
CONGRESSO IULTCS: la ricerca fa il punto a Lione
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Continua a leggere...Agosto 2025
Lo scenario emerso dallo studio di KPMG e Assocalzaturifici delinea la roadmap per trasformare il comparto con il “Piano Italia 2030”.
Il comparto nazionale, secondo quanto emerge dallo studio, ha attraversato fasi alterne: dopo una crescita del +0,4% nel periodo 2019-2023, ha registrato una significativa contrazione del -9,4% nel 2023-2024. Tuttavia, l’analisi storica degli ultimi 160 anni (1861-2022) mostra la straordinaria capacità di resilienza del Made in Italy, che ha saputo superare crisi mondiali e trasformazioni economiche epocali.
L’indagine evidenzia un cambio di paradigma fondamentale: l’incertezza non deve essere vista come un limite, ma come un vantaggio competitivo. Secondo l’analisi, infatti, diventa un limite quando l’azienda è troppo dipendente da un solo mercato, mancano piani di rischio o supply chain diversificate o Il capitale umano non è capace di cogliere i segnali del cambiamento
Mentre diventa un vantaggio quando l’impresa investe in resilienza attraverso mercati diversificati e scorte intelligenti, si sfrutta la flessibilità e creatività, caratteristiche distintive del modello italiano e si utilizza l’incertezza per valorizzare l’affidabilità del Made in Italy rispetto a fornitori più esposti a rischi geopolitici.
Nell’analisi si è evidenziato inoltre l’importanza del Piano Italia 2030, un progetto strategico fondato su una trasformazione culturale che passa “Da Resistenza a Visione, Da Resilienza ad Ambizione”, che si struttura su quattro pilastri: Visione, sfide, game changer e priorità. In particolare la strategia si articola in 6 azioni concrete, definite “ragioni per il successo futuro”: agire e pianificare in ottica di sistema, non da soli; fare leva sulle nuove tecnologie; ripensare i modelli organizzativi; crescere esportando valore; valorizzare il Made in Italy; innovare il modello di business.
Azioni che vanno inserite in un contesto dove l’Italia è il terzo paese esportatore mondiale di calzature, con particolare forza nei segmenti ad alto valore aggiunto. La diversificazione geografica degli export verso paesi UE4 sottolinea la solidità delle relazioni commerciali europee, mentre la crescita in mercati emergenti apre nuove opportunità.
Lo studio si conclude con un messaggio chiave: “Far vivere meglio chi sceglie il Made in Italy”. Un approccio centrato sul valore e sulla qualità della vita del consumatore rappresenta dunque la chiave per trasformare l’attuale momento di difficoltà in una piattaforma di lancio verso il futuro.
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