TFL ha appena pubblicato il suo Catalogo moda per la stagione Autunno-Inverno 26/27 nel quale presenta le ultime tendenze colori della pelle per abbigliamento, calzatura, accessori, oltre a quelle per l’industria dell’arredamento.
All’interno della pubblicazione le tendenze colori sono divise in due sezioni: “Wearing” e “Living”.
Wearing comprende le ispirazioni e le tendenze colori per abbigliamento, calzatura e accessori. La sezione Living presenta invece tutti i colori che decoreranno il design d’interni per la stagione.
“In Wearing – si legge nella nota di presentazione di TFL – scopriremo come, dopo anni di standardizzazione della pelle, siamo tornati a scoprire le sue qualità uniche. Per questo ci siamo concentrati sulle funzioni estetiche e utilitarie della pelle, individuando quattro funzioni primarie: protettiva, informativa, sensoriale e tecnologica. Abbiamo così creato grane naturali e stampate, effetti bruniti e superfici extra-lucide, senza dimenticare gli scamosciati lucidi e setosi”.
Nella sezione Living “mostreremo come in un’epoca di iper-scelta, dove per ogni prodotto ci sono diversi materiali in competizione, sia importante sostenere lo sforzo dei conciatori nel far emergere la bellezza e l’autenticità della pelle. Dimostreremo l’importanza di aprire la struttura della pelle a partire dalla fase di riviera, realizzando pelli leggere con una mano rotonda, accentuando la tridimensionalità e la vivacità dei colori su nappe morbide e luminose”.
Un’ottima affluenza. Un altissimo livello di creatività e innovazione di prodotto, stile e processo: questi i risultati della 105esima edizione di Lineapelle, l’evento fieristico di riferimento per la filiera globale del lusso, della moda e del design, che ha visto protagonisti 24.977 operatori professionali – tra cui 18.833 buyer, in crescita del 7% sull’edizione di settembre 2024 e oltre 1.100 espositori. Concerie, produttori di accessori, componenti, tessuti e materiali sintetici hanno messo in mostra una profonda visione progettuale, proponendo novità e innovazioni di altissimo livello che hanno suscitato un concreto interesse nei visitatori, evidenziando un deciso ritorno per gli aspetti più veri e naturali di pelli e materiali.
Allo stesso modo, la manifestazione ha saputo coinvolgere e stimolare la propria community attraverso una serie di progetti – organizzati all’interno di un vero e proprio Distretto della Creatività presso il Padiglione 24: dalle sette sfilate di Lineapelle Designers Edition alle 20 installazioni inedite di Lineapelle Interiors; dai laboratori artigianali di In The Making (organizzati in collaborazione con Giorgio Linea) alla mostra “Parole e Taffetà Capitolo II: Animalia”, dedicata a Anna Piaggi (curata da MinervaHub).
Appuntamento alla prossima edizione dedicata alla stagione AW 2026/2027, che si svolgerà dal 23 al 25 settembre 2025. Cambia la location negli spazi di Fiera Milano Rho, a causa della preparazione per le Olimpiadi Invernali 2026 di Cortina-Milano: LINEAPELLE 106, infatti, andrà in scena nei padiglioni 1-3, 2-4 e 5-7.
Alla scorsa edizione di Lineapelle, Vibram, che da oltre 80 anni è sinonimo di eccellenza e di innovazione nel campo delle suole in gomma ad alte prestazioni, ha riproposto il concept Vibram SoleSystem, declinato in diverse combinazioni che uniscono battistrada e midsole in un unico prodotto. La collezione SS26 trae ispirazione dal mondo nautico, combinando l’eccellenza tecnologica Vibram con un design sofisticato ed elegante. Sotto il concept Vibram SoleSystem, la linea di suole proposta integra le straordinarie performance dei compound Vibram con diverse tipologie di intersuola, offrendo soluzioni specifiche che ottimizzano l’efficienza dell’ammortizzazione e ridefiniscono l’esperienza d’uso in ogni condizione.
Tra le innovazioni tecnologiche di punta, spicca Vibram One Shot Tech, un processo di co-stampaggio in grado di produrre in un unico step una suola in gomma resistente all’usura assieme ad una midsole in EVA morbida, leggera e confortevole e con proprietà antibatteriche. Questa tecnologia non solo combina le caratteristiche distintive della suola, dal grip superiore alla leggerezza e al comfort dell’intersuola, ma elimina anche l’utilizzo di collanti, garantendo un approccio più responsabile alla produzione. La collezione si distingue inoltre per l’impiego della tecnologia Vibram Litebase, che, abbinata alle migliori mescole dell’azienda, esalta leggerezza e comfort. Tra queste la mescola Vibram Gumlite costampata con tessuto in bambù, offre aderenza e prestazioni di durata superiore, oltre che un’ammortizzazione ottimale su qualsiasi superficie. Il design si caratterizza per strutture geometriche tridimensionali pulite ed essenziali, che sottolineano l’adattabilità e la versatilità del prodotto.
Vibram Litebase è una soluzione innovativa studiata con l’obiettivo di diminuire drasticamente il peso della suola tramite la riduzione del fondo gomma, mantenendo inalterata la disposizione e la forma dei tasselli e senza quindi intaccare le performance. Con Vibram Litebase si può ottenere una riduzione di circa il 40-50% dello spessore della suola, da 1.7 mm a 0.5 / 0.9 mm a seconda delle diverse tipologie, che corrisponde a una diminuzione del peso del battistrada del 25-30%.
Vibram aggiunge anche un nuovo tassello alla sua offerta di compound studiati per la categoria outdoor con Vibram Megagrip Elite, un’inedita formulazione pensata per offrire la massima performance ai trail runner, sviluppata per affrontare le condizioni di terreni più esigenti, che ancora prima del lancio ufficiale, ha già dimostrato la sua efficacia con numerosi successi sui podi di gara (il brand Norda sarà il primo a introdurre Megagrip Elite sul mercato, applicandolo all’iconico modello di scarpe da trail running Norda 005.).
“La combinazione tra la mescola Megagrip Elite e un design efficace del battistrada offre un’aderenza eccezionale”, afferma Gediminas Grinius, atleta del Trailrunning Team di Vibram. “L’abbinamento con scarpe da gara leggere mi permette di esprimere al meglio le mie capacità, affrontando superfici particolarmente imprevedibili e scivolose. Posso correre al massimo del mio potenziale e in totale confidenza”.
JV International, azienda che dal 2013 concepisce soluzioni, tecnologie e mescole per gli appassionati di sport, ha collaborato con il brand svedese Kanso, specializzato in calzature per attività indoo, dando vita all’innovativo modello Dragonfly per volleyball, squash, handball, badminton e floorball.
Minimalista e funzionale, Dragonfly si distingue per la leggerezza (il peso della suola ridotto del 50% rispetto alla versione in gomma) e l’aderenza ottimale, così da garantire maggiore velocità e sicurezza, mentre la resistenza all’abrasione e la durabilità (3 volte più resistente) prolungano le prestazioni. Inoltre, la tecnologia NexX4™ permette di realizzare una suola completamente trasparente, eliminando ogni limite alla personalizzazione grafica della stessa. Tutto questo in uno spessore minimo della suola (0,6 mm), che garantisce il tipico profilo ribassato delle scarpe da squash e badminton. La tecnologia NexX4™ si integra perfettamente con il design del battistrada, studiato per favorire il giocatore in ogni fase del gioco. Il disegno dei tasselli garantisce stabilità e aderenza ottimale, supportando gli scatti rapidi e i cambi di direzione. Due ampi punti di perno sotto la suola migliorano l’efficacia delle giravolte, permettendo movimenti più rapidi e aggressivi.
Ogni dettaglio della Dragonfly è stato curato con attenzione: l’intersuola robusta offre comfort e un buon ritorno di energia, mentre l’inserto ammortizzante nel tallone riduce l’impatto durante i movimenti. La struttura del contrafforte assicura ulteriore stabilità durante partenze, arresti e movimenti laterali veloci.
Ricordiamo che NexX4™ è stata lanciata per la prima volta a livello b2B lo scorso marzo in occasione della fiera di Monaco di Baviera Performance Days, come un’unica soluzione a diversi problemi di differenti categorie. Leggerezza, durabilità e infinte possibilità di personalizzazione sono le caratteristiche principali che rendono questa tecnologia traslucida a base di polimeri liquidi davvero impareggiabile. La capacità di mantenere le performance sempre al massimo su un ampissimo intervallo di temperature, da -40° a +40°, rendono questo prodotto versatile e adatto ad ogni contesto di utilizzo, a partire dalle calzature ai guanti, ma non solo. Il fatto di nascere come trasparente, rende NexX4™ il materiale perfetto per i brand partner che possono vedere soddisfatte tutte le loro esigenze in termini di estetica, colori, trama e design.
Si tratta di MX Pro Magister e ST Pro Amici, due modelli d’ispirazione lifestyle in grado di assicurare comfort, flessibilità e aderenza estrema su ogni superficie, anche quelle più bagnate e oleose, proteggendo il piede dal contatto con liquidi a differenti temperature e oggetti contundenti. Entrambe disponibili in versione High and Low, la ST Pro Amici non presenta il puntale in alluminio, per una maggiore leggerezza.
Il Concorso Design a Bag-DAB 2025 ha trovato la sua conclusione nel corso di APLF, la fiera della pelle di Hong Kong che il 13 marzo scorso ha ospitato la cerimonia di premiazione finale. A vincere il premio ‘overall’ è stata l’argentina Eliane Yahari con la sua originale Yvoty Bag che si è guadagnata la possibilità di frequentare un corso di design di 4 settimane presso l’Arsutoria School di Milano. Gli altri due finalisti sono stati: Uthra S Ganesh dall’India con il progetto Kolangal e Jiang Si Mi dalla Cina con la sua DoDo Bag.
Il progetto di Eliane ha colpito la giuria per l’originalità della sua creazione che si ispira alla cultura artigianale del Paraguay dove la giovane stilista è cresciuta e vanta le proprie radici. La sua borsa è realizzata con ritagli di pelle di recupero assemblati fra loro con una particolare tecnica artigianale che prendono vita come boccioli in fiore.
Anche il progetto Kolangal dell’indiana Uthra S Ganesh celebra l’artigianalità e si ispira ad una antica tradizione indiana della decorazione dei pavimenti. La borsa DoDo Bag del cinese Jiang Si Mi si distingue per la peculiare forma a fagiolo.
La vincitrice Eliane Yahari con Stefano Migliavacca, membro della giuria e responsabile di Arsutoria School di MilanoIl progetto The Ivoty Bag che ha vinto il premio overall DAB 2025The Ivoty BagIl progetto Kolangal di Uthra S Ganesh Il progetto DoDo Bag di Jiang Si Mi
Diciamo subito che è stata una buona fiera, a dispetto delle incertezze che dominano il quadro geopolitico. L’industria della pelle mondiale si è incontrata a Hong Kong per APLF 2025 (12-14 marzo), riconfermatasi come la principale piattaforma fieristica asiatica del settore pelle. Quest’anno erano presenti 624 espositori provenienti da 40 Paesi e regioni. Una partecipazione leggermente inferiore al passato (erano 740 l’anno scorso) ma resta il fatto che quella di Hong Kong è l’unica fiera dove è possibile incontrare le più importanti concerie del mondo, perlopiù raggruppate in collettive nazionali. Ben 24 i padiglioni nazionali provenienti da Australia, Brasile, Cina (3), Francia (2), Germania, India (2), Italia (2), Giappone, Messico, Mongolia, Pakistan (2), Portogallo, Sudafrica, Spagna, Tailandia, Turchia, USA e Uzbekistan.
Nella sezione Leather, la più significativa della fiera, in mostra pelli di tutti i tipi, prodotti chimici e macchinari per la concia. A completare l’offerta della fiera nel suo insieme, come sempre, le sezioni Materials+ (con aziende di componentista, perlopiù asiatiche) e Fashion Access (soprattutto aziende di pelletteria e abbigliamento pelle).
Il comunicato finale degli organizzatori parla di oltre 11.000 visitatori provenienti da 68 paesi e regioni, in rappresentanza di diversi settori, tra cui concia, moda, calzature, pelletteria e materiali.
Tra questi, più di 100 i buyers selezionati e invitati direttamente dagli organizzatori. Nell’area business matching sono stati organizzati oltre 800 incontri d’affari, che hanno offerto opportunità di networking di alto livello.
L’Italia ad APLF 2025 era come sempre rappresentata da due collettive: quella organizzata da UNIC – Concerie Italiane con 27 stand in rappresentanza di una quarantina di aziende, e quella di ASSOMAC con 40 partecipanti in rappresentanza del comparto macchine per conceria e fornitori di ausiliari chimici. Considerando anche gli espositori presenti in autonomia, erano ben 110 le aziende italiane presenti. Il bilancio della loro partecipazione è improntato alla soddisfazione, pur con tutte le cautele del caso. In linea generale, i conciatori italiani hanno riferito di un buon interesse da parte dei visitatori intervenuti che hanno dato segnali di risveglio del mercato e confermato le sensazioni registrate quindici giorni prima a Milano nel corso di Lineapelle.
Allo stesso modo anche i costruttori di macchine e i fornitori di ausiliari chimici hanno rilevato un’affluenza di qualità superiore all’anno precedente che in qualche caso ha dato vita ad interessanti trattative commerciali. Soddisfatto anche Agostino Apolito, direttore generale ASSOMAC che accompagnava le aziende italiane. “Quella di quest’anno è stata la nostra collettiva più numerosa degli ultimi anni e a fine fiera possiamo dire che i risultati ci hanno dato ragione. E’ stata una buona fiera che ha confermato il ruolo strategico di questo hub internazionale capace di richiamare visitatori da tutto il sudest asiatico e che rappresenta il contraltare orientale del nostro Simac Tanning Tech”.
Più contrastato il quadro dei fornitori di ausiliari chimici italiani che, più che in altre occasioni, lamentano il tema dei prezzi. La concorrenza locale è molto cresciuta e la battaglia sui prezzi impone talvolta di rinunciare a degli ordini. Il calo della produzione conciaria cinese si fa sentire ed il mercato sembra sempre più piccolo.
La fiera di Hong Kong è stata come sempre l’occasione per tastare il polso al mercato cinese. Secondo il Report del Leather International’s Global Leather Market per il periodo 2024-2030, la Cina rimane il maggior consumatore di pelle in Asia. La calzatura sarà il primo driver di crescita, un settore alimentato da una classe media in espansione e da un aumento della domanda interna di scarpe sportive e premium. Da qui al 2030 il mercato della calzatura crescerà dell’8% l’anno. Un trend analogo è previsto per Vietnam, Thailandia e Indonesia. Suggestioni interessanti che si scontrano con un dato di realtà: nel primo semestre 2024 la produzione di pelle leggera è diminuita del 15% (dati ufficiali CLIA). Numeri che confermano un calo della domanda di pelle, nonostante il prezzo del grezzo ai minimi storici, a favore di materiali alternativi. Unica eccezione la produzione di pelle per automotive cresciuta del 5%. A complicare il quadro anche l’impatto che avranno i nuovi dazi americani sul commercio globale.
Tornando alla fiera, ad animare la tre giorni di Hong Kong sono stati anche 25 eventi tra seminari, convegni e presentazioni varie che hanno riguardato aspetti tecnici specifici o argomenti di interesse generale. Tra i più interessanti Il Global Footwear Executive Summit (GFES) organizzato in collaborazione con UITIC e SATRA, che si è concentrato sulle sfide e le opportunità che l’industria calzaturiera deve affrontare, con la sostenibilità e la conformità come argomenti chiave del forum. Altrettanto importanti gli incontri di Leather Naturally e Is It Leather?, organizzazioni impegnate a favorire la promozione della pelle come materiale naturale e sostenibile che hanno esortato il settore ad aderire attivamente allo sforzo comune per dare più forza alle campagne di informazione in corso.
Degno di nota anche il Progetto LED, un’iniziativa di APLF giunta alla terza edizione, quest’anno sponsorizzata dal Consorzio Italiano Pelli Conciate al Vegetale, che ha invitato sei stilisti provenienti da Cina, Vietnam, Giappone e Pakistan a collaborare e a disegnare la collezione APLF con le pelli conciate al vegetale toscane e a esporre le loro creazioni in fiera.
APLF ha visto come di consueto anche la cerimonia di chiusura del Concorso Design-A-Bag Online Competition 2025 come sempre organizzato con la nostra Arsutoria School. A vincere il premio ‘overall’ è stata l’argentina Eliane Yahari con la sua originale Yvoty Bag. Gli altri due finalisti erano Uthra S Ganesh dall’India con il progetto Kolangal e Jiang Si Mi dalla Cina con la sua DoDo Bag.
Già programmato il prossimo appuntamento con la fiera di Hong Kong: la APLF 2026 si terrà dal 12 al 14 marzo. Tra le novità del prossimo anno è trapelato che ci sarà una riorganizzazione degli spazi con il ritorno della sezione Leather al Livello 1 del Convention Center ed il trasferimento al secondo livello delle sezioni Materials+ e Fashion Access, così com’era prima del 2019.
Un momento della conferenza stampa di APLF: al centro l’infaticabile nuova direttrice di APLF Janice Lee, tra Christophe Dehard (presidente di Alliance France Cuir) e Michael Duck (executive Vice President of Informa Markets)Uno scorcio della collettiva italiana coordinata da ASSOMAC – ICEUno scorcio del padiglione delle concerie italianeUn momento della cerimonia di premiazione del Concorso Design a Bag 2025
Il 2 aprile 2025 è iniziata una nuova era. I dazi “reciproci” sulle merci importate negli Stati Uniti annunciati dal presidente Donald Trump colpiranno tutti i paesi che vantano un surplus della bilancia commerciale con gli Usa o analoghe tariffe all’ingresso alle merci americane. Con il suo “Liberation Day” Trump ha lanciato il guanto di sfida al commercio globale, dichiarando l’emergenza nazionale per ridurre il deficit commerciale interno americano.
Questi i dazi annunciati che dovrebbero entrare in vigore il 9 aprile: Unione Europea (20%), Cina (34% che sale a 54% considerando la tariffa precedente già applicata), Vietnam (46%), Thailandia (36%), Giappone (24%), Cambogia (49%), Sudafrica (30%), India (26%) e Taiwan (32%). Un’aliquota di base del 10% si applicherà invece a tutte le importazioni negli Stati Uniti a partire dal 5 aprile, per i seguenti Paesi: Regno Unito, Singapore, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Turchia, Colombia, Argentina, El Salvador, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. Per Canada e Messico, i maggiori esportatori negli Usa, confermati i dazi al 25% già adottati in precedenza.
Per il settore automotive, invece, è stato stabilito un dazio del 25% su tutte le automobili prodotte fuori dagli Stati Uniti che è entrato in vigore il 3 aprile.
La guerra commerciale sta creando incertezza e preoccupazione in tutto il mondo. Il giorno successivo all’annuncio le principali Borse del mondo, da Wall Street all’Asia, sono andate pesantemente in rosso.
Per l’export italiano è sicuramente un duro colpo: a detta di molti operatori il mercato americano è insostituibile. Il settore della moda italiano e del lusso è uno dei più esposti, insieme a farmaceutica, alimentare e automotive.
Nel 2024 l’export verso gli Usa dei comparti calzature, pelletteria, conceria e pellicceria ha raggiunto un valore di quasi 3 miliardi. Secondo le stime di Confindustria, l’escalation protezionista degli Stati Uniti può determinare un calo del PIL italiano dello 0,6%. Il rischio di perdere migliaia di posti di lavoro è realistico. Il problema non riguarda solo l’export di prodotti finiti ma anche i rincari che graveranno sulle supply chain dei prodotti delocalizzati in Asia. Si pensi soltanto alle complesse filiere dei brand della calzatura sportiva che probabilmente dovranno rivedere le proprie catene di produzione per evitare eccessivi rincari dei prezzi del prodotto finale.
Un Roadshow nei distretti conciari per spiegare le opportunità offerte dal bando “Investimenti nella filiera delle fibre tessili naturali e della concia”. Il programma prevede un primo incontro il 7 aprile a Santa Croce (Toscana), un secondo il giorno 9 ad Arzignano (Veneto) e l’ultimo l’11 aprile a Solofra (Campania). L’iniziativa è organizzata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy in collaborazione con la SSIP e la Fondazione MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile.
“La misura – si legge nel bando – è finalizzata a sostenere e promuovere, sull’intero territorio nazionale, gli investimenti, la ricerca, la sperimentazione, la certificazione e l’innovazione dei processi di produzione nella filiera primaria di trasformazione in Italia di fibre tessili di origine naturale provenienti anche da processi di riciclo e dei processi di concia della pelle, con particolare attenzione alla certificazione della loro sostenibilità per quanto concerne il riciclo, la lunghezza di vita, il riutilizzo, la biologicità e l’impatto ambientale”.
I programmi di investimento devono prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a 30.000,00 euro e classificabili come spese di investimento che risultino sostenute successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione.
I Freiberg Leather Days sono previsti il 21 e 22 maggio 2025. Il Congresso organizzato dall’Associazione dei chimici del cuoio tedeschi (VGCT) insieme all’Istituto di ricerca FILK si svolgerà quest’anno presso il Tivoli di Freiberg.
In programma 24 conferenze tecniche con relatori provenienti da 9 Paesi. Il keynote speech ha per titolo: “Il bestiame come componente di valore aggiunto nella gestione dei flussi di materiali regionali” del Prof. Peter Heck, Università di Scienze Applicate di Treviri (DE).