Finalmente una buona notizia. La Commissione Europea ha proposto il rinvio di un anno del Regolamento anti-Deforestazione (EUDR). La richiesta – si spiega nel comunicato ufficiale – non intende mettere in discussione gli obiettivi della legge, ma permettere agli operatori globali di aderire al regolamento senza problemi operativi. La Commissione ha preso atto del fatto che l’applicazione del regolamento era praticamente inattuabile, soprattutto a causa dei ritardi nell’implementazione del sistema informatico europeo indispensabile per caricare le due diligence richieste alle aziende, provocando gravissimi problemi al commercio internazionale di tutti i settori coinvolti.
L’ultima parola spetta ora a Parlamento e Consiglio europeo che presumibilmente accoglieranno la proposta di rinvio spostando l’entrata in vigore del regolamento al 30 dicembre 2025 per le grandi aziende e al 30 giugno 2026 per le PMI.
Delle difficoltà di applicazione dell’EUDR nel settore conciario si è parlato il 18 settembre scorso a Milano in occasione di un affollato convegno organizzato durante Lineapelle. In quell’occasione è stato presentato uno Studio commissionato da UNIC e COTANCE alla Scuola Superiore Sant’Anna dell’Università di Pisa, che dimostra con prove scientifiche che la pelle nulla ha a che fare con la deforestazione. La pelle deriva da bovini allevati principalmente per la carne e il latte e la sua produzione non incentiva l’allevamento di bovini.
Ora il settore ha dodici mesi in più per far valere le sue ragioni.