Secondo le norme dell’Unione Europea, le imprese devono fornire informazioni veritiere ai consumatori e devono astenersi dall’ingannarli per influenzarne le scelte. Le norme dell’UE sulle pratiche commerciali sleali consentono alle autorità nazionali di controllo di arginare un’ampia gamma di pratiche commerciali sleali.”
Così recita parte dell’articolo pubblicato a fine febbraio sul sito della Commissione Europea in cui si parla dell’impegno preso da Zalando, a seguito di un dialogo con la stessa Commissione Europea, a rimuovere le ingannevoli etichette e icone di sostenibilità che compaiono accanto ai prodotti offerti sulla sua piattaforma. Indicazioni che potevano indurre in errore i consumatori riguardo le caratteristiche ambientali dei prodotti. Zalando fornirà, invece, informazioni chiare sui vantaggi ambientali dei prodotti, come la percentuale di materiali riciclati utilizzati.
È solo un caso di studio per introdurre il tema di questo articolo che vorrebbe rendere consapevole la filiera produttiva di scarpe e borse degli importanti cambiamenti in arrivo sul fronte sostenibilità: il Green Deal promosso dall’Unione Europea è in piena attuazione e le aziende devono esserne sempre più consapevoli così da organizzarsi in modo adeguato per risultare conformi alle richieste che giungeranno dai propri clienti, pena una perdita di competitività che potrebbe porle fuori dal mercato.