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Innovare insieme, parola d’ordine per il futuro della tecnologia italiana

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Giugno 2025

Innovare insieme, parola d’ordine per il futuro della tecnologia italiana

Aggregazione, innovazione e resilienza: l'assemblea generale di Assomac in programma il 20 giugno vuole lanciare un appello per una strategia comune europea. Un messaggio chiaro dal Kilometro Rosso di Bergamo per affrontare le sfide globali.

Cristiano Paccagnella

«Il Kilometro Rosso non è semplicemente un luogo, è una metafora di innovazione». Cristiano Paccagnella, vicepresidente di Assomac, apre così la riflessione sul futuro della manifattura italiana nel settore delle tecnologie per calzature, pelletteria e concerie. L’assemblea generale di Assomac, in programma per il 20 giugno 2025 (guarda il programma) dal titolo “Crescita, collaborazione e innovazione per l’industria europea della moda”, si terrà in una location altamente simbolica per parlare di crescita, collaborazione e innovazione.

In uno scenario internazionale complesso e competitivo, la capacità di anticipare i cambiamenti e di interpretare le dinamiche di mercato diventa fondamentale. «Noi produttori di tecnologia siamo da sempre partecipi dell’innovazione», afferma Paccagnella, sottolineando come il Kilometro Rosso rappresenti simbolicamente questa vocazione alla ricerca e al progresso tecnologico.

La manifattura italiana, riconosciuta globalmente per la sua capacità di innovare, oggi deve però affrontare nuove sfide: il contesto economico internazionale richiede più che mai una strategia condivisa e strutturata. Internazionalizzazione, innovazione e alleanze strategiche diventano parole chiave imprescindibili. «È il momento di guardare oltre gli interessi personali delle singole aziende. Serve una rete forte e integrata tra imprese», sostiene ancora Paccagnella, evidenziando come la collaborazione non sia solo auspicabile, ma necessaria.

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La dimensione media delle imprese italiane, pur eccellenti nella produzione e nell’innovazione, rimane piccola a livello globale. Questa condizione, spiega il Vicepresidente, «non ci permette di affrontare tutte le sfide che ci si pongono davanti in maniera efficace». Da qui l’importanza della collaborazione e della co-innovazione, temi centrali dell’assemblea Assomac.

L’aggregazione tra imprese consente, infatti, l’accesso a nuove competenze, tecnologie avanzate e mercati emergenti. È d’obbligo ribadire l’urgenza di creare gruppi strutturati: «Oltre ai prodotti innovativi e di qualità, oggi i nostri clienti si aspettano servizi più tempestivi, più precisi e capaci di cogliere i nuovi trend, dalla intelligenza artificiale ai big data». Tutto questo, aggiunge Paccagnella, «è realizzabile solo con una vera collaborazione, una rete di impresa tra associati».

Assomac, che rappresenta più di 130 aziende operanti in oltre 130 Paesi, si fa portavoce attiva di queste istanze, impegnandosi a promuovere e valorizzare l’eccellenza tecnologica Made in Italy sui tavoli decisionali europei. «Il nostro ruolo», conclude Paccagnella, «è quello di portare avanti il concetto di aggregazione e innovazione come leve strategiche per garantire resilienza e crescita sostenibile».

L’assemblea del 20 giugno rappresenta dunque un momento atteso e cruciale per definire nuove strategie e rafforzare il dialogo tra imprese, istituzioni, stakeholder e mondo accademico. Al centro della discussione, la volontà chiara e determinata di affrontare le sfide globali con una voce unita e autorevole, garantendo così il futuro della manifattura italiana nel panorama competitivo mondiale.

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