Arsutoria Magazine

Dal tacco all’impronta: quando la sostenibilità si fa concretezza

Silvia Paganini durante la presentazione FHEEL TALK

Quando ti siedi al tavolo di un tacchificio per parlare di sostenibilità e ti ritrovi a confrontarti con i responsabili dell’azienda, certo, ma anche con chi si occupa di comunicazione e con chi ha come unico mandato la gestione e lo sviluppo delle tematiche ESG, ti è subito chiaro che quell’azienda è differente. È qualche metro avanti rispetto alla media del settore.

Del resto, la moda sostenibile non è una semplice tendenza, ma una maratona da correre, in questo caso con tacchi bilanciati tra stile, affidabilità e sostenibilità. E il “passo” fondamentale, oggi più che mai, è quello della concretezza nelle azioni. Un tema al centro di FHEEL TALK, il primo evento di dialogo ESG organizzato da Tacchificio Villa Cortese (TVC) che si è svolto il 15 maggio 2025 a Scandicci (Firenze).

FHEEL TALK non è stato il solito appuntamento aziendale fatto di tante parole e pochi fatti: ha rappresentato, piuttosto, una tavola rotonda, dove i professionisti del settore e i protagonisti della filiera si sono confrontati con pragmatismo sull’innovazione sostenibile, la transizione ESG e i rischi di una comunicazione poco trasparente.

Come ha dichiarato Silvia Paganini, Chief Marketing Officer dell’azienda: «Sostenibilità per noi significa concretezza, trasparenza e cultura del cambiamento. FHEEL TALK è prima di tutto un invito a costruire insieme una visione di futuro più consapevole».

L’evento non si è limitato alla discussione, ma ha evidenziato le numerose iniziative concrete che Tacchificio Villa Cortese ha già intrapreso sul fronte della sostenibilità e che andiamo a scoprire grazie alla guida di Nayara Maria Carvalho, da più di un anno Sustainability Manager in TVC.

 

Tutto parte dall’analisi

L’ultima fase del cammino di TVC verso un approccio più sostenibile del proprio business è partita con un’analisi approfondita del contesto ESG interno, esterno e legislativo per individuare il percorso su cui muovere i primi passi.

 

Concretezza prima di tutto: i progetti sostenibili di Tacchificio Villa Cortese

La concretezza passa prima di tutto dalla ricerca e sviluppo di materiali alternativi e innovativi. Tra i primi sviluppi emerge FHEELGREEN®, un polimero eco-ingegnerizzato, sviluppato internamente, che si propone come alternativa al tradizionale ABS per lo stampaggio di tacchi e accessori moda. I vantaggi sono concreti e misurabili: riduzione del 66% di energia elettrica, dell’80% di energia termica e del 99% delle acque reflue rispetto alla produzione standard di ABS. Meno emissioni, meno sprechi e maggiore sicurezza per i lavoratori.

Accanto a questo materiale, TVC ha introdotto anche FheelBio® BCA, un composto polimerico bio-circolare attribuito certificato ISCC+, che permette una riduzione significativa delle emissioni di gas serra. La rivoluzione, però, non finisce qui: l’azienda ha lanciato RE-FHEEL® (trovate un approfondimento nelle prossime pagine), un materiale derivato dal riciclo chimico di rifiuti plastici post-consumo che garantisce performance equivalenti all’ABS vergine.

Sono molto interessanti anche i materiali in via di sviluppo della linea FHEELHYBRID® che puntano ad utilizzare fibre naturali (come cuoio o legno) e ad alte prestazioni (vetro e carbonio, per esempio) al fine di eliminare i rinforzi metallici nei tacchi ad alte prestazioni.

 

Misurare l’impatto

Momento cruciale: analizzare e comprendere l’impatto dell’utilizzo di diverse materie prime per la produzione dei tacchi e, come conseguenza, indirizzare gli sforzi in termini di ricerca e sviluppo.

 

Eco-design e responsabilità ambientale: l’approccio integrato di TVC

L’innovazione in TVC non si limita ai materiali. La sostenibilità attraversa l’intero processo produttivo, grazie a pratiche virtuose. Come il riuso: lo spurgo e la materozza, scarti della produzione, vengono recuperati, macinati e reintegrati nel ciclo produttivo. O come l’eco-design che permette di ridurre gli impatti già nelle prime fasi di progettazione, minimizzando gli sprechi e migliorando la performance del prodotto.

Per evitare dispersioni di granuli plastici, che possono contribuire all’inquinamento delle microplastiche, l’azienda sta implementando le direttive di Operation Clean Sweep, un programma volontario mirato a migliorare la consapevolezza e promuovere pratiche virtuose nella filiera della plastica.

La sostenibilità, inoltre, passa anche attraverso l’energia rinnovabile: l’impianto di produzione TVC utilizza pannelli solari e sistemi geotermici che forniscono circa il 70% del fabbisogno dell’azienda, così da ridurre l’impatto ambientale.

 

Sostenibilità sociale: sport e riuso creativo

In Tacchificio Villa Cortese, sostenibilità significa anche responsabilità sociale. Una parte dei materiali che non possono essere recuperati nel ciclo produttivo viene infatti destinata a progetti sociali che coinvolgono bambini e persone con esigenze speciali, promuovendo lo sviluppo personale e l’inclusione attraverso attività creative e ricreative. Un’idea di inclusività portata anche nello sport.

Il sostegno ad alcune società sportive del territorio è, infatti, un altro ambito in cui TVC si impegna.

 

Gestire il rischio

L’adozione di liste unificate di sostanze soggette a restrizioni, in linea con le normative europee, garantisce non solo prodotti più sicuri per i consumatori e i lavoratori, ma anche un controllo e una collaborazione virtuosa di filiera.

 

Tracciabilità e trasparenza: valori imprescindibili

Infine, TVC ha avviato un percorso finalizzato a migliorare la propria trasparenza (accountability) nei confronti dei propri portatori di interesse di riferimento. In tale ottica, l’azienda ha innovato il proprio processo di rendicontazione, pubblicando il primo Bilancio di Sostenibilità 2024. Il rapporto, redatto in modo volontario e in conformità ai principali standard di riferimento, rappresenta un passo significativo verso una gestione aziendale sempre più responsabile. Questo risultato è frutto di una collaborazione sinergica tra risorse interne e una società di consulenza specializzata, e riflette l’impegno di lunga data di TVC verso la trasparenza e il miglioramento continuo.

 

Mitigare e migliorare

L’adesione a diversi progetti di rinascita o protezione delle foreste è un’altra iniziativa che TVC ha adottato, non tanto per acquisire crediti di carbonio che non ha mai convertito in punteggi ESG, quanto per avere un impatto virtuoso sull’ambiente e sulla società.

 

Di tutto questo e molto altro si è parlato durante l’evento FHEEL TALK. Non è stato solo l’occasione per discussioni teoriche, ma una tappa importante all’interno di un percorso avviato da tempo. Perché TVC punta a un futuro sempre più responsabile, consapevole e condiviso fra gli attori della filiera che hanno più che mai bisogno di momenti di confronto e formazione.

RE-FHEEL®, un futuro più sostenibile delle calzature passa dal riciclo chimico di scarti post-consumo

 

RE-FHEEL® offre una soluzione concreta e più sostenibile per il settore calzaturiero. Un passo avanti sul percorso intrapreso da Tacchificio Villa Cortese verso l’economia circolare e la riduzione dell’impatto ambientale.

Nel mondo della moda e delle calzature, l’innovazione è una partita che deve giocarsi a passi veloci e sicuri, specie quando il campo da gioco è la sostenibilità. Oggi più che mai, marchi e produttori sono chiamati a coniugare estetica, performance e responsabilità ambientale. In questo scenario, RE-FHEEL® di Tacchificio Villa Cortese rappresenta una soluzione innovativa e concreta per il settore calzaturiero, combinando la tecnologia avanzata del riciclo chimico con le elevate prestazioni richieste da un mercato sempre più esigente.

 

CHE COS’È RE-FHEEL

RE-FHEEL® è un materiale innovativo sviluppato proprio da Tacchificio Villa Cortese come alternativa più sostenibile all’ABS vergine. Certificato ISCC+, proviene dal riciclo chimico di scarti plastici post-consumo, riducendo l’uso di risorse fossili e l’impatto ambientale, senza compromettere qualità e prestazioni.

RE-FHEEL® è tracciato lungo tutta la catena di custodia tramite il Bilancio di Massa e garantisce la corretta attribuzione del contenuto riciclato. Ogni fornitura è accompagnata da una Dichiarazione di Sostenibilità. Il processo produttivo valorizza gli scarti, riducendo sprechi ed emissioni GHG.

 

RICICLO CHIMICO: UNA NUOVA VITA ALLA PLASTICA

La plastica è un materiale controverso: indispensabile per le sue qualità tecniche, ma al centro di un dibattito critico per via del suo impatto ambientale. Il riciclo chimico utilizzato per produrre RE-FHEEL® offre un’alternativa più responsabile all’utilizzo di plastica vergine. Questo processo si distingue radicalmente dal tradizionale riciclo meccanico, spesso condizionato da impurità e performance variabili. Grazie al riciclo chimico, infatti, le plastiche di scarto vengono scomposte nei loro monomeri originali per essere trasformate in nuovi polimeri con caratteristiche tecniche e qualitative comparabili al materiale vergine. A differenza del riciclo meccanico, inoltre, quello chimico offre prodotti in colore neutro facilmente colorabile.

 

IL VANTAGGIO DEL BILANCIO DI MASSA

Uno degli aspetti più innovativi di RE-FHEEL® risiede nell’approccio basato sul bilancio di massa. Immaginiamo di scegliere energia “verde” per la nostra abitazione: non riceveremo direttamente elettricità generata dal sole o dal vento, ma con la nostra scelta sosterremo l’incremento generale di energia pulita nella rete. Analogamente, nel settore della plastica, questo approccio permette di certificare che una determinata quantità di materiale riciclato è stata introdotta nel ciclo produttivo. Non si tratta necessariamente della percentuale esatta contenuta nel singolo prodotto finale, quanto della certezza che l’azienda produttrice ha utilizzato quantità definite e certificate di materie prime riciclate lungo l’intera filiera.

 

PRESTAZIONI TECNICHE INALTERATE

Quando parliamo di calzature, soprattutto di alta gamma, qualità e performance sono fattori irrinunciabili. RE-FHEEL® non solo risponde a queste esigenze, ma spesso le supera. Questo materiale, derivato da ABS riciclato chimicamente, mantiene caratteristiche di resistenza alla trazione e flessione simili al materiale tradizionale, con il vantaggio aggiuntivo di una maggiore resilienza e capacità di assorbimento degli urti. Nei test di impatto Charpy, RE-FHEEL® si dimostra superiore, garantendo maggiore durata e affidabilità nel tempo, caratteristiche ideali per calzature di alta qualità.

 

MADE IN ITALY: TRACCIABILITÀ E QUALITÀ CERTIFICATE

RE-FHEEL® si fregia con orgoglio del marchio Made in Italy, sinonimo internazionale di eccellenza, qualità e innovazione. Produrre in Italia significa scegliere una filiera corta, ridurre le emissioni legate ai trasporti e garantire il rispetto rigoroso delle norme europee sulla sicurezza ambientale e lavorativa. Ogni fase della produzione è certificata e tracciabile, grazie alla metodologia ISCC Plus (International Sustainability & Carbon Certification), che impone la certificazione e la verifica indipendente di ogni passaggio produttivo, dalla materia prima al prodotto finale.

 

RIDUZIONE SIGNIFICATIVA DELL’IMPATTO AMBIENTALE

L’analisi del Ciclo di Vita (LCA) condotta dal Tacchificio Villa Cortese conferma la riduzione significativa di GHG di RE-FHEEL® rispetto all’ABS tradizionale. Lo studio ha valutato gli impatti associati alle diverse fasi del processo produttivo, inclusi la materia prima, il trasporto e la manifattura, e ha evidenziato che la produzione della materia prima rappresenta il principale fattore di impatto ambientale, indicando così l’area con il maggiore potenziale di intervento per la riduzione dell’impatto complessivo.

 

UN PASSO CONCRETO VERSO UN FUTURO CIRCOLARE

RE-FHEEL® non rappresenta solo un’alternativa certificata, ma è una scelta strategica e lungimirante per il futuro del settore calzaturiero. Ogni scarpa realizzata con RE-FHEEL® contribuisce a sostenere un modello di economia circolare, favorendo la riduzione delle materie prime fossili e promuovendo l’innovazione responsabile.

 

Da ultimo, merita di essere segnalato come RE-FHEEL® risulti compatibile con le formulazioni, gli impianti o i processi esistenti, eliminando la necessità di qualsiasi adattamento.

Al Parlamento europeo si spiega perché la pelle non è causa di deforestazione

Ieri, 3 giugno, il Parlamento europeo è diventato il palcoscenico globale per l’industria europea della pelle. Un’occasione per trasmettere un messaggio chiaro e scientificamente fondato: la pelle non è un fattore di deforestazione. Ospitato dall’eurodeputato Salvatore De Meo (PPE, Italia) in stretta collaborazione con COTANCE e UNIC, il workshop intitolato “EUDR: La pelle è un fattore di deforestazione? – Portare i fatti al Parlamento europeo” ha riunito oltre 50 soggetti interessati provenienti da tutto il mondo. Tra i partecipanti c’erano rappresentanti diplomatici di Stati Uniti, Argentina, Turchia e Australia, oltre a funzionari degli Stati membri dell’UE (Italia, Polonia), della Commissione europea, membri del Parlamento europeo, organizzazioni internazionali, esperti del settore e rappresentanti di aziende e concerie leader.

L’evento ha segnato un’importante pietra miliare negli sforzi di advocacy dell’industria e ha rafforzato l’importanza di una politica basata su dati concreti nella revisione dell’Allegato I del Regolamento UE sulla deforestazione (EUDR).

Nel corso dell’incontro sono stati presentati i risultati dello studio condotto dalla Scuola Superiore Sant’Anna (Università di Pisa), offrendo una revisione completa della letteratura accademica e dei dati disponibili sul fatto che la pelle contribuisca o meno alla deforestazione. Il workshop è servito anche come valutazione d’impatto mancante sulla pelle, colmando una lacuna critica nella revisione in corso dell’Allegato I dell’EUDR ai sensi dell’articolo 34.

Luca Boltri, vicedirettore dell’Associazione Italiana Conciatori – UNIC, ha dichiarato: “Siamo grati all’eurodeputato italiano Salvatore De Meo (PPE), che ha ascoltato le nostre preoccupazioni e ci ha dato l’opportunità di portare alle istituzioni europee i fatti dell’impatto di un atto legislativo dell’UE che è totalmente scollegato dalla realtà dell’industria della pelle”.

 

“Sono felice di difendere un settore che è l’orgoglio della moda italiana e che viene ingiustamente stigmatizzato nell’EUDR. Tutti vogliamo frenare la deforestazione, ma non aiuta la credibilità della legislazione europea se questa stabilisce misure che non hanno alcun effetto reale sull’ambiente mentre soffocano la competitività dell’industria europea” – ha dichiarato Salvatore de Meo, eurodeputato (PPE/Italia).

Utility Diadora lancia Glove Monster

Utility Diadora consolida la partnership con Ducati Corse, team campione del mondo di MotoGP. Dopo il successo delle scorse stagioni, quest’anno la speciale collezione da lavoro dedicata viene ulteriormente ampliata con la scarpa antinfortunistica GLOVE MONSTER, l’ultima evoluzione della iconica calzatura di sicurezza Glove.

Glove Monster, disponibile in versione low nei modelli S3S FO HRO con tomaia idrorepellente e S1PS FO HRO con tomaia in microfibra, è la somma di componenti funzionali, che danno come risultato una calzatura antinfortunistica altamente performante: l’intersuola in EVA di derivazione running, con film protettivo in TPU, garantisce massima reattività e leggerezza, la presenza di una coppetta di supporto sul tallone conferisce una maggiore resistenza all’abrasione e durata nel tempo. A perfezionamento della calzatura, è stato inserito un plantare estraibile traspirante microforato in PU espanso a celle aperte e arricchito con carboni attivi. Altamente versatile, questa calzatura è ideale per l’utilizzo in diversi settori lavorativi quali, ad esempio, artigianato, industria e officina, impiantistica, logistica e costruzioni. Inoltre, a enfatizzare il legame tra le due grandi realtà italiane, vi è l’utilizzo dei colori Ducati e il patch con il simbolo della casa motociclistica.

Glove Monster si aggiunge alla collezione Utility Diadora per Ducati Corse, completa di capi da lavoro e scarpe antinfortunistiche che, negli anni, è stata continuamente ampliata: dalla leggerissima Fly Motor, passando per la bilanciata Shark Engine, fino alla funzionale Speedy Race, solo per quanto concerne le calzature. L’obiettivo è quello di fornire ai lavoratori una gamma sempre più completa di prodotti di elevata qualità, che rispondano alle diverse necessità professionali.

La collezione da lavoro Utility Diadora x Ducati Corse è disponibile sul sito www.diadorautility.com e presso rivenditori selezionati.

Utility Diadora Glove Monster Low S3S FO HRO con tomaia idrorepellente
Utility Diadora Glove Monster Low S1PS FO HRO con tomaia in microfibra
La particolare composizione della suola garantisce resistenza all’abrasione e durata nel tempo

FUTURMODA: evento chiave per l’innovazione nei componenti e nella pelle

La fiera internazionale della pelle, tessili e materiali, componenti e prodotti chimici per calzature e pelletteria, è pronta ad accogliere oltre 7.000 professionisti del settore per la sua 54a edizione, che si svolgerà il 15 e 16 ottobre 2025 presso il centro espositivo IFA-Fira Alacant.

Il Salone riunirà più di 300 aziende espositrici in un’area di oltre 12.000 m2, proponendosi  ancora una volta come una vetrina essenziale per l’industria europea, presentando le tendenze e le innovazioni per la stagione moda autunno/inverno 2025-2026.

Questa edizione non comprenderà le esposizioni di macchinari, consentendo una maggiore visibilità per i materiali, le pelli, i tessuti, i prodotti chimici e altri componenti essenziali nel processo di fabbricazione delle calzature e degli articoli in pelle.

L’organizzazione ricorda che gli ex espositori hanno la priorità di prenotare il loro spazio abituale fino al 17 giugno. A partire da tale data, le richieste saranno trattate in base al criterio della progressione di arrivo, secondo la disponibilità residua.

Come in ogni edizione, FUTURMODA manterrà il suo forte impegno per la sostenibilità attraverso lo spazio Green Planet, un’area che mette in evidenza prodotti eco-compatibili, materiali riciclati e processi ecosostenibili. Inoltre, saranno potenziate le zone di collegamento in rete, le aree ristoranti e il forum degli esperti al fine di promuovere il dialogo e l’innovazione nel settore.

Per ulteriori informazioni e per iscriversi, visitare il sito ufficiale: www.futurmoda.es

Crescono le aspettativeper ACLE Shanghai

E’ programmata dal 3 al 5 settembre la 25.a edizione di All-China Leather Exhibition (ACLE), la fiera dedicata alla filiera della pelle che si tiene ogni anno a Shanghai presso il New International Expo Centre nel quartiere di Pudong. L’evento coprirà una superficie espositiva di 80.500 metri quadri di cui 66mila occupati da espositori cinesi ed il resto da aziende internazionali, tra cui spiccano i fornitori di prodotti chimici e di tecnologia conciaria con una significativa presenza italiana.

A trainare la prossima edizione sono sicuramente gli ottimi risultati registrati lo scorso anno: 31mila visitatori e la presenza a livello espositivo di ben 17 collettive nazionali da nove Paesi, tra cui Italia, Brasile, Stati Uniti e Australia che hanno dato vita ad una manifestazione dinamica e vitale. Negli ultimi mesi sulla fiera di Shanghai si sono addensati però molti nuvoloni. I motivi di preoccupazione riguardano il peggioramento del quadro economico e geopolitico internazionale. L’industria della pelle cinese (e non solo) soffre del calo della domanda mondiale e soprattutto del clima di incertezza generale risultato della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti che all’inizio dell’amministrazione Trump ha visto una prima fase di escalation dei dazi che ha praticamente paralizzato gli scambi, seguita da una sospensione di 90 giorni grazie ad un accordo in base al quale Washington applica ai prodotti cinesi tariffe doganali abbassate al 30% mentre Pechino è scesa al 10% sui prodotti americani.

Quanto ai dati di settore, nonostante un calo medio del 15% nel primo semestre 2024, l’industria della pelle cinese prevede buone prospettive di crescita, in particolare nel settore dell’imbottito e dell’automotive (cresciuto del 5%). Vale la pena di ricordare che lo scorso anno in Cina sono stati venduti oltre 31 milioni di nuovi veicoli, di cui il 20-25% con interni in pelle.

Tornando alla fiera, nella stessa settimana di ACLE, Shanghai ospiterà numerosi altri eventi legati al settore. In primis il 22° UITIC International Technical Footwear Congress programmato per il 2 settembre: un evento internazionale di grande rilevanza che richiamerà esperti e tecnici della calzatura da tutto il mondo. Importante anche l’International Tanning Summit e l’Assemblea annuale di CLIA, l’associazione dell’industria della pelle cinese, che si svolgeranno a margine della fiera e richiameranno conciatori da tutta la Cina.

STEMMA presenta NUCLEOOS: la nuova frontiera del poliuretano leggero

In un settore dove il peso è spesso sinonimo di prestazione, STEMMA riscrive le regole con NUCLEOOS: una tecnologia che non si limita a ridurre la densità del poliuretano, ma ne ridefinisce il ruolo. Leggerezza, adattabilità e continuità di processo diventano i nuovi tratti distintivi di un materiale che, grazie a questa innovazione, trova una nuova identità nella filiera calzaturiera.

NUCLEOOS consente di ottenere un poliuretano super leggero, con densità drasticamente ridotta, senza compromettere qualità estetica né prestazioni tecniche. Mentre altri ricorrono a impianti complessi, stampi dedicati e processi completamente riprogettati, NUCLEOOS si integra, senza stravolgimenti nei processi esistenti di stampaggio del poliuretano.

Un cambio di prospettiva, dove non si tratta solo di espandere il poliuretano, se ne espandono le possibilità di utilizzo. Con NUCLEOOS, il poliuretano si libera dall’etichetta di “performante ma pesante” per affermarsi “leggero, versatile e competitivo”, anche nel mondo delle calzature sportive, pronto a sfidare i più blasonati materiali espansi di ultima generazione.  Una risposta concreta a un’industria che cerca un’innovazione percorribile con numeri solidi e soluzioni pronte per essere adottate.

 

Innovazione e agilità nel cuore del patrimonio calzaturiero europeo

Con le guerre commerciali globali e l’incertezza tariffaria che dominano la prima metà di quest’anno, il bisogno di agilità e innovazione dell’industria calzaturiera non è mai stato più urgente. Nessuna azienda è più adatta a dare l’esempio di OrthoLite.

Saggezza di mercato acquisita dall’esperienza
OrthoLite ha creato la categoria delle solette performanti quasi 30 anni fa, e da allora è sempre stata all’avanguardia in termini di vendite, volume, reputazione e servizio clienti. Oggi OrthoLite collabora con oltre 550 marchi per produrre più di 500 milioni di paia di solette ogni anno.
Questa longevità, alimentata dal successo, è l’opposto di un’azienda che si ‘riposa sugli allori’. E’ piuttosto una testimonianza dell’agilità di OrthoLite attraverso la crescita continua, l’evoluzione e l’innovazione. Il tempo ha solo rafforzato l’impegno del marchio a sviluppare soluzioni di soletta rilevanti per il mercato e a costruire un’infrastruttura globale integrata verticalmente che risponda alle tendenze globali.
OrthoLite gestisce fabbriche nei più importanti centri di produzione di calzature in tutto il mondo, tra cui Vietnam, Cina, India e Indonesia. Nel 2021, l’azienda ha aperto OrthoLite Europe ad Almansa, in Spagna, consentendo tempi di consegna di 2-4 giorni a quasi tutte le sedi europee.

Una cultura innovativa attraverso la chiarezza della visione
All’interno di questo innovativo T2 supplier, l’intera cultura è focalizzata sul miglioramento continuo: nello sviluppo del prodotto, nella partnership, nelle misure di sostenibilità e nei processi operativi.
Anche in questi tempi difficili per le economie globali, OrthoLite non si è mai considerata appagata nel creare una cultura dell’innovazione, con chiarezza di visione in primis, e  poi dando a ogni dipendente il potere di esplorare, scoprire e creare percorsi nuovi e migliori per raggiungere quella visione condivisa.

Il visionario del settore Juan Luis Albertos, direttore generale e responsabile delle vendite di OrthoLite Europe, ha portato avanti con il suo team questa stessa cultura ad Almansa, creando una struttura di fiducia e responsabilità e con una chiarezza di visione volta a migliorare la catena di fornitura per i propri partner.

È con questo spirito che il team di OrthoLite Europe unisce esperienza di altissimo livello con una profonda conoscenza della calzatura per creare una risorsa straordinaria per i marchi di calzature più prestigiosi del mondo.

A causa dell’aumento della domanda, OrthoLite Europe ha quadruplicato la sua impronta e capacità nel 2024. La fabbrica è diventata una risorsa vitale per i marchi che richiedono partner della catena di approvvigionamento con sede nell’UE, offrendo al contempo gli elevati standard di qualità, servizio e trasparenza normativa essenziali per le loro operazioni.

Agilità costruita a partire dal design

Un panorama globale sempre più impegnativo è una spinta positiva per lo spirito innovativo di OrthoLite perché stabilisce un altro parametro per la fornitura di prodotti che servono la visione dell’azienda per le calzature e per le realtà del momento. Perché è importante per i marchi di calzature e le fabbriche T1? L’infrastruttura di produzione globale di OrthoLite risponde alle mutevoli condizioni ed esigenze del mercato perché permette di superare le interruzioni della catena di fornitura e i cambiamenti geopolitici con il minimo impatto sui partner del marchio. I brand possono aspettarsi una comunicazione chiara e beneficiare del tasso di consegna puntuale al 99% di OrthoLite.

Esplora OrthoLite Europe al sito www.ortholite.com.


Pelle e deforestazione: se ne parla al Parlamento Europeo

Il prossimo 3 giugno al Parlamento Europeo si parlerà di pelle e deforestazione. Cotance e UNIC – Concerie Italiane hanno organizzato un workshop dal titolo “EUDR: La pelle è un fattore di deforestazione? – Portiamo i fatti al Parlamento Europeo”. Un’occasione importante per ribadire ancora una volta che l’industria conciaria non è un driver della deforestazione e che l’inclusione della pelle nella lista dei prodotti soggetti al Regolamento anti Deforestazione rappresenta un macroscopico errore.

L’iniziativa, come segnala UNIC, si svolgerà dalle 16 alle 17.30 ed è “promossa dall’eurodeputato Salvatore De Meo (PPE, Italia) in collaborazione con i rappresentanti dell’industria europea della pelle”. Sul tavolo ci saranno “i risultati dello studio condotto dalla Scuola Superiore Sant’Anna (Università di Pisa), sull’impatto dell’EUDR sulla filiera pelli europea da un punto di vista economico, sociale ed ambientale”. 

Al workshop interverranno Manuel Rios (presidente Cotance), Fulvia Bacchi (direttore UNIC) e Gustavo Gonzalez-Quijano (segretario generale Cotance). 

Come più volte ricordato, il settore conciario ha molte buone ragioni per sostenere l’esclusione della sua materia prima dal regolamento anti Deforestazione perché, essendo la pelle un sottoprodotto dell’industria della carne, essa non rappresenta affatto un driver dell’allevamento animale e di conseguenza nemmeno della deforestazione.

 

Dopo Bangkok APLF ASEAN sceglie Ho Chi Minh City

APLF ASEAN, la piattaforma B2B più importante del Sud-Est asiatico per l’approvvigionamento di pelli, materiali e tecnologie, si avvia alla sua terza edizione a Ho Chi Minh City, in Vietnam, dal 13 al 15 novembre 2025. Dopo due edizioni di successo a Bangkok, l’APLF ASEAN continua ad affermarsi come l’evento più orientato al business della regione per la catena di fornitura manifatturiera.

Forte di un’esperienza decennale nell’organizzazione di fiere internazionali della pelle a Hong Kong, APLF ASEAN nasce con l’obiettivo di mettere in contatto i fornitori internazionali con la rete di sourcing industriale del Sud-Est asiatico.

In una regione in cui i produttori fanno grande affidamento su materiali e componenti importati per alimentare le esportazioni di calzature, pelletteria e mobili, APLF ASEAN si distingue per offrire un’esperienza fieristica curata e orientata al business. L’evento si rivolge esclusivamente ai produttori di calzature, pelletteria, abbigliamento e mobili, con un formato espositivo unico.

 

Una fiera costruita intorno al concetto di M.E.E.T.

La strategia di APLF ASEAN è imperniata sul concetto M.E.E.T. che definisce il percorso dei visitatori e degli espositori:

– M come MATCHING: incontri d’affari tra fornitori e professionisti qualificati del sourcing, che consentono connessioni B2B dirette e di alto valore.

– E come ESPERIENZA: zone dedicate per presentare le tendenze della pelle e le innovazioni dei materiali in un ambiente curato e progettato per l’interazione e la scoperta.

– E come EDUCAZIONE: una piattaforma per gli esperti e gli innovatori del settore per condividere le intuizioni e le innovazioni del mercato attraverso seminari e sessioni tecniche.

– T come TRADESHOW: un evento dal formato snello e mirato, che offre un coinvolgimento di alta qualità, adatto al sourcing industriale.

“Gli espositori e i buyers meritano una migliorata esperienza di sourcing nella regione e ci auguriamo che APLF ASEAN possa contribuire a fornire un ambiente mirato e ad alto rendimento”, ha dichiarato Janice Lee, direttore di APLF. “Il nostro obiettivo è quello di creare una fiera che favorisca connessioni significative tra i fornitori e gli acquirenti giusti, stabilendo al contempo un nuovo punto di riferimento per le fiere della pelle e dei materiali in Vietnam”.

 

Domanda di pelle in Vietnam

In media, il Vietnam importa oltre 500 milioni di piedi quadrati di pelle all’anno. Questa pelle viene importata da Paesi come Italia, India, Brasile e Stati Uniti, con la Cina come principale fornitore di componenti per la produzione di calzature.

Circa il 60% delle pelli importate è destinato alla produzione di calzature con tomaie in pelle, mentre il resto viene utilizzato per la produzione di articoli di pelletteria, accessori, borse e capi d’abbigliamento e per i settori emergenti e in crescita dell’industria automobilistica e del rivestimento di mobili.

 

Una piattaforma strategica  per la supply chain globale

Con l’evoluzione delle dinamiche commerciali globali e l’aumento delle tariffe doganali che incoraggiano la diversificazione dell’offerta, il Vietnam ha consolidato la sua posizione di hub produttivo strategico, soprattutto per quanto riguarda calzature, accessori moda, borse e mobili. Secondo le previsioni, il mercato vietnamita della pelle dovrebbe crescere del 6-8% all’anno dal 2024 al 2030. Con questo slancio, APLF ASEAN offre ai fornitori internazionali la porta d’accesso ideale al Sud-Est asiatico. Come evento di sourcing professionale e di alta qualità, APLF ASEAN offre ciò che i produttori della regione meritano: un nuovo standard per la fiera della pelle e dei materiali in Vietnam.

Per ulteriori informazioni, inviare un’e-mail a [email protected].

Corso intensivo sui bisfenoli alla FGL Academy 2025

Quanto il mondo del lavoro incontra la scuola i benefici superano sempre gli sforzi, da ambedue le parti. Si è felicemente conclusa la quarta edizione del progetto formativo FGL Academy. Dal 5 al 22 maggio 2025 un team di professionisti dell’azienda chimica FGL International, da venti anni a servizio del settore conciario, si è messo a disposizione dell’Istituto Tecnico Tecnologico Economico Galileo Galilei di Arzignano per un corso intensivo sui bisfenoli.

Un’opportunità molto preziosa per studenti e studentesse, quella di poter attingere direttamente dalle conoscenze e dall’esperienza sul campo di chi ogni giorno lavora nel mondo della chimica conciaria con competenza e passione.

Il programma ha preso avvio con un intervento della Dott.ssa Franca Nuti sulle “Metodiche analitiche e i Capitolati della filiera conciaria” rivolto alle classi quinte, ed è poi proseguito coinvolgendo le classi quarte in una serie di incontri che hanno spaziato dalla teoria alle applicazioni pratiche, fino alle analisi di laboratorio.

Il progetto formativo quest’anno era dedicato a “BISFENOLI E INDUSTRIA CONCIARIA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA. Determinazione dei Bisfenoli nel Cuoio con Tecnologia HPLC”. Un percorso di lezioni condotte dai professionisti dell’azienda – Giacomo Giacomelli, Serena Matteoli, Stefano Brea e Davide Vigolo – con il coordinamento e il supporto della docente Prof.ssa Laura Iannone.

Il corso ha riscontrato grande interesse e si è quindi rinnovato con successo l’obiettivo dell’iniziativa: quello di dare un’informazione a 360 gradi a chi studia chimica conciaria, rendere i ragazzi partecipi in esperienze reali in questo settore, per prepararli con un occhio critico al lavoro che affronteranno nel loro futuro lavorativo.

FGL International, parte della holding Lapi Group, ha dimostrato ancora una volta l’importanza di investire nella formazione delle nuove generazioni, condividendo le proprie competenze e soluzioni tecniche innovative.

Il corpo insegnanti della FGL Academy con Francesco Lapi (secondo da destra), presidente di FGL International
Alcuni studenti dell’ITTE Galilei di Arzignano che hanno partecipato alla FGL Academy 2025
Giacomo Giacomelli durante una lezione