Molti stanno tentando di avviare un dibattito serio e costruttivo sul tema ed è proprio dei loro sforzi che rendiamo conto. Aziende che studiano e sviluppano soluzioni innovative per materiali attenti all’ambiente (come i filati ottenuti da carta riciclata), per componenti nascoste, come i rinforzi per calzature e borse, che possano fare la differenza quando si tratta di calcolo dell’impronta di carbonio. Addirittura, c’è chi produce stampi per suole a preoccuparsi di sostenibilità. E sempre parlando di suole, sono moltissime le aziende che studiano soluzioni di riciclo o biodegradabilità delle strutture.
Senza dimenticare che tutte queste tematiche sono sempre più attuali visto il nuovo impianto legislativo che l’Europa sta promuovendo e di cui accenniamo.
Negozi green, riparazione come impegno sostenibile, ma anche inclusività e temi sociali come l’attenzione alla violenza di genere.
Per la Treccani, nota enciclopedia italiana, la parola del 2024 è ‘Rispetto’. E allora ci siamo chiesti quale potesse essere il vocabolo più inclusivo per significare il percorso comunemente battuto dall’evoluzione tecnologica vista a Simac Tanning Tech 2024, nell’ambito del mondo concia, calzature, pelletteria.
Ecco perché nel titolo c’è un punto di domanda ad accompagnare la parola Automazione. In un momento storico/economico costellato di tante incertezze, ma forse sarebbe così anche in un momento di vitalità, è difficile individuare un solo trend di riferimento. Sono tante e diverse le strade che vengono intraprese, pensiamo anche solo alla sostenibilità.
Ma il tentativo di portare automazione in più processi produttivi possibile è una costante che ritroverete in molte delle segnalazioni che riportiamo in questo speciale. Motivi? La necessità di tenere bassi i costi, terreno dove la competizione è sempre più spietata e che in molti casi prende per la gola chi produce; un mercato che chiede velocità e consistenza qualitativa; la mancanza, sempre più assillante, di manodopera, in particolare di manodopera specializzata. Tutti questi fattori portano a vedere nell’automazione una possibile via di salvezza, che a questo punto potremmo meglio definire come una via di resistenza.
Eppure, quel punto di domanda rimane, non solo per salvare la molteplicità dei percorsi di ricerca e sviluppo in atto, ma anche perché l’automazione non sembra ancora essere sempre la soluzione ottimale. Lo dirà nel prossimo numero di Arsutoria il CEO di un’azienda importante:
I designer hanno ancora bisogna di flessibilità produttiva per sviluppare al meglio le proprie idee. Di differenti soluzioni per raggiungere un risultato finale che ha ancora a che fare con la creatività, con la cura del dettaglio che non sempre una macchina riesce a fornirti
Dal 18 novembre 2024, Eduardo Calabuig ha assunto il ruolo di Direttore Generale. Nel comunicato che annuncia il cambio al vertice si leggono queste parole: “Abbiamo rafforzato il nostro team di gestione con una struttura più agile e collaborativa, progettata per essere allineata ai nostri obiettivi strategici. Questo ci permetterà di prendere decisioni più rapide e di lavorare in modo ancora più coordinato per realizzare tutto ciò che ci prefiggiamo.”
Nel suo ruolo di produttore globale di specialità chimiche per l’industria della pelle e per le industrie correlate, TFL è da molti anni fortemente impegnata a sostenere l’industria della pelle attraverso la partecipazione attiva a vari gruppi di interesse come LWG, IULTCS, VGCT, TEGEWA, ecc. Al fine di fornire il miglior supporto possibile, queste attività sono state riunite in TFL sotto la posizione di “Head of New Business Development/Industry Relations” (Responsabile dello Sviluppo di nuovi Business/Relazioni industriali). Questa posizione era ricoperta dal Dr. Dietrich Tegtmeyer che è andato in pensione il 1° ottobre 2024. A sostituirlo in questo ruolo sarà ora il Dr. Volker Rabe.
Volker Rabe è associato all’industria della pelle fin dall’infanzia, in quanto la sua famiglia ha gestito una conceria per oltre 130 anni. Dal 2012 ha ricoperto diverse posizioni all’interno di TFL e delle società che l’hanno preceduta. Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca in Chimica nel 2009, ha lavorato presso FILK per due anni. Oltre alle sue attività professionali, rappresenta già TFL in vari comitati dell’industria della pelle e quest’anno è diventato presidente della Commissione di Ricerca IUR della IULTCS. Il suo contatto in TFL è il seguente: [email protected].
IULTCS, l’Unione internazionale delle associazioni dei chimici del cuoio, ha annunciato il cambio di presidenza di alcune importanti Commissioni interne. Il Dr. Giancarlo Lovato diventa responsabile del Comitato ISO in sostituzione di Campbell Page, la dottoressa Christine Anscombe presiede la Commissione Educazione e Formazione (IUT) al posto di Ivan Kral, mentre Simon Neifer succede a Julian Osgood alla guida del Comitato Liaison per i Collegamenti (IUL). “Giancarlo, Simon e Christine svolgeranno un ruolo cruciale nel dare forma alle iniziative future, nel promuovere le collaborazioni e nel guidare il cambiamento positivo per IULTCS. I dirigenti e i membri di IULTCS sono ansiosi di lavorare a stretto contatto con i nuovi presidenti di commissione per contribuire al raggiungimento degli obiettivi comuni” annunciano i vertici IULTCS.
Il nuovo responsabile del Comitato ISO IULTCS è il Dr. Giancarlo Lovato Il Dr. Lovato lavora come Direttore della Ricerca presso Corichem – Italia. In questo ruolo è responsabile dello sviluppo di nuovi prodotti chimici per la pelle e delle relative tecnologie. È stato Segretario dell’AICC (Associazione Italiana dei Chimici del Cuoio) dal 2019 al 2022 e Presidente del Comitato Organizzatore del III IULTCS EuroCongress Vicenza 2022. Attualmente è il delegato italiano al Comitato esecutivo della IULTCS.
Il nuovo presidente della Commissione IUT (Educazione) è la Dott.ssa Christine Anscombe
Christine è entrata a far parte dell’industria della pelle oltre 40 anni fa e ha trascorso gli ultimi 15 anni presso SATRA – Regno Unito nel suo attuale ruolo di Assistente del Direttore. Attualmente presiede il Comitato del British Standards Institute per il cuoio e le calzature ed è stata Past President della Society of Leather Technologists and Chemists. Di recente Christine è stata tra i promotori del gruppo Supporters of Leather Education and Science (SOLES), che sta cercando di sostenere l’educazione alla pelle a livello globale.
Il nuovo presidente della Commissione IUL (Liaison) è Simon Neifer Simon Neifer ha oltre 20 anni di esperienza nell’industria della pelle, specializzata in vendite, applicazioni tecniche e sviluppo di prodotti. La sua carriera comprende ruoli di leadership internazionale in Germania, Cina e Tailandia. Attualmente è responsabile delle vendite e delle applicazioni per il cuoio presso Pulcra Chemicals GmbH.
Giunta al suo 41esimo anno di vita, APLF è più di un semplice evento commerciale: è il punto d’incontro chiave per l’industria della pelle e della produzione globale. Coprendo l’intera catena di fornitura, APLF offre un’opportunità unica agli operatori del settore pelle di entrare in contatto tra loro, scambiare idee ed esplorare le tendenze emergenti, forte anche della sua posizione privilegiata a Hong Kong, porta di accesso ai mercati vitali della Cina continentale e del Sud-Est asiatico. L’appuntamento da segnare in agenda è quindi dal 12 al 14 marzo 2025, all’Hong Kong Convention and Exhibition Centre, dove si riuniranno oltre 800 espositori e 12.000 acquirenti provenienti da tutta l’Asia e oltre.
L’evento, come da tradizione, sarà strutturato in modo unico per coprire l’intera filiera della pelle e della moda attraverso tre segmenti chiave: APLF Leather & Materials, dedicata ai componenti e materiali essenziali per la produzione, e Fashion Access, incentrata sui prodotti finiti. Ricordiamo che l’industria della pelle in Cina e nel Sud-Est asiatico continuerà ad espandersi nei prossimi anni. A guidare questa crescita sono settori chiave come le calzature, gli accessori moda, l’automotive e i rivestimenti. Con il continuo sviluppo economico di queste regioni, la domanda di prodotti in pelle da parte dei consumatori e dell’industria è destinata ad aumentare ed APLF Leather offre una preziosa opportunità ai fornitori di entrare in contatto diretto con i principali acquirenti della Cina e del più ampio mercato asiatico.
Parallelamente alla crescita del consumo di pelle, si prevede un aumento significativo della domanda dei consumatori di articoli in pelle, calzature e accessori di moda. Un rapporto di McKinsey prevede che entro il 2030 il 60% della popolazione cinese apparterrà alla classe media, mentre secondo Market Data Forecast, il mercato della pelletteria del Sud-Est asiatico, valutato a 5,9 miliardi di dollari nel 2023, dovrebbe espandersi a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 6,7% tra il 2025 e il 2030. Questo rende la regione un mercato cruciale per i produttori globali e Fashion Access rappresenta una piattaforma fondamentale per l’approvvigionamento di pelletteria in Asia, con un’ampia gamma di borse, portafogli, piccola pelletteria e capi d’abbigliamento.
Le difficoltà della filiera pelle-calzature italiana, unite a uno scenario economico internazionale complesso, hanno avuto ripercussioni significative sul settore delle macchine per calzature, pelletteria e conceria. È il quadro delineato dai dati Assomac, l’associazione confindustriale che rappresenta le imprese italiane del comparto, che evidenziano una crisi generalizzata. Una crisi che, nei primi 9 mesi del 2024, ha impattato in modo forte sul mercato interno, senza risparmiare l’export (-6,77% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Dopo la tenuta registrata nel 2023, il 2024 si presenta come un anno di difficoltà diffuse. Poche imprese prevedono di chiudere l’anno con ordini superiori rispetto al precedente, mentre oltre il 78% delle aziende del settore stima una chiusura in calo. Numeri che sottolineano l’urgenza di affrontare le sfide strutturali e di adattarsi a un mercato in profonda trasformazione. Il calo delle esportazioni è stato particolarmente significativo per le macchine per calzature e pelletteria, che hanno segnato una riduzione del 22,45%, influenzata dai risultati dell’export verso Francia (-36,21%) e Spagna (-69,25op%), mercati chiave per volumi. Più contenuto invece il decremento per il settore delle parti di ricambio (-3,99%), dove la diminuzione della domanda in Europa è stata in parte compensata dalla crescita di quella di Asia (+6,33%) e America (+1,71%). Il trend delle macchine per conceria si conferma negativo, in linea con quello del comparto; deboli segnali di tenuta arrivano dai mercati africano e asiatico. “La situazione attuale presenta sfide significative, ma il nostro settore ha dimostrato una grande capacità di adattamento. Restiamo competitivi grazie alla qualità e innovazione delle nostre tecnologie,” ha commentato Mauro Bergozza, presidente di Assomac. “Tuttavia, per mantenere e ampliare questa competitività, è fondamentale accelerare sugli investimenti in tecnologia avanzata, sostenibilità e Industria 5.0. In un contesto globalizzato, l’integrazione tra innovazione tecnologica e responsabilità ambientale è ciò che ci permetterà di continuare a essere un punto di riferimento nel settore.” Proprio questi investimenti in tecnologie, uniti all’espansione di alcuni mercati emergenti, potrebbero essere la chiave per tornare a crescere nel 2025. Le prospettive indicano infatti una possibile stabilizzazione del settore, con una ripresa legata alla capacità delle imprese di rispondere alle richieste di una produzione più sostenibile e alla collaborazione con le istituzioni per il pieno utilizzo dei fondi dedicati a Industria 5.0. Il focus sullo sviluppo di tecnologie avanzate e sul rafforzamento delle partnership internazionali sarà cruciale per recuperare terreno nei mercati più maturi e per consolidare la presenza italiana a livello globale.
Azienda innovativa, che utilizza le migliori tecnologie Knitting per produrre tomaie e pannelli per scarpe e borse, Sneaknit ha da sempre puntato sulla sostenibilità come motore della propria ricerca e creatività, aprendo nuove possibilità all’intero settore calzaturiero, rispondendo alle esigenze dei grandi marchi, così come delle piccole imprese.
“Siamo costantemente alla ricerca di nuovi materiali che rispettino l’ambiente, senza compromettere la qualità e l’estetica” – affermano in Sneaknit. E un esempio è il filato riciclato dalla carta, perfetto per la produzione di borse e tomaie: un’alternativa innovativa e responsabile, nata dalla volontà di offrire materiali circolari e durevoli.
“Con il filato di carta riciclata puntiamo a coniugare la funzionalità del tessuto, con la necessità di ridurre l’impatto ambientale, offrendo un prodotto all’altezza delle aspettative dei nostri clienti sia in termini di sostenibilità, che di prestazioni. Per noi di Sneaknit il futuro è anche nei materiali che rispettano il pianeta e le persone. E questo nuovo filato è un esempio concreto del nostro impegno per un’industria della moda sempre più eco-friendly”.
Forse è un po’ scontato ricordare che una così ampia base installata è una fondamentale risorsa per Comelz. Da essa, infatti, l’azienda raccoglie ogni anno gli input che le permettono di rendere il software sempre più efficiente e produttivo. Un portafoglio clienti estremamente variegato che comprende piccoli centri taglio, fabbriche italiane delle più importanti maison del lusso e grandi stabilimenti della manifattura internazionale.
Credo si possa affermare che il mercato dei software CAD per la progettazione tecnica dei modelli di scarpe e di borse è ormai da anni maturo e consolidato che offre diverse soluzioni di alto profilo. In questo articolo, dunque, abbiamo deciso di non entrare nei dettagli di come i software CAD di Comelz continuano ogni anno ad evolvere e migliorare ma concentreremo completamente l’attenzione sul sistema Aurelia, la piattaforma software che Develer, la società toscana di oltre 80 professionisti che Comelz ha acquisito nel 2018, sta sviluppando ormai da anni perché diventi la tecnologia di punta dell’offerta delle aziende assieme alle macchine per il taglio.
In sintesi, possiamo affermare che Aurelia è il software nato per abilitare lo scambio delle informazioni in tempo reale tra il management, la pianificazione, la progettazione tecnica, il controllo di gestione e la produzione. Analizziamo dunque più nel dettaglio in quale modo questo software si propone di creare una discontinuità nella manifattura della moda.
Cruscotto Aurelia con indicatori di performance
Condividere i dati tecnici in sicurezza
Da oggi i software CAD di Comelz per la progettazione tecnica dei modelli possono scegliere se memorizzare i file sul computer del modellista che li ha creati oppure all’interno dell’archivio condiviso del sistema Aurelia. L’obiettivo è chiaro: creare un contenitore dove possano essere catalogati ed organizzati tutti i dati tecnici di progettazione e produzione affinché siano disponibili a tutti i reparti aziendali. In una prima fase i file dei modelli tecnici ma a breve tutta la scheda del prodotto.
Aurelia nasce come sistema software a supporto del centro di taglio. Appare chiaro il motivo per cui oltre ai modelli, all’interno di Aurelia è possibile memorizzare il “gemello digitale” di ciascun materiale che deve essere tagliato. L’operatore a bordo di un tavolo Nek può digitalizzare la sagoma di una pelle, identificare le diverse aree di qualità, delimitando quelle parti che è bene non vengano usate, evidenziare posizione e tipologia degli eventuali difetti. Il risultato di questo lavoro è un file che può essere memorizzato all’interno di Aurelia. Se il vantaggio di memorizzare i materiali all’interno di Aurelia non è evidente, si pensi alla possibilità di calcolare i consumi dei modelli sulle pelli reali ma anche l’opportunità di analizzare i piazzamenti (nesting) per migliorare continuamente l’efficienza del taglio.
Le aziende non si possono permettere di perdere dati e tantomeno di subire attacchi informatici che ne compromettano l’integrità e la disponibilità. Per garantire la sicurezza dei dati ospitati all’interno di Aurelia e di conseguenza la continuità delle attività ai propri clienti il gruppo Comelz ha scelto la strada della certificazione indipendente. Una azienda terza specializzata ogni anno mette alla prova il software eseguendo “test di intrusione” alla ricerca di eventuali vulnerabilità.
Il sistema Aurelia è una web-app ovvero una applicazione accessibile tramite un browser web. La tipica installazione proposta è su un server del centro taglio. Questa architettura consente una vantaggiosa prossimità alle macchine con le quali Aurelia scambia dati cioè dialoga continuamente. È comunque possibile anche una architettura differente: Comelz può mettere a disposizione un server ospitandolo presso la sua infrastruttura.
Oggi le licenze dei software Comelz sono “floating” cioè possono essere usate su computer diversi senza la necessità di un dongle fisico. Aurelia svolge infatti anche il ruolo di “server delle licenze” e verifica in maniera dinamica il rispetto delle condizioni contrattuali. Tutti i software possono essere installati su più postazioni e sarà il server a verificare che il numero di utilizzatori concorrenti non superi quello delle licenze disponibili. È evidente il vantaggio per l’azienda: un tecnico dotato di una utenza con adeguati permessi di sicurezza può aprire su una postazione di lavoro qualsiasi un modello archiviato in Aurelia, modificarlo e salvarlo nuovamente.
Modello di scarpa progettato in CaligolaModello di borsa progettato in CleopatraCalcolo del Consumo con modulo ST Plus
Organizzare la produzione
Aurelia si collega ai principali sistemi informativi gestionali usati nel settore moda per ricevere automaticamente le bolle di taglio. Nel caso della soluzione Stealth di Dedagroup, Aurelia è l’unica piattaforma attualmente integrata in maniera nativa: non solo riceve i dati automaticamente ma restituisce gli avanzamenti delle lavorazioni.
Per le aziende che non hanno installato un sistema informativo di gestione della produzione aziendale, Aurelia al suo interno contiene gli strumenti per creare le bolle di taglio in autonomia in maniera semplice e veloce. Questa funzione può essere molto utile anche nello scenario di integrazione qualora si renda necessario in produzione creare bolle di “rilavorazione” senza passare per il sistema a monte.
Le bolle trasmesse ad Aurelia attraverso l’integrazione con il sistema informativo aziendale e quelle inserite direttamente da Aurelia vengono convogliate in un piano di produzione dal quale il responsabile del centro taglio può gestire la programmazione del lavoro assegnando ciascuna bolla ad ogni singola macchina ed eliminando il tipico passaggio di carte.
Diventa quindi semplice sapere in ogni momento ed in tempo reale lo stato di avanzamento di ciascun lavoro ed è anche possibile aggiustare il programma, modificando la coda dei lavori di ciascuna macchina per bilanciare il lavoro ed ottenere le migliori performance.
Combinando i diversi software offerti da Comelz è possibile organizzare flussi di lavoro differenti che si adattino ai processi tipici delle aziende clienti. A solo titolo di esempio vale la pena citare il modulo Calcon che rende possibile modificare e aggiustare i modelli a bordo macchina (margini, tacche di riferimento, segnate, fori, ecc.) qualora nel processo della azienda questi dettagli tecnici non vengano finalizzati dal modellista al CAD.
Aurelia timeline del funzionamento di una macchinaCollegamento al desktop remoto di una macchina da Aurelia
Raccogliere dati dalle macchine e monitorare la produzione
Quando viene aperta la home page di Aurelia, la prima pagina che viene visualizzata è il cruscotto dove sono mostrati gli indicatori di performance: il numero di pelli lavorate, la superficie netta dei pezzi tagliati, le percentuali di efficienza delle macchine. Il tutto analizzabile su qualunque intervallo temporale, un singolo turno o un anno intero, per singola macchina, per reparto o complessivamente per l’intero centro di taglio.
A partire dal momento in cui viene collegato in rete alle macchine Comelz, Aurelia inizia a raccogliere dati, nello spirito dell’Industria 4.0, non solo i dati che consentono di analizzare le performance cioè l’efficienza del centro di taglio ma anche quelli utili per la manutenzione predittiva cioè per identificare e risolvere potenziali cause di malfunzionamento. Aurelia raccoglie, memorizza e rende disponibili anche i singoli parametri di funzionamento impostati su ciascuna macchina. L’obiettivo è quello di mantenere ogni macchina al massimo del suo potenziale ed offrire a chi gestisce tutte le informazioni utili per aggiustare la rotta.
Nel raccogliere i dati dalle macchine del centro di taglio, Aurelia è in grado di ricevere tutti i singoli eventi e mostrare a chi gestisce il reparto una linea del tempo dove i singoli tempi di preparazione e nesting, quelli veri e propri di taglio e quelli di inattività sono mostrati assieme agli indicatori di performance. Il software GL a bordo delle macchine di taglio CZ interagisce con l’operatore e richiede di inserire in modo semplice ma completo informazioni dettagliate che consentano di comprendere in modo analitico le cause di eventuali ritardi in un’ottica di continuo miglioramento.
È possibile definire degli standard per ciascuna delle lavorazioni e di conseguenza analizzare gli scostamenti tra le performance reali (di consumi e di tempi) rispetto agli standard. Quando però all’interno di Aurelia sono presenti anche i dati tecnici delle singole pelli, provenienti dai tavoli Nek, è possibile raggiungere un livello di analisi molto dettagliato che mostri per ogni singola pelle come è stato eseguito il piazzamento dei pezzi rispetto alle aree di qualità.
All’interno di Aurelia è stata sviluppata anche una funzione che consente al responsabile del centro taglio di collegarsi dalla sua postazione in tempo reale a ciascuna macchina e condividere con l’operatore lo schermo senza dover installare prodotti di terze parti (es. TeamViewer).
È anche disponibile l’esportazione dati in formato Excel, dove ci fosse necessità di fare ulteriori analisi a valle.
Simulazione dei consumi
Poiché all’interno di Aurelia sono disponibili sia i dati tecnici dei modelli sia le informazioni sui materiali da tagliare, Comelz ha deciso di portare all’interno di Aurelia le funzioni tipiche dello storico software ST Plus per il calcolo dei consumi. Viene così creato l’ambiente ideale all’interno del quale determinare una stima accurata dei consumi attesi per i nuovi progetti.
Il passo successivo è stato quello di sofisticare la simulazione del calcolo dei consumi in due modi diversi. In primo luogo, all’interno di Aurelia è stato implementato il medesimo software GL che gestisce le macchine di taglio CZ. Essendo noti i parametri di funzionamento delle macchine e l’efficienza tipica di ciascuna è possibile determinare in maniera precisa il tempo totale necessario per completare un ordine di taglio.
Inoltre, la funzione di “mix optimizer” sfrutta il tempo di inattività delle macchine per elaborare algoritmi di simulazione e proporre strategie di ottimizzazione dell’efficienza del taglio, ad esempio proponendo il taglio di modelli differenti dove l’incastro delle geometrie dei pezzi permettano di sfruttare al massimo i materiali.
Qualificazione della pelle con tavolo NEKDigitalizzazione di una pelle con aree di qualità e difettiTavolo da taglio CZ
Il panorama contemporaneo delle sneaker outdoor è un’emozionante intersezione di tecnologia all’avanguardia e coscienza ambientale. Oggi, queste scarpe sono sofisticati pezzi di ingegneria che raccontano una storia di ambizione, evoluzione tecnologica e responsabilità ecologica.
Prendiamo, ad esempio, l’evoluzione delle scarpe da trail running. Marchi come Salomon stanno spingendo i confini di ciò che è possibile con la loro linea S/LAB. Il modello Genesis non è solo una scarpa; è un compagno accuratamente progettato per terreni estremi. Con la sua tomaia in tessuto Matryx e la suola progettata strategicamente, rappresenta un matrimonio tra precisione scientifica e aspirazione atletica. Allo stesso modo, l’introduzione della tecnologia XFlow® di La Sportiva parla di un’instancabile ricerca della performance – creando materiali che offrono ammortizzazione massima e ritorno elastico.
La sostenibilità è passata dall’essere un termine di tendenza a un principio fondamentale di progettazione. I marchi non stanno più solo parlando di eco-compatibilità; la stanno incorporando nel DNA stesso dei loro prodotti. La Winqs Zerofly, con la sua suola Michelin realizzata in parte con scarti di produzione della gomma, è un esempio perfetto di questa filosofia. Non è solo una scarpa; è un’affermazione su come reinventare lo scarto come un’opportunità di innovazione.
Ciò che è particolarmente entusiasmante è come queste scarpe stiano sfumando i confini tradizionali. È emerso il concetto di scarpa “door-to-trail” – un pezzo di calzatura versatile che passa senza soluzione di continuità da strade cittadine a sentieri di montagna. La 9.81 Urban Speed di Garmont incarna questo spirito, utilizzando materiali riciclati e attingendo a design vintage mentre incorpora tecnologie di performance moderne.
Ciò che è particolarmente affascinante è come questi sviluppi riflettano cambiamenti culturali più ampi. Queste non sono solo scarpe; sono manifestazioni della nostra crescente consapevolezza sulla performance personale, sulla responsabilità ambientale e sulle linee sfumate tra stili di vita urbani e outdoor.
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