Arsutoria Studio

Manuel Rios rieletto Presidente di COTANCE

L’Assemblea Generale tenutasi lo scorso 15 maggio 2024 a Bruxelles ha rieletto all’unanimità Manuel Rios Navarro per continuare a guidare COTANCE nei prossimi due anni. Amministratore delegato di INPELSA, l’azienda spagnola leader nella produzione di pelli ovine con sede a Canals (Valencia), Rios ricopre dal 2021 la più alta carica nell’organismo europeo dell’industria della pelle.

Il presidente Rios sarà affiancato nella presidenza di COTANCE dai vicepresidenti Fabrizio Nuti (Italia), Jean Christophe Muller (Francia) e Rino Mastrotto (Italia). Philippe Joucla (Francia), vicepresidente uscente, è stato calorosamente ringraziato per il suo mandato alla presidenza di COTANCE.

I delegati di Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito, Portogallo e Ungheria presenti all’Assemblea hanno inoltre adottato il Manifesto di COTANCE 2024, che riassume le principali richieste all’UE in vista della nuova legislatura con le prossime elezioni europee e la nomina di una nuova Commissione.
Il Presidente di COTANCE, Manuel Rios, ha dichiarato: “Sono molto orgoglioso della fiducia ricevuta dai miei colleghi per aver guidato il nostro settore in questi tempi complicati e sono felice del sostegno dei miei colleghi della Presidenza COTANCE. Non rinunceremo a fare in modo che le autorità dell’UE conoscano le esigenze delle nostre aziende. Il Manifesto che abbiamo adottato oggi riassume in 3 punti e 10 misure ciò di cui il nostro settore ha bisogno dall’Europa. Utilizziamolo ampiamente in modo che i nostri leader politici nell’UE e in patria comprendano le nostre esigenze. Non possiamo permetterci ulteriori ostacoli. Abbiamo bisogno di sostegno e non di attacchi!”.

AICC: le nuove frontiere nella produzione della pelle

Partecipazione massiccia di conciatori e tecnici conciari al 52° Convegno Nazionale AICC svoltosi il 17 maggio scorso a Chiampo (Vicenza). Del resto, il tema all’ordine del giorno era decisamente intrigante: “Nuove frontiere nella produzione della pelle” con la partecipazione di relatori che rappresentano alcune delle maggiori aziende del settore. A fare gli onori di casa il segretario AICC Renato Bertoli e la presidente Franca Nuti che hanno dato il benvenuto al sindaco di Chiampo Filippo Negro e a tutti i relatori.
I lavori sono stati avviati da Ralph Günther Blach e Fabio Lupi di Stahl che hanno parlato dei vantaggi dei “Reticolanti policarbodiimidici iperfunzionali per le finiture acquose delle pelli” che rappresentano un’alternativa in grado di offrire importanti vantaggi tecnici e ambientali rispetto ai reticolanti tradizionali.
Giulio Galiotto di Erretre ha svolto una relazione intitolata “La follonatura come strumento di controllo” durante la quale ha presentato i risultati di test eseguiti insieme ad una Università neozelandese sugli effetti che la follonatura produce nella distribuzione degli ingrassi all’interno delle fibre della pelle. Galiotto ha anche parlato dell’importanza dei dati che le macchine per conceria oggi sono in grado di produrre: l’analisi di questi numeri – ha spiegato Galiotto – rappresenta oggi il vero “game changer” a livello tecnologico, in quanto offrono l’opportunità di ottimizzare le lavorazioni.
Luca Ramadori di Arco International ha illustrato i risultati di uno “Studio sulla migrazione dei biocidi” che, oltre a spiegare l’importanza cruciale di questi prodotti per la conservazione della pelle, ha dimostrato come sui campioni di pelli di varia tipologia – analizzati dopo essere stati trattati con i principi attivi ammessi dalla normativa – non sia rilevabile alcuna traccia di biocida.
Si è tornati a parlare di macchinari con Gianni Maitan di Gemata che ha presentato la “Nuova tecnologia di rifinizione con carta release per pelli smerigliate e pieno fiore” illustrando i molteplici vantaggi tecnici, economici e ambientali di questo tipo di lavorazione che infatti sta riscuotendo molto successo sul mercato.
A concludere il Convegno, la relazione di Riccardo Pasquale di GSC Group dedicata alla “Utilizzazione di prodotti bio-based – Valutazione e LCA Assessment per il futuro della produzione della pelle”. Sulla base di studi approfonditi effettuati dall’azienda chimico-conciaria veneta, il ricercatore ha sottolineato come una chimica conciaria a base di componenti bio-based contribuisca a mitigare il cambiamento climatico, anche se dal punto di vista della depurazione finale i carichi risultano maggiorati e pertanto i sistemi attualmente in uso richiedono adattamenti.

Il gruppo dei relatori al 52° Convegno Nazionale AICC

Ieri la Conferenza finale del progetto Green Deal Leather

Ieri 16 maggio, a Bruxelles, le parti sociali europee del settore conciario e del cuoio, COTANCE e industriAll Europe hanno tenuto la conferenza finale del Green Deal Leather, a conclusione del progetto biennale di dialogo sociale finanziato dall’UE “Verso un impatto negativo zero dell’industria europea del cuoio – GREEN DEAL LEATHER”.
L’evento ha attirato circa 100 partecipanti in loco e ha segnato la fine di un progetto di dialogo sociale di successo, finanziato dall’UE, tra le parti sociali europee e i rappresentanti nazionali di Spagna (ACEXPIEL), Portogallo (APIC), Francia (FFTM), Ungheria (MKZS), Italia (UNIC), Germania (VDL) e Austria (FVTBSL).
La Conferenza finale è iniziata con un discorso di Judith Kirton-Darling, Segretario Generale di industriAll Europe, che ha dichiarato: “Abbiamo una tradizione orgogliosa di produzione di pelle di buona qualità qui in Europa e vogliamo rendere il settore della pelle, come tutti i settori manifatturieri, il più ecologico possibile. Allo stesso tempo, buone pratiche di salute e sicurezza sul lavoro, con formazione e controlli continui, sono essenziali per ottenere un’industria della pelle più sostenibile. Il dialogo sociale è fondamentale e, con i risultati preliminari del progetto che fungono da base di partenza, dobbiamo ora lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo di zero infortuni.”.

Manuel Rios, presidente COTANCE

Manuel Rios, Presidente di COTANCE, ha aggiunto: “Attraverso il progetto Green Deal Leather, COTANCE continua a fornire ai conciatori europei gli strumenti e le informazioni necessarie per progredire verso un futuro più sostenibile. Riteniamo che la trasparenza sia fondamentale per far progredire le nostre credenziali sociali e ambientali e per dissipare le comuni idee sbagliate sulla pelle. Siamo orgogliosi di intraprendere questo viaggio insieme ai nostri partner sociali”.
Dopo il discorso di apertura, il Segretario Generale di COTANCE, Gustavo González-Quijano, ha presentato al pubblico il progetto GDL. I dati rappresentativi sulla sicurezza sul lavoro in conceria nell’UE (studio “Injuries/Incidents at the Workplace” pubblicato a Lineapelle/Milano il 19 settembre 2023) e l’impronta di carbonio della pelle (studio “The Carbon Footprint of European Bovine Leather” pubblicato alla Conferenza finale di Bruxelles) sono stati proiettati in due video infografici. I dati ottenuti servono sia come benchmark che come base di riferimento, a sostegno dello sviluppo sostenibile dell’industria conciaria europea.

Gli studi rivelano che:
– Gli incidenti legati alla concertazione nei Paesi dell’UE presi in esame (Italia, Spagna, Francia, Germania, Portogallo, Ungheria e Austria) sono diminuiti del 16%, passando da 1.317 nel 2019 a 1.102 nel 2021. Tuttavia, con un tasso di incidenza del 3,2% nel 2021, di cui il 15% nel tragitto da/per il lavoro, e oltre il 90% degli infortuni registrati qualificati come di gravità “lieve”, c’è ancora spazio per migliorare.
– Il calcolo dell’impronta di carbonio della pelle è un esercizio complesso che richiede una conoscenza approfondita dell’industria conciaria, dei suoi processi e dei suoi prodotti. Il risultato ottenuto con il metodo ECO2L indica una media di 8 kg di CO2 per m2 di pelle bovina nei processi di conceria. Questa cifra può variare in base alle caratteristiche specifiche della pelle, come lo spessore e le prestazioni richieste. Pertanto, poiché ogni lotto di pelle è realizzato su ordinazione, i clienti hanno la possibilità di influenzare l’eco-design dei loro prodotti in pelle.
– L’impatto ambientale della pelle deriva più dall’allevamento del bestiame e dalle sostanze chimiche che dalla concia. Lo studio mostra anche perché la sostituzione di una sostanza chimica con un’altra che ha un’impronta di carbonio inferiore non sempre comporta un miglioramento complessivo.

Gustavo González-Quijano, segretario generale COTANCE


Dopo la presentazione, il primo panel, moderato da Elspeth Hathaway di industriAll Europe, ha visto la partecipazione di Agostino Apolito, Direttore Generale di Assomac; Beatriz Mello da Cunha, Specialista dell’ILO; Javier Uson Montesinos, Rappresentante dell’UGT-FICA; e Sabrina Frontini, Direttore dell’ICEC, che insieme hanno fornito preziose indicazioni sulla sostenibilità sociale dell’industria della pelle. I relatori hanno sottolineato che le strategie di prevenzione, tra cui la certificazione e la formazione in materia di salute e sicurezza, i dispositivi di protezione individuale (DPI) e il coinvolgimento attivo dei lavoratori sono fondamentali per migliorare la sicurezza sul lavoro. Un dialogo sociale di qualità è uno strumento efficace per discutere i problemi del luogo di lavoro e garantire la sicurezza di tutti i lavoratori. Inoltre, dato che è difficile attirare i giovani nel settore, è importante dimostrare che l’industria conciaria e della pelle non è solo sicura, ma anche verde e circolare.
Il secondo panel ha visto la partecipazione di esperti del settore della pelle: Francesco Troisi, responsabile del Laboratorio di analisi del CERIS srl e membro della Commissione tecnica dell’UNPAC; Andreas Meyer, amministratore delegato di VDL; Ivan Kral, responsabile dello sviluppo industriale dell’UNIDO e Guido Zilli, responsabile ESG del Gruppo Mastrotto.
Christian Baio, Sustainability & Business Development Manager di SPIN 360, ha moderato la tavola rotonda. Partendo dai risultati ottenuti in precedenza e dalle proprietà naturali della pelle, dalla durabilità e dalla valutazione del ciclo di vita, discussa da Ivan Kral, alle disfunzioni della metodologia EF e ai suoi effetti penalizzanti, presentati da Guido Zilli, il secondo panel ha evidenziato la sostenibilità intrinseca della pelle, che la rende una componente ideale dell’economia circolare. Lo strumento di calcolo dell’impronta di carbonio ECO2L, utilizzato per lo studio, segna un ulteriore passo verso un approccio armonizzato e una maggiore trasparenza nel settore. Le fasi future svilupperanno aspetti come la durata, il contenuto naturale e la riparabilità per consentire un confronto accurato tra i diversi materiali e le loro reali impronte ambientali.
La conferenza finale del progetto GDL ha messo in luce il lavoro e i risultati ottenuti dalle parti sociali che, negli ultimi due anni, hanno raccolto e prodotto dati che saranno di grande utilità per il settore conciario e della pelle a livello globale. Lavorando insieme nel dialogo sociale, l’industria europea della pelle produce strumenti e informazioni che contribuiscono alla sicurezza dei lavoratori, alla protezione dell’ambiente e alla promozione di una pelle sostenibile e di alta qualità, sostenendo milioni di posti di lavoro in tutto il mondo.

NEUTRA lancia il nuovo modello Simbiosi

Il brand di sneakers olandese lancia il suo nuovo modello Simbiosi, sviluppato in collaborazione con il leader mondiale nello sviluppo e nella produzione di suole in gomma ad alte prestazioni Vibram e con l’azienda tessile di avanguardia BYBORRE. Il modello Simbiosi, ispirandosi al concetto da cui prende il nome, nasce dalla fusione delle identità di entrambi i marchi in un unico prodotto.

Disegnata con il pluripremiato strumento di progettazione BYBORRE Create, la tomaia in tessuto è realizzata con materiali sostenibili e rivisita i motivi e le tonalità più distintivi del marchio. Ogni scarpa è unica grazie al motivo cut-out.

Simbiosi si caratterizza anche per la leggera suola in gomma Megagrip di VIBRAM, ed è rifinita da un sistema di allacciatura unico nel suo genere. In particolare, il modello Simbiosi costituisce la prima sneaker in assoluto con la suola Sphike Wrap di Vibram. Grazie alla Vibram Wrap Tech, la tecnologia con grip ottimizzato che avvolge la tomaia della scarpa, la suola è in grado di definire uno stile audace non convenzionale, che conferisce alla scarpa una personalità unica. La suola Vibram Sphike Wrap è realizzata con mescola Vibram Megagrip, la soluzione migliore in termini di grip su terreni bagnati e accidentati, e con la tecnologia Vibram Litebase, che riduce lo spessore della gomma alla base della suola, mantenendo inalterata la disposizione e la forma dei tasselli.


Nuovo zaino Mono[PA6] di FREITAG: unico materiale, tanti ricicli

Dopo tre anni dedicati allo sviluppo FREITAG lancia un’altra innovazione circolare: lo zaino Mono[PA6] è non solo funzionale, longevo e idrorepellente, ma anche riciclabile nella sua interezza e quindi interamente circolare. Dal tessuto alle zip fino alle fibbie, lo zaino è realizzato con un solo materiale, così da potere essere facilmente riciclato nel suo insieme al termine del suo ciclo di vita. Il materiale scelto è la poliammide 6 o PA6, meglio nota come nylon: versatile, robusto e poliedrico. Con il lancio di questo prodotto innovativo, l’azienda zurighese produttrice di borse chiude un ciclo dei materiali e compie un nuovo importante passo verso la sua visione di economia circolare.

FREITAG ha seguito un approccio co-creativo anche nella fase di progettazione del prodotto: lo zaino Mono[PA6] è stato sviluppato insieme al designer britannico Jeffrey Siu e propone la musette, una piccola borsa rimovibile e allo stesso tempo un omaggio a un iconico accessorio del ciclismo, può essere indossata come una pratica borsa a tracolla oppure agganciata allo zaino in più punti come ulteriore borsa esterna. Il volume dello zaino può, inoltre,  espandersi o ridursi grazie al fondo ripiegato e alla chiusura roll top flessibile.


Docksteps insieme a Legambiente durante l’Earth Day 2024

Il brand italiano di calzature si è unito a Legambiente durante l’Earth Day 2024, la giornata internazionale che celebra la necessità della conservazione delle risorse naturali del Pianeta, fornendo calzature appositamente selezionate per i volontari che partecipano alla manutenzione del Parco “Martin Lutero” a Bergamo: un’area, nota anche come Trucca, che rappresenta un importante polmone verde all’interno della città.

Docksteps si è dichiarata orgogliosa di collaborare con Legambiente per promuovere la sensibilizzazione ambientale e per sostenere azioni concrete a favore della tutela del territorio e della biodiversità.


Arsutoria Trend Area at Texworld Paris

During the next edition of Texworld Paris, in Paris Port de Versailles on 1-3 July 2024, Arsutoria will organize the trend area with materials and components for AW 25/26.

The trend area in Paris follows the ones organized by Arsutoria in Cape Town last September and in New York in January, strengthening the collaboration with Messe Frankfurt.

In Paris Arsutoria thanks in advance its partners:

ALMANSA CUERO
ARPEX TEXTILES
CARBIPEL GROUP
CENTRO ACCESSORI
COLOR-DEC ITALY
CORPLAST
GIARDINI
HAWAI ITALIA
IPR
LANIFICIO BIGAGLI
M.P.G. INDUSTRIA CONCIARIA
MORO MINUTERIE
PACCAPELO
PELLAMI DUE C
RIFRA NASTRI
SCHMID MILANO
SILVACHIMICA
SNEAKNIT

I molteplici volti della sostenibilità IFABA

Tra le scelte aziendali già effettuate in favore dell’ambiente, risulta di primaria importanza l’installazione di un impianto fotovoltaico nella sede di Parabiago che consente di abbattere considerevolmente le emissioni, con 97.500 chili di CO2 risparmiata e una potenza complessiva di 183 kWp: numeri, questi, che si traducono in un beneficio sull’ambiente paragonabile alla piantumazione di 1772 alberi. Ancor più recente l’impianto su Pieve a Nievole, con una potenza complessiva di 80 kWp, anch’esso in grado di abbattere in maniera importante le emissioni, con 42.640 chili di CO2 annua risparmiata e un beneficio ambientale paragonabile alla piantumazione di 776 alberi; anche la sede di Fossò in Veneto, di prossima apertura, si prepara per diventare il nuovo fiore all’occhiello di IFABA, soprattutto in termini di sostenibilità.

A quanto già citato vanno ad aggiungersi l’installazione di una nuova macchina di stampaggio abbozzi in plastica a Parabiago – che rende i fermi macchina prossimi allo zero, abbattendo i consumi di energia su base annua del 28% rispetto al precedente impianto dismesso, – e le revisioni dei torni a controllo numerico presenti in tutti gli stabilimenti del gruppo industriale, che permetteranno di ridurre significativamente il fabbisogno energetico grazie all’impiego di innovativi software in grado di controllare e ottimizzare in tempo reale i consumi.

Le forme per calzaturifici dismesse verranno recuperate per essere triturate e avviate al recupero e riciclaggio per tornare infine ad essere riutilizzate dai formifici come materia prima per nuove forme: questo sforzo congiunto permetterà di massimizzare il recupero di materiali, riducendo al minimo l’uso di risorse e promuovendo la circolarità.

Un accordo con la società Omnisyst garantisce inoltre all’azienda di monitorare il risparmio di CO2. Così, il Gruppo industriale con sede a Parabiago (MI) – che conta due filiali in Italia e una Romania – si prepara ad ottenere nel corso del 2024 le certificazioni ISO 9001 sui sistemi di gestione per la qualità, ISO 14001 sui sistemi di gestione ambientale e ISO 45001 sulla sicurezza negli ambienti lavoro.

NATIVA™ Cotton

NATIVA™ Cotton accelera il passaggio a un sistema di produzione più sostenibile, dall’azienda agricola al marchio. Made in Europe, NATIVA™ Cotton è una soluzione unica che certifica la coltivazione, l’approvvigionamento e la produzione del cotone nell’ambito del Programma Rigenerativo NATIVA™. Il Programma di Agricoltura Rigenerativa NATIVA™ è un sistema solido con un triplice impatto basato sulla ricerca scientifica e supportato dai dati.

Il Programma di Agricoltura Rigenerativa NATIVA™ protegge la terra migliorando la qualità del suolo, salvaguarda le colture garantendo la salute del suolo e sostiene gli agricoltori e le comunità locali migliorando i loro mezzi di sussistenza. Questi sforzi multidisciplinari si traducono in una maggiore qualità dell’acqua e in un aumento dei livelli di cattura della CO2. Misurato su un periodo di cinque anni, NATIVA™ mira a ottenere un aumento del 20% dei materiali organici (nutrienti naturali) nel suolo grazie alle sue pratiche agricole rigenerative. Ciò è supportato da una riduzione del 25% dei pesticidi, con l’obiettivo finale di azzerare l’uso di pesticidi nel tempo, e dall’effettiva eliminazione della lavorazione del terreno.

“Nell’ambito degli obiettivi di NATIVA™ di incidere positivamente sulla catena di approvvigionamento per un sistema più sostenibile, abbiamo voluto espandere la nostra portata dalla lana a nuove fibre. Dato che il cotone svolge un ruolo così importante nell’industria della moda, è stato naturale estendere il nostro programma a questa fibra iconica”, ha dichiarato Maria Estrada, Direttore globale di NATIVA™.

Il partner fondatore di NATIVA™ Regenerative Cotton, Nafpaktos Textile Industry SA, ha sede in Grecia. Ogni fase, dalla coltivazione alla lavorazione della fibra e alla produzione del filato, si svolge in Grecia, dando vita a un ciclo di produzione della fibra completamente realizzato all’interno dell’UE e conforme agli standard europei in materia di diritti del lavoro e conservazione dell’ambiente. Tra i marchi partner NATIVA troviamo Stella McCartney, Gucci, Pangaia.


Report aziende Lineapelle P/E 2025

L’edizione numero 103 di Lineapelle, svoltasi a Fiera Milano Rho dal 20 al 22 Febbraio scorso, ha messo a segno un risultato sostanzialmente positivo e di crescita rispetto ad entrambe le edizioni dell’anno precedente, con un totale di 25.376 operatori di settore intervenuti per conoscere le novità per la stagione moda Primavera/Estate 2025 di 1.167 espositori.

Significativo l’afflusso degli operatori esteri (il 39% del totale), con una prevalenza di ingressi di buyer da Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Turchia, Stati Uniti e Cina.

Come di consueto, l’esperienza fieristica è stata arricchita da diversi eventi e iniziative, a cominciare dalle sei sfilate di Lineapelle Designers Edition.

Feedback molto positivi anche per la prima edizione di Lineapelle Interiors / Leather Duets, mostra di cultura di impresa che ha messo in scena una sequenza di installazioni, ognuna delle quali rappresentata da un progetto esclusivo di leather design condiviso tra un’azienda produttrice di pelle made in Italy e un’azienda di arredamento.

Grande coinvolgimento anche per In The Making Atto II (spazio interconnesso e multidisciplinare dove i visitatori hanno potuto partecipare a una serie di workshop artigianali utilizzando la pelle) e per la seconda edizione dei Science Based Fashion Talks, occasioni di dibattito e condivisione che puntano a scoprire e definire le strategie green per tutta la filiera di riferimento.

Si è trattato di un’edizione particolarmente vitale anche sotto il profilo delle novità proposte dagli espositori, che si sono caratterizzate per una forte ricerca innovativa e una evidente propensione alla diversificazione dei mercati, delle proposte e delle destinazioni.

Abbiamo itervistato le aziende presenti, e chiesto loro di raccontarci le loro proposte per la P/E 2025.