Stampaggio suole: l’innovazione è a caccia di leggerezza, meno chimica, più riciclo
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Ottobre 2024
Le organizzazioni che guidano l'industria mondiale della pelle hanno unito le forze per sensibilizzare l'opinione pubblica sui benefici della pelle in vista della prossima Conferenza ONU sul clima
La 29.a Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici si terrà quest’anno a Baku, in Azerbaigian, dall’11 al 22 novembre. In vista dell’evento, l’International Council of Tanners, il Leather and Hide Council of America, Leather Naturally e tutte le altre organizzazioni internazionali del settore si sono unite per pubblicare un nuovo Leather Manifesto che invita i delegati a riconoscere il ruolo positivo che i prodotti in pelle, grazie alla loro durabilità, possono avere nel ridurre i consumi e l’impatto ambientale dell’industria della moda.
Il primo Manifesto della pelle fu pubblicato tre anni fa in vista della COP26, controfirmato da più di 20 organizzazioni dell’industria della pelle di tutto il mondo che ora rinnovano l’appello in occasione della COP29.
Ampliando i messaggi precedenti, anche il nuovo Manifesto sottolinea tutte le caratteristiche positive della pelle che può essere parte della soluzione al cambiamento climatico.
Il documento chiede che le autorità di regolamentazione riconoscano le sfide affrontate dall’industria della pelle, osservando che essa “lavora costantemente per una sempre maggiore sostenibilità e circolarità”, ma che i suoi sforzi saranno vanificati se le autorità di regolamentazione e i marchi non daranno “la giusta considerazione agli impatti e ai benefici reali dei materiali naturali come la pelle”. Un accenno anche al Regolamento Anti-Deforestazione che vede coinvolte, senza alcuna prova scientifica del loro ruolo nel disboscamento, anche le pelli.
Il documento prosegue affermando che la pelle è “una scelta ideale per un futuro sostenibile”, incoraggiando il riutilizzo e la moda lenta.
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