All’edizione 160, che si è svolta dal 31 agosto al 2 settembre a Offenbach, i marchi internazionali e i rivenditori del settore si sono riuniti per piazzare gli ordini stagionali per la primavera/estate 2025, con una vivace attività che ha caretterizzato i padiglioni espositivi durante tutti i giorni.
ILM è e rimane un importante appuntamento per l’industria della pelletteria, degli accessori e della valigeria. Oltre ai tradizionali rivenditori di pelletteria, sempre più buyer di calzature e abbigliamento, nonché acquirenti di noti grandi magazzini e concept store, visitano la fiera per integrare il loro assortimento con borse, valigie e accessori.
Quali saranno le tendenze più richieste nell’estate 2025? I colori del gelato, come panna, vaniglia e pistacchio, sono di tendenza insieme ai toni forti del rosso, in particolare del corallo. Per quanto riguarda i materiali, la rafia e la combinazione di lino e pelle naturale sono considerate indispensabili. Piccoli dettagli come rivetti, perforazioni e foulard di seta arricchiscono ulteriormente le nuove borse. La funzionalità è l’elemento fondamentale quando si parla di valigie e cartelle. Le proposte devono soddisfare le severe norme delle compagnie aeree, ad esempio con ruote rimovibili sulle valigie o pratici inserti (refrigeranti) sugli zaini. I materiali riciclati sono ancora molto popolari. Moda e sostenibilità non si escludono a vicenda.
Dopo quattro giornate intense e ricche di nuovi progetti e collaborazioni, si è concluso lo scorso 22 settembre il Salone milanese WHITE, con la presentazione delle collezioni moda primavera/estate 2025 di oltre 300 brand. L’evento, programmato in contemporanea con la Milan Fashion Week, è stato realizzato con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), di ICE – Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle Imprese Italiane, con il patrocinio della Regione Lombardia e del Comune di Milano e con la partnership di Confartigianato Imprese.
Grazie ad uno scouting studiato, White ha proposto ancora una volta realtà di ricerca e con codici creativi freschi ed innovativi, premiando l’originalità delle collezioni, cogliendo l’identità dei singoli brand e valorizzandone il processo di produzione, che ora più che mai, abbandona la serialità per favorire l’artigianalità e l’unicità.
Grande novità dell’edizione di settembre 2024 è stata I’M TALENT SHOWROOM, la collaborazione con Istituto Marangoni nata per dare supporto al percorso imprenditoriale di cinque allievi della rinomata scuola di moda internazionale. Altri talenti presenti a WHITE sono stati i brand vincitori dei Latin American Fashion Awards, fondati da Constanza Etro e Silvia Argüello.
All’interno del programma del WHITE Village, Massimiliano Bizzi ha preso parte come oratore al panel organizzato da Deloitte, la nona edizione del Global Fashion & Luxury Private Equity Survey, sottolineando l’importanza del comparto moda contemporary rappresentato dal brand mix di WHITE come protagonisti del nuovo lusso.
Ad interpretare i gusti delle donne, spesso sorprendendole con dettagli, linee e colori, è Alina Mitrusi, titolare di Ital Design, azienda altamente specializzata nella cucitura a mano di accessori per calzature nata nel 2017 e che oggi collabora con i migliori calzaturifici dell’hinterland milanese per una produzione ai massimi livelli. Dall’esperienza ultra ventennale nei migliori calzaturifici italiani e da studi artistici, Alina Mitrusi ha saputo creare con il suo nuovo brand Mitrusi calzature sensuali e femminili, che rispecchiano la personalità di chi le calza, spesso svelandone alcuni dettagli come la raffinatezza e il gusto eccentrico. Le scarpe Mitrusi sono accessori di lusso, essenziali nel design, prodotte con materie prime della migliore qualità e arricchite da dettagli contemporanei. Scarpe a cui, come afferma la sua creatrice, è ‘impossibile resistere!’.
Si sono svolte con grande successo dal 14 al 17 settembre Fashion&Jewels, The One e dal 15 al 18 settembre MICAM e MIPEL, confermando una sinergia vincente delle manifestazioni dedicate al fashion a Fiera Milano (Rho). In totale sono stati 40.950 i visitatori professionali intervenuti alla grande kermesse della moda, dei quali il 45% provenienti dall’estero, da 140 Paesi. Le performance migliori sono state registrate dai paesi europei, in particolare da Spagna, Germania e Francia, ma brillanti sono stati anche i risultati dal Nord America, che hanno segnato un aumento a doppia cifra (Canada e USA); a seguire, l’Estremo Oriente, con Cina e Giappone in testa.
Le fiere si sono confermate quindi protagoniste indiscusse nel panorama dell’innovazione, rispondendo alle esigenze del mercato con professionalità e puntualità, anche in periodi sfidanti come quello attuale, rafforzando il loro ruolo di hub di incontro, sviluppo ed eccellenza. Con la partecipazione di startup visionarie e collaborazioni con istituti di formazione e università, ogni evento si è rivelato un viaggio immersivo tra creatività e tecnologia.
In un periodo di profonda trasformazione per il mondo della moda, dominato dalla digitalizzazione e dalla sostenibilità, quest’anno le fiere hanno unito al loro messaggio di business, centrato sui metodi di produzione, sulla capacità artistica e sulla catena del valore, un focus su formazione e opportunità lavorative per le nuove generazioni. Un ponte tra scuola e impresa, con numerose occasioni per i giovani di entrare in contatto diretto con il mondo aziendale. A sottolineare l’importanza di questo impegno è stata anche la partecipazione del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che durante l’inaugurazione ha evidenziato il valore di investire nei giovani e nelle professioni emergenti del settore manifatturiero.
Fondata nel 1973, Mec Europa è un’azienda italiana leader nella produzione di calzature di lusso. Situata a Verolanuova (Brescia), l’azienda conta una capacità produttiva di 4.000 paia di scarpe al giorno, realizzate nei cinque stabilimenti produttivi che coprono una superficie di 20.000 metri quadrati, i quali si appoggiano a un magazzino di oltre 5.000 metri quadrati dedicato allo stoccaggio dei materiali.
Mec Europa collabora con i marchi di moda più prestigiosi del mondo, offrendo un servizio completo che va dal design alla realizzazione del prodotto finito. “Grazie al lavoro degli oltre 300 dipendenti e una meticolosa attenzione alla qualità e all’innovazione, rappresentiamo con orgoglio il vero Made in Italy nel settore calzaturiero”, sottolinea il Direttore Generale di Mec Europa, Paolo Baiguera.
Il successo del calzaturificio lombardo è caratterizzato da un notevole percorso di crescita. Mec Europa, infatti, ha recentemente aperto una nuova sede a Verolanuova andando a completare un investimento di 2 milioni di euro in 2 anni.
A Baiguera chiediamo qual è la motivazione dietro questo importante progetto, soprattutto in un periodo così complesso per il settore moda?
“La nostra decisione di investire nasce da una convinzione profonda: nei momenti di crisi, come quello che stiamo vivendo, è fondamentale saper cogliere le opportunità. La nostra azienda ha già affrontato sfide difficili in passato, come la crisi del 2008-2012, e ne siamo usciti più forti. Abbiamo imparato che investire in qualità, artigianalità e controllo del processo produttivo ci distingue sul mercato. L’internalizzazione completa della filiera, che oggi riusciamo a gestire direttamente, è un esempio concreto di come intendiamo garantire eccellenza e innovazione, anche in tempi complessi. Quando alla fine degli anni ’90 e all’inizio del millennio molti delocalizzavano, Mec Europa ha sempre creduto nell’importanza di poter gestire in prima persona ogni processo produttivo. Sapevamo che prima o poi la scelta avrebbe pagato. Ora i clienti del lusso apprezzano la nostra visione.”
Investire in un momento complesso come l’attuale, in cui anche le firme sembrano bloccate, potrebbe rivelarsi un azzardo?
“La nostra realtà procede in controtendenza, infatti continuiamo a crescere. I numeri parlano chiaro: negli ultimi tre anni è cresciuto il fatturato e sono cresciuti i nostri margini. Abbiamo chiuso il 2023 con un fatturato di 27,5 milioni di euro e punta a chiudere il 2024 con un incremento del 40% sull’anno precedente, proprio grazie agli investimenti effettuati. Siamo entrati tardi rispetto ad altri nella champions league delle firme, ma ci siamo preparati in modo maniacale per fornire un servizio completo e accurato. Oggi questo investimento ci viene riconosciuto.”
Avete portato a 7 le linee di montaggio e assunto oltre 155 persone nell’ultimo biennio. Avete riscontrato un beneficio che non vi aspettavate da questa espansione?
“Non parlerei di sorprese, quanto di conferme. Sapevamo che la nostra scelta di internalizzare avrebbe portato numerosi vantaggi. Oggi, grazie al controllo diretto di tutta la filiera – dal design al prodotto finito – possiamo assicurare la massima qualità in ogni fase della produzione. La nostra capacità di mantenere standard elevati, sia in termini di efficienza che di impatto sociale, deriva proprio da questa decisione strategica. Ogni giorno vediamo i frutti di questa scelta e il mercato, in particolare i brand del lusso, apprezza sempre più il fatto che possiamo garantire qualità, tracciabilità e sostenibilità.”
Avendo il controllo su tutti i processi produttivi a quali innovazioni guardate con maggior interesse per evolvervi ulteriormente?
“Abbiamo sviluppato un software creato su misura delle nostre esigenze, e lo abbiamo costruito coinvolgendo direttamente tutti i nostri collaboratori. L’obiettivo è tracciare la qualità in tempo reale, in ogni fase del processo produttivo. Questo strumento non serve solo all’azienda per monitorare, ma anche agli operatori per migliorare il proprio lavoro e sentirsi parte del progetto. Tracciare la qualità in modo così dettagliato ci permette di anticipare i problemi e affinare i dettagli, mantenendo l’eccellenza artigianale che ci contraddistingue. Ai nostri clienti non diciamo solo a parole di offrire loro un prodotto di qualità, ma lo possiamo dimostrare, oltre ad assicurare loro che interpretiamo la qualità come un costante perfezionamento.”
Quali i prossimi obiettivi in termini di sostenibilità?
“La sostenibilità è un aspetto centrale della nostra strategia. Abbiamo investito molto per garantire il rispetto dei più alti standard ambientali, abbiamo fornito tutti gli stabilimenti di biciclette per muoversi al loro interno, abbiamo elettrificato il parco auto e inserito una risorsa in azienda dedicata allo sviluppo di un programma di welfare con l’unico obbiettivo di migliorare il benessere di tutti i dipendenti. A breve partiremo anche con l’installazione di pannelli solari su tutti i nostri stabilimenti.”
Avete posto grande enfasi sulla formazione dei giovani. Come state affrontando questo tema e qual è la vostra visione per il futuro?
“Crediamo che il futuro del nostro settore dipenda dalla capacità di formare, coinvolgere, appassionare e motivare le nuove generazioni. Investire sui giovani è forse l’innovazione più importante su cui puntare. Per questo abbiamo creato un programma di formazione continua, che coinvolge i nostri operai più esperti nel trasferimento del loro know-how ai giovani. Lavorare nel nostro settore richiede competenze artigianali profonde, e non ci limitiamo a insegnare una singola mansione, ma vogliamo trasmettere una cultura della calzatura. Desideriamo crescere maestri, non operai. Perciò è essenziale coinvolgere i giovani, renderli partecipi del nostro progetto e fargli sentire che sono parte di qualcosa di più grande. Solo così potremo garantire la continuità e il successo di Mec Europa negli anni a venire. In quest’ottica, a breve, lanceremo un progetto formativo particolare che mira proprio a coinvolgere i nostri giovani collaboratori e far crescere in loro la passione per questo mestiere.”
L’Unione Internazionale dei Tecnici dell’Industria Calzaturiera (UITIC) ha annunciato la sede e i temi del suo atteso 22° Congresso, in programma a Shanghai, dal 31 agosto al 3 settembre 2025. I primi due giorni (31 agosto e 1 settembre) saranno dedicati alla visita dei calzaturifici locali, centri di ricerca e istituzioni educative locali, con una serata di gala il primo giorno, offerta da CLIA. Questo evento speciale sarà l’occasione per i membri di CLIA di entrare in contatto con i professionisti del settore provenienti da concerie, brand calzaturieri, aziende di pelletteria e fornitori di tecnologia della comunità UITIC.
Entrando poi nel vivo della conferenza vera e propria, questa si svolgerà il terzo e il quarto giorno (2 e 3 settembre), con incontri di alta professionalità dedicati ad un’ampia gamma di argomenti relativi alle tecnologie per l’industria calzaturiera. I partecipanti potranno assistere a dibattiti, presentazioni e opportunità di networking. Il programma completo presenterà una combinazione di discorsi programmatici, sessioni tematiche e panel. In particolare, quest’anno i temi e gli argomenti saranno legati alla competitività e alla sostenibilità dell’industria calzaturiera nell’era dell’intelligenza artificiale.
L’appuntamento conviviale e di incontro sarà la Cena di gala, che si terrà la sera del secondo giorno su un battello in crociera sul fiume Huangpu, con una vista mozzafiato su Shanghai.
Il programma prevede, infine, un Tour dell’industria il terzo giorno, con una visita ad ACLE e Moda China, le importanti fiere cinesi che presentano le ultime tendenze e le innovazioni dell’industria della pelle e della calzatura.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito web dell’UITIC; il sito web della conferenza con la piattaforma di registrazione sarà aperto a breve.
Con la partecipazione di 23.800 operatori professionali – tra cui 17.573 buyer (57% italiani, 43% stranieri, provenienti da 112 Paesi), Lineapelle si conferma come un investimento sul futuro per la filiera della moda, del lusso e del design, nel contesto di una congiuntura caratterizzata da una complessa incertezza. Sotto il profilo delle provenienze, da segnalare la minor brillantezza dei visitatori italiani, compensata da una maggior vitalità di quelli stranieri, a conferma della vocazione internazionale del Salone della pelle e del suo ruolo essenziale nel connettere i top player top della filiera: dai grandi gruppi e brand della fashion & luxury industry, ai talenti emergenti e alle start up più innovative. In particolare, risultano significative le performance degli operatori in arrivo da Stati Uniti, Cina, India, Polonia, Brasile, Messico. In flessione Francia, Spagna, Germania. Grande attenzione da parte degli espositori (1.261 tra concerie, produttori di accessori, componenti, tessuti e materiali sintetici, provenienti da 43 Paesi) allo sviluppo di proposte orientate a una evidente valorizzazione della naturalità e di una costante elevazione qualitativa. In termini di destinazioni, nel contesto di un panorama manifatturiero vittima di un consistente rallentamento, la previsione è che il primo mercato a ripartire sarà quello della pelletteria di fascia alta.
Ancora una volta si è confermato il binomio di successo con Simac Tanning Tech, il salone internazionale della tecnologia per i settori della conceria, della calzatura e della pelletteria, che a Fiera Milano Rho ha celebrato il traguardo dell’edizione numero 50.
Prossimo appuntamento con Lineapelle: dal 25 al 27 febbraio 2025 con la preview della stagione moda estiva 2026.
Questa la fotografia del comparto scattata dall’ultimo report realizzato dal Centro Studi Confindustria Accessori Moda per Assocalzaturifici, che rileva inoltre un decremento degli acquisti delle famiglie italiane (-2,1% sia in volume che in spesa).
Per Giovanna Ceolini, Presidente di Assocalzaturifici: “La fase di debolezza della domanda, frenata da una minor propensione all’acquisto da parte dei consumatori, dal rallentamento di diverse economie (non solo quella cinese) e dall’incertezza legata alle turbolenze geopolitiche in diverse aree del pianeta, ha fortemente penalizzato gli ordinativi, non risparmiando neppure il lusso. La congiuntura negativa sta avendo forti ripercussioni sui ritmi produttivi delle aziende, che hanno amplificato il ricorso alla cassa integrazione. Crescono inoltre i saldi negativi nel numero di addetti ed imprese attive rispetto allo scorso dicembre”.
Gli effetti più significativi si sono avuti nell’interscambio con l’estero. “A soffrire, in primis, – continua Ceolini – sono state le esportazioni, da sempre il traino del comparto, visto che viene venduto fuori dai confini nazionali l’85% delle paia prodotte in Italia. A seguito della contrazione delle vendite estere (-8,5%), il saldo commerciale settoriale, pur in attivo per 2,34 miliardi di euro, denota un calo del -4,7%, malgrado il ridimensionamento delle importazioni (-11,6%)”.
Esaminando nel dettaglio i dati di export, le lievi flessioni delle vendite nei partner comunitari (-1,6% in valore e -2,4% in quantità, favorite dalla tenuta dei flussi verso la Francia, +2,6% in valore e +1,5% in volume, confermatasi prima destinazione) sono accompagnate da arretramenti nell’ordine del -15% negli sbocchi extra-UE. Tra questi, gli unici segni positivi si registrano per Medio Oriente (+10,7% in valore) e Far East (+2,9%, con Cina +12,6% e Hong Kong +22,6%), ma sono da leggere soprattutto alla luce dei cambiamenti nelle strategie distributive delle griffe del lusso, particolarmente radicate in queste aree, che ora spediscono direttamente ai mercati di destinazione finali beni che prima transitavano dagli hub in Svizzera (che non a caso segna un -54,7% in valore). Gli USA cedono il -3,5% in valore (ma con un decisamente più marcato -14,7% in volume), mentre la Russia, dopo il crollo del 2022 all’inizio del conflitto e il rimbalzo del 2023, mostra un calo del -21,7% in valore su gennaio-maggio 2023.
Anche sul fronte dei consumi interni i dati non sono positivi: nei primi 6 mesi gli acquisti delle famiglie italiane sono scesi del -2,1%, sia in volume che in spesa. I cali più marcati hanno interessato le scarpe da uomo (-5,7% in quantità e -4,6% in spesa), mentre quelle per donna e per bambini/ragazzi evidenziano riduzioni nell’ordine del -3%, sia nelle paia che in valore. Le “sportive e sneakers” mostrano le contrazioni meno pesanti (-1% in volume e -0,6% in valore).
Siamo arrivati alla nona edizione della DESMA House Fair e posso confermare, perché ero presente, che è stata una edizione di grande successo. Arrivederci quindi al 2026 quando la decima edizione di questo importante evento coinciderà con l’ottantesimo anniversario della ditta DESMA, l’azienda tedesca leader mondiale per la produzione di tecnologia per la produzione e per la lavorazione del fondo delle calzature.
Un successo prima di tutto nei numeri: circa 800 visitatori e 60 aziende co-espositrici, 20 presentazioni e un calendario di dimostrazioni di tecnologia senza sosta. Insomma, davvero difficile annoiarsi con un ritmo così serrato e così tanti contenuti. Ma quello che colpisce della DESMA House Fair è la qualità delle persone presenti: tutti “decision maker” di aziende leader a livello internazionale. Quindi in ogni angolo del grande spazio allestito nella sede di Achim, le conversazioni sono interessanti e le opportunità di business concrete non solo per DESMA ma per tutti i co-espositori. Non è un caso che il titolo dell’evento di quest’anno fosse “Pioneering Together” e si respirava forte la consapevolezza che oggi più che mai l’unica strada possibile per implementare l’innovazione è quella di unire le forze.
Si parte martedì mattina con l’opening e l’intervento dei due direttori generali dell’azienda, Christian Decker e Klaus Freese. Già le prime dichiarazioni sono chiari segnali della direzione presa dalla azienda: “dobbiamo sfruttare le tecnologie senza paura, traendo vantaggio da tutte le possibilità che queste offrono” e “di fronte a sfide quali la carenza di personale specializzato, la necessità di incorporare la sostenibilità sia nei prodotti sia nei processi e l’urgenza di offrire prodotti con il giusto prezzo, riducendo l’uso delle risorse e in tempi sempre più brevi, l’unica via possibile è quella della automazione”.
Ecco che vengono svelate le progettualità presentate durante questa edizione: la grande novità che ha attirato l’attenzione di tutti è stata senza dubbio la nuova macchina SCF (supercriticalfoaming) per la produzione di intersuole utilizzando i materiali della famiglia dei TPU. Una innovazione proveniente dal settore dell’automotive di cui si parla già da un paio di anni ma di cui solo nell’ultimo anno abbiamo visto arrivare sul mercato le prime macchine, generalmente provenienti da fornitori di tecnologia del Far East. E di SCF si è parlato molto anche durante le presentazioni perché questa tecnologia sembra offrire alternative promettenti all’utilizzo dell’EVA nelle calzature performance e non solo. Ridotti consumi energetici, quantomeno rispetto alla lavorazione in autoclave tipica della analoga tecnologia a base EVA, l’assenza di agenti chimici reticolanti e di conseguenza la possibilità di riciclo del materiale oltre che la compatibilità chimica dell’intersuola con altre parti termplastiche che permettono una adesione tra le parti senza l’impiego di adesivi, sono certamente le caratteristiche che hanno destato l’interesse dei visitatori.
Ma gli spunti di riflessione non finiscono qui: in grande evidenza il progetto di un bellissimo stivale realizzato al 100% in poliuretano iniettato il cui design è stato realizzato con l’ausilio degli strumenti di intelligenza artificiale generativa (IA). Una dimostrazione pratica e concreta di come la tecnologia può stimolare la creatività e spingere i team di sviluppo tecnico a sperimentare anche oltre le abituali prassi consolidate. Ed ancora, un importante focus sulla tecnologia di knitting delle tomaie, nella quale DESMA continua a credere molto come partner ideale dell’iniezione delle suole, integrata con una nuova piattaforma software di ausilio al design che senza dubbio presenta caratteristiche promettenti di riduzione dei tempi di sviluppo dei nuovi progetti. Di grande ispirazione anche la presentazione del sistema di automazione per la lavorazione del fondo che ormai da diversi anni è parte integrante dell’offerta della azienda tedesca. E davvero molto altro ancora.
Tra gli stand delle aziende co-espositrici si respira aria di soddisfazione, il mercato è complesso a livello internazionale e tutti ne sono consapevoli ma tra i corridoi si parla di nuovi progetti, vengono mostrati ai clienti esempi pratici di articoli dove i materiali più innovativi sono mixati con l’avanguardia dello stampaggio tradizionale e con le tecnologie di stampa 3D sulle tomaie e degli inserti delle suole. Non a caso sono presenti le aziende che a livello internazionale stanno spingendo in alto l’asticella dell’innovazione tecnologica.
Insomma, una esperienza davvero entusiasmante che è difficile descrivere in poche parole. L’invito è quello di visitare il sito dell’evento www.DESMA.de/en/news/house-fair e anche di contattare direttamente non solo DESMA ma tutte le aziende che erano presenti per approfondire gli argomenti di interesse.
E per chi ritiene che un evento del genere sia riservato a chi si occupa di iniezione e di calzature di sicurezza vi posso rivelare che una delle chiacchierate più interessanti è stata quella con il responsabile dell’innovazione di uno delle più importanti maison del lusso.
Elhann-H è un marchio rappresentato da prodotti di qualità, che valuta con attenzione la scelta dei collaboratori, delle materie prime, dei processi di lavorazione e di molti dettagli. Un marchio che presenta un’anima elegante e urbana. Tra le peculiarità del brand quella di utilizzare per le proprie suole un materiale, l’MKX, che include il 15% di residui di lolla di riso: “Così utilizziamo il 15% in meno di plastica e allo stesso tempo ricicliamo uno dei prodotti di scarto della coltivazione del riso”. Altre iniziative sostenibili applicate nella nuova collezione: anche soletta e intersuola sono in MKX EVA, mentre la pelle utilizzata è certificata LWG e parte della fodera è realizzata in cotone non sbiancato. Il design è studiato per ridurre del 98% l’utilizzo di adesivi. Il packaging utilizza scatole di cartone riciclato certificato FSC, assemblate senza collanti, e stampate con inchiostri a base d’acqua, e riciclabili.
Accedi per leggere questo contenuto
Devi effettuare l'accesso per leggere questo contenuto gratuito