici per gli sportivi outdoor: la sudorazione, riducendo questo rischio fino al 50% rispetto ad altre membrane Polartec.
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