Arsutoria Magazine

Vogliamo un Simac Tanning Tech sempre più internazionale

Spesso si festeggia in occasione delle vittorie o dei traguardi raggiunti. Nel caso delle 50 edizioni di SIMAC TANNING TECH si festeggia una storia di successo con la consapevolezza che il passato ormai alle spalle deve servire come trampolino verso il futuro.

Lo spiega bene Agostino Apolito, Direttore di ASSOMAC, organizzatrice della manifestazione: “In un momento congiunturale difficile e complesso da decifrare, crediamo che la ripresa possa passare solo dal conoscere sempre meglio i diversi mercati internazionali in cui siamo presenti tessendo relazioni sempre più strette con gli attori del mercato e, insieme a loro, guardare al futuro”.

Perciò la celebrazione delle 50 edizioni della fiera sarà connotata da eventi capaci di promuovere connessioni e relazioni a livello internazionale. Come la Serata di Gala del 18 settembre che sarà occasione, per i circa 300 invitati, di sviluppare un networking sempre più efficace con le diverse anime che abitano il panorama della tecnologia e dell’innovazione dei settori calzature, pelletteria e pelle. La cena darà anche modo agli invitati di assistere a un talk che fornirà brevi spunti di riflessione riguardo l’influenza e le ricadute che i movimenti geopolitici attuali avranno sul comparto moda, cercando di illuminare eventuali scenari e prospettive future.

Sulla stessa rotta si stabilisce anche l’iniziativa pensata per il 17 settembre insieme a The European House – Ambrosetti: un mo- mento di incontro e confronto fra i fornitori di tecnologie e i più importanti brand del settore moda.

“Vogliamo interpretare la missione della fiera in senso ampio e offrire sempre più occasioni che aiutino la filiera a monte a conoscere le esigenze degli attori che si confrontano direttamente con le richieste del mercato”.

Non mancherà l’occasione di ricordare il passato grazie a una mostra celebrativa di filiera che racconti la storia e le evoluzioni degli ultimi 50 anni di innovazioni tecnologiche, di componenti e materiali nonché di prodotto finito.

“Vogliamo illustrare l’immenso valore del complesso lavoro che l’intera filiera della moda conduce giorno dopo giorno. Vogliamo parlare di una storia che da sempre guarda al futuro. Questi 50 anni di fiere hanno insegnato che per immaginare il domani non c’è altra via che aprirsi al mercato. Perciò abbiamo pensato ad un’edizione di SIMAC TANNING TECH che consenta alle 100 e più delegati internazionali presenti in fiera di incontrarsi e conoscersi sempre meglio così da poter immaginare insieme un futuro di sviluppo e crescita. Come ASSOMAC vogliamo in particolare incontrare i tanti Paesi in cui siamo ben radicati – penso all’India, al Vietnam, al Pakistan e al Sud America. Ma desideriamo anche sfruttare la sinergia con gli altri concomitanti eventi della filiera per aprire nuovi canali con altre piazze, come per esempio gli Stati Uniti. Sondare nuove opportunità su mercati dall’importante tessuto industriale e che potrebbero aver bisogno delle nostre tecnologie”.

Agostino Apolito

Edizione numero 101 di Expo Riva Schuh & Gardabags: soddisfazione e ulteriore crescita dell’internazionalità

Oltre 9 mila le presenze in fiera, per un’ulteriore crescita sia rispetto all’edizione di gennaio 2024, sia nei confronti del giugno dello scorso anno.

Significative le presenze di alcuni Paesi che tornano a Riva del Garda dopo lo stop imposto dalla pandemia: Uzbekistan, Rwanda, Falkland Island, Eritrea, Suriname, a completare un quadro di rappresentanza globale sempre più ampio (100 Paesi).

 

“Durante i giorni di fiera abbiamo riscontrato un clima di soddisfazione esteso e generalizzato”, dichiara Roberto Pellegrini, Presidente di Riva del Garda Fierecongressi. “Ritengo sia importante sottolineare, in particolare, la crescita dei visitatori dall’America Latina e dall’Europa, e soprattutto il significativo ritorno di compratori dalla Germania e dall’Italia, in aumento rispetto a giugno 2023”.

 

Compratori le cui voci hanno incontrato quelle di 1300 espositori, brand e ditte rappresentate provenienti da 40 nazioni, tra i quali i maggiori Paesi produttori mondiali (80% internazionali, 20% italiani) distribuiti su una superficie espositiva di 50.000 mq lordi, per 11 padiglioni al completo e 4 hotel coinvolti. L’area dedicata a borse, valigeria e accessori di Gardabags ha visto protagoniste 47 aziende, provenienti da Bangladesh, Cina, Germania, India, Italia, Polonia, Portogallo, Spagna, Taiwan e Turchia.

 

Quelle voci non hanno parlato solo delle nuove collezioni per la prossima Primavera Estate 2025, ma hanno risuonato anche durante i 19 eventi che hanno animato i 4 giorni di fiera. Tutti finalizzati ad offrire una panoramica completa sul settore calzature, borse e accessori moda: dall’analisi dei trend di consumo alla messa in vetrina di alcuni modelli degli espositori, accuratamente selezionati per l’Area Highlights; dall’approfondita analisi dei mercati di differenti Paesi condotta con i Market Focus alla celebrazione dei 50 anni di attività della manifestazione con le Summer Celebration Nights che hanno riscosso un grande successo.

 

“La vivace partecipazione a tutti gli eventi che abbiamo proposto in questa edizione conferma la bontà della nostra visione: innovare il format fieristico e offrire un evento capace di favorire il business ben oltre gli spazi di uno stand. Abbiamo creduto nell’importanza di andare oltre la ‘semplice’ organizzazione di una fiera e nel valore di incoraggiare un approccio relazionale forte fra gli operatori del settore. Già si vedono i frutti di questo lavoro con la nascita di una vera e propria community che a Riva del Garda conclude affari in un’atmosfera e con uno stile del tutto unici”, dichiara la Direttrice Generale di Riva del Garda Fierecongressi, Alessandra Albarelli.

Anche durante la 101° edizione è stata alta l’attenzione per l’innovazione dedicata alla distribuzione, grazie alla presenza di 10 Startup provenienti da 7 Paesi: L’interesse creatosi nuovamente attorno all’Innovation Village Retail è un’ulteriore prova del valore inestimabile dell’innovazione nel settore della moda, e dimostra quanto il mondo fashion retail ne sia consapevole.

 

In particolare, ha catturato l’attenzione dei 18 giurati, chiamati a decretare la vincitrice della Startup Competition, la proposta di Tymely, un sistema che combina il process mining, gli strumenti di automazione, l’IA e i LLM per modellare i processi di assistenza ai clienti dei rivenditori nel settore del Retail. Una soluzione che consente un’automazione fino all’80% dei compiti di assistenza clienti e la gestione anche dei ticket più complessi. Mentre le soluzioni ‘chatbot’ esistenti gestiscono principalmente le domande frequenti, Tymely gestisce anche le richieste che richiedono un accesso profondo al sistema, con una copertura senza precedenti dell’80% dei ticket, inclusi scambi di ordini parziali, modifica degli indirizzi di spedizione, resi e altro ancora.

 

Tymely e le altre due startup finaliste (Fibble e YouAddict), accompagneranno gli organizzatori della fiera a Copenaghen nella prossima tappa di Expo Riva Schuh & Gardabags Around the World, dove verrà promossa l’innovazione dedicata alla distribuzione in collaborazione con l’Associazione Danese dei Retailer.

 

E se una voce spesso racconta più delle parole, il tono di questa edizione risuona senza dubbio di ottimismo: “Il bilancio di ulteriore crescita di quest’anno, in cui abbiamo celebrato i 50 anni di attività e le 100 edizioni, ci spinge a continuare sulla strada dell’internazionalizzazione per offrire il miglior matching possibile fra domanda e offerta. Perciò, continueremo a visitare gli attori del settore in ogni parte del mondo con il progetto Expo Riva Schuh & Gardabags Around the World. Visiteremo Cina, India e Turchia nei prossimi mesi, così da far crescere ancora di più la varietà delle collezioni proposte che animeranno la prossima edizione dal 11 al 14 gennaio 2025”, conclude GianPaola Pedretti, Exhibition Manager.


Green George: la bellezza del classico senza tempo

Il brand marchigiano di calzature artigianali fondato nel 1971 ha presentato a Pitti Uomo a Firenze la sua collezione per la prossima estate, fatta di uno stile senza tempo, di un meticoloso lavoro manuale dove ogni passaggio è fondamentale per ottenere una calzatura di altissima qualità e portavoce di una personalità distintiva. Protagonisti sono ancora una volta modelli classici e intramontabili come mocassini Derby, mocassini barca, Slip-on.

In particolare troviamo il modello da barca in morbido camoscio color tortora, con suola leggerissima di gomma per offrire un’aderenza affidabile senza appesantire. La lavorazione Ideal garantisce flessibilità e comfort ineguagliabili e la rendono un must have per chi cerca un’eleganza discreta e un confort impareggiabile.

Abbiamo poi il mocassino realizzato in pregiata pelle scamosciata testa di moro, caratterizzato da una costruzione Blake che assicura un comfort straordinario, permettendo alla suola di essere flessibile. Il fondo in cuoio verde, marchio distintivo dello stile Green George, sottolinea ulteriormente l’esclusività di questo mocassino.

Diadora Utility vince Il Compasso D’oro

L’Osservatorio Permanente del Design dell’ADI (Associazione per i Disegni Industriali) ha assegnato a Diadora Utility lo storico e autorevole premio Compasso D’Oro, arrivato alla sua Ventottesima edizione. Il riconoscimento attesta l’impegno e la dedizione che il brand pone, da più di 25 anni, non solo nella ricerca di soluzioni per la sicurezza e benessere dei lavoratori e delle lavoratrici ma anche nella salvaguardia dell’ambiente.
Il premio riguarda in particolare la scarpa antinfortunistica Glove Eco, disegnata da Cristian Ardissono, Diadora Utility Design Leader, che rappresenta il perfetto connubio tra elevate prestazioni tecniche, materiali di grande qualità e sostenibilità.
Il rigoroso iter di selezione per il Compasso D’oro è stato brillantemente superato, portando alla premiazione della calzatura nella categoria “Design per il lavoro”, con la seguente motivazione: La sicurezza sul lavoro incentivata attraverso la riduzione del peso degli apparati protettivi, il comfort d’uso e un nuovo rapporto forma-funzione, che intende superare l’idea punitiva in genere trasmessa dalle scarpe tecniche.
La giuria ha riconosciuto il lavoro svolto da Diadora Utility nel creare un prodotto che unisce estetica e funzionalità in modo eccellente, scegliendo Glove Eco tra i 248 prodotti presenti nell’ADI Design Index 2022. L’apprezzamento è stato per il design moderno e accattivante della scarpa e per l’attenzione ai dettagli nella realizzazione.
“Vincere il ‘Nobel del Design’ è per noi motivo di orgoglio” dichiara il Presidente Enrico Moretti Polegato, “portare la bellezza anche nel mondo dell’antinfortunistica è possibile ed è ciò su cui Diadora Utility lavora ogni giorno con grande dedizione. Questo premio conferma la nostra capacità di fondere sviluppo tecnologico e ricerca dei materiali in prodotti di design come Glove Eco e ci sprona a perseguire i nostri valori di sostenibilità e innovazione. L’impegno di Diadora Utility è quello di continuare a fornire soluzioni all’avanguardia per rispondere ai bisogni dei lavoratori di ogni settore, mantenendo sempre al centro delle nostre azioni il loro benessere e la loro sicurezza”.
La calzatura da lavoro Glove Eco sarà esposta presso il nuovo ADI Design Museum – Compasso d’Oro di Milano e sarà protagonista in mostre internazionali dedicate al design Made in Italy.

Il Presidente Diadora Enrico Moretti Polegato (a destra) con Cristian Ardissono, Diadora Utility Design Leader

Le nuove norme europee sulla sostenibilità riguardano tutti, non solo i grandi

Secondo le norme dell’Unione Europea, le imprese devono fornire informazioni veritiere ai consumatori e devono astenersi dall’ingannarli per influenzarne le scelte. Le norme dell’UE sulle pratiche commerciali sleali consentono alle autorità nazionali di controllo di arginare un’ampia gamma di pratiche commerciali sleali.”

Così recita parte dell’articolo pubblicato a fine febbraio sul sito della Commissione Europea in cui si parla dell’impegno preso da Zalando, a seguito di un dialogo con la stessa Commissione Europea, a rimuovere le ingannevoli etichette e icone di sostenibilità che compaiono accanto ai prodotti offerti sulla sua piattaforma. Indicazioni che potevano indurre in errore i consumatori riguardo le caratteristiche ambientali dei prodotti. Zalando fornirà, invece, informazioni chiare sui vantaggi ambientali dei prodotti, come la percentuale di materiali riciclati utilizzati.

È solo un caso di studio per introdurre il tema di questo articolo che vorrebbe rendere consapevole la filiera produttiva di scarpe e borse degli importanti cambiamenti in arrivo sul fronte sostenibilità: il Green Deal promosso dall’Unione Europea è in piena attuazione e le aziende devono esserne sempre più consapevoli così da organizzarsi in modo adeguato per risultare conformi alle richieste che giungeranno dai propri clienti, pena una perdita di competitività che potrebbe porle fuori dal mercato.

Un nuovo concetto per l’area tendenze Arsutoria a Texworld Paris (1-3 luglio 2024)

Durante la prossima edizione di Texworld Paris, che si terrà a Parigi Port de Versailles dall’1 al 3 luglio 2024, Arsutoria organizzerà l’area tendenze con materiali e componenti per l’AW 25/26.

Un nuovo concetto di area di tendenza è stato sviluppato da Arsutoria e Messe Frankfurt, il terzo progetto insieme dopo quelli di Città del Capo e New York.

Insieme alla vetrina dei materiali dei partner di Arsutoria, Ecotan si unirà a noi a Parigi, presentando la vera pelle biocircolare. Ecotan esporrà pelli eleganti e pregiate sviluppate in collaborazione con le concerie partner Camaleonte, Hashtag, Antiba, Polaris dall’Italia e White Industry dalla Corea del Sud, in linea con le Tendenze Arsutoria.

Dragon Diffusion: eleganza senza tempo

Presente nella sezione Superstylist di Pitti Uomo, il marchio si caratterizza per la proposta di borse ultra soft e leggere, che vengono realizzate con tinture naturali e intrecciate artigianalmente.  “Rosanna”, “Santa Croce” e “Triple Jump” sono solo alcune delle it bag firmate Dragon Diffusion, le cui collezioni unisex sono ormai vendute nei principali punti vendita di lusso italiani come Luisa Viaroma, Di Vincenzo Boutique e internazionali come Bergdorf Goodman (USA), Le Bon Marche (Francia), La Samaritaine (Francia), Harrods (UK), Harvey Nichols (UK) e The End (UK).


BIRKENSTOCK presenta Shinjuku

Il modello Shinjuku  trae ispirazione dalla natura e dalla tecnologia e nasce dalla convinzione che il piede rappresenti la tecnologia perfetta per eccellenza. Il nuovo modello segna un’evoluzione della suola funzionale di BIRKENSTOCK e della sua autentica filosofia di design. Il caratteristico stile di Shinjuku, dal forte impatto, combina l’eccezionale comfort e sostegno dell’originale plantare BIRKENSTOCK con elementi rugged, ispirati all’outdoor, che invitano a uscire alla scoperta del mondo.

La Shinjuku propone un rinnovamento del classico plantare, caratterizzato da una combinazione di materiali naturali e una suola innovativa. Il plantare anatomico in sughero e lattice è infatti rivestito in microfibra, e la suola monocomponente ottimizzata è progettata per consentire un facile drenaggio dell’acqua e agevolare il grip su superfici in cemento. Le scanalature flessibili in corrispondenza dell’avampiede e dell’appoggio del tallone consentono movimenti fluidi del piede. La suola innovativa garantisce un’ottima resistenza all’abrasione e una maggiore durata, mentre la talloniera in pelle nabuk di alta qualità con imbottitura in schiuma si adatta al piede. La tomaia, resistente e idrorepellente, è realizzata con materiali di altissima qualità, destinati a durare nel tempo. Tra le altre caratteristiche di particolare interesse, la nuova fibbia in metallo antiruggine, ad apertura rapida, e un esclusivo cinturino cucito sulla scarpa – che sfoggia il logo BIRKENSTOCK a grandi caratteri – completano questo modello di ispirazione outdoor.


04651: il richiamo di Madeira

04651 è il prefisso telefonico dell’isola di Sky: un luogo ideale, dove con una borsa e pochi elementi essenziali, ci si può rifugiare nel fine settimana per rilassarsi e dedicarsi a se stessi. È questa la filosofia del brand che propone uno stile globale, fatto di pochi elementi essenziali e informali, adatti ad una molteplicità di occasioni. La prossima SS 2025 trae ispirazione dalla pittoresca isola di Madeira.   I colori stagionali – rosso, menta e blu – si ispirano ai costumi tradizionali dell’isola, mentre le tonalità classiche come il taupe, il beige, il bianco, il navy e il nero sono completate da un verde ispirato alle foreste e da un delicato azzurro cielo. La natura e l’architettura unica di Madeira si riflettono nei modelli. Le stampe astratte di foglie di palma sulle camicie evocano le rigogliose foreste dell’isola, mentre i motivi sui costumi da bagno e sulle camicie richiamano la lavorazione artigianale delle piastrelle. I motivi a onda, ispirati ai tradizionali mercati di Madeira, riportano l’atmosfera vivace dell’isola.   Come sempre, 04651/ privilegia il comfort e la qualità, per una collezione che è compagna perfetta per ogni occasione.  


Making of: Arsutoria School. Chi investe nella formazione?

In un articolo apparso su La Conceria, il Direttore di Arsutoria, the workshop school, descrive le trasformazioni che hanno investito il mercato e che inevitabilmente si riverberano anche sul panorama della formazione:

“Ci troviamo ad una insolita intersezione tra due situazioni in palese contrasto tra loro. Da una parte l’oggettiva necessità del ricambio generazionale. Dall’altra una congiuntura di stasi della locomotiva che negli ultimi anni ha trainato la manifattura delle scarpe e delle borse, il lusso”.

Se il 2022/23 sono stati anni strepitosi per la manifattura, oggi lo scenario è variato e l’atteggiamento è molto prudente. Nel frattempo, il tessuto manifatturiero è cambiato: i gruppi che lavorano sull’alto di gamma continuano ad aprire e/o ad acquistare fabbriche.

In questo scenario cosa succede alla formazione? In estrema sintesi: i grandi continuano ad investire, i medi ed i piccoli sono paralizzati.


I grandi investono per diversi motivi: perché la formazione, l’innovazione e la sostenibilità sono i pilastri di una value proposition che li accomuna tutti. Perché l’aumento dell’età media resta una realtà. Perché la flessione attuale del lusso non può essere strutturale e chi ha le spalle larghe fa i suoi piani di investimento guardando al medio e lungo periodo. Infine, perché negli anni dell’euforia sono state spesso assunte persone senza, o con limitata, esperienza che adesso vanno fatte crescere.

Il problema invece riguarda i terzisti “indipendenti”. Per loro risulta rischioso inve- stire nelle persone, tipico costo fisso delle aziende manifatturiere di settore.
Che succederà nei prossimi 12 mesi?

Difficile dirlo – conclude Pasca. Le grandi scuderie continuano a tenere in caldo i motori e la formazione per ora resta una priorità. La difficoltà economica e finanziaria delle aziende indipendenti di piccole e medie dimensioni potrebbe però immettere sul mercato del lavoro delle compe- tenze immediatamente disponibili e raffreddare un poco il focus sull’investimento in formazione. Staremo a vedere.