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Come cambiano le scelte dei clienti del lusso

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Ottobre 2025

Come cambiano le scelte dei clienti del lusso

La prima indagine EY Luxury Client Index mostra come la qualità guidi le scelte nel mercato del lusso. Tra i driver emergenti, la sostenibilità (30%) supera il prezzo (22%); status ed esclusività restano fattori rilevanti.

L’indagine di EY Luxury Client Index ha coinvolto 1.600 consumatori nel lusso su 10 mercati a livello globale, tra cui l’Italia, fornendo una panoramica aggiornata sul settore e analizzando come cambiano le preferenze e i comportamenti dei clienti (Aspirational Luxury Client).

“Secondo la nostra indagine, il 68% degli Aspirational Luxury Client italiani premia nei propri acquisti la qualità del prodotto che torna protagonista, insieme alla sua storia, autenticità e artigianalità” – afferma Stefano Vittucci, Consumer Products & Retail Sector Leader di EY in Italia.

Anna Nasole, Partner EY Parthenon, Fashion, Luxury & Beauty in Italia, commenta: “Il lusso sta vivendo un riposizionamento profondo: i consumatori non premiano più solo lo status ma coerenza ‘value for money’, quindi qualità riconoscibile, autenticità, sostenibilità ed esperienze. Per i brand questo significa concentrare gli investimenti su tre direttrici: innovazione di prodotto e rafforzamento della filiera per preservare eccellenza e artigianalità; digitalizzazione e omnicanalità per garantire una customer journey fluida e personalizzata; e sostenibilità concreta come leva competitiva e reputazionale. È la capacità di trasformare queste priorità in leve strutturali che oggi fa la differenza e rende le aziende attrattive agli occhi degli investitori.”

La qualità prima di tutto: il valore intrinseco del lusso

La larga maggioranza dei consumatori italiani sceglie il lusso perché desidera possedere prodotti di qualità superiore (68%), dato in controtendenza rispetto al campione mondiale che ricerca principalmente un riconoscimento personale (47%), 9% in meno della media a livello globale; tra i motivi, segue inoltre l’acquisizione di uno status symbol (28%).

La qualità dei materiali e l’artigianalità sono quindi i principali aspetti che influenzano le scelte di acquisto, superando personalizzazione e prezzo. Nonostante l’ascesa del cosiddetto quiet luxury, il marchio mantiene una certa rilevanza: il 22% dei consumatori italiani lo considera tra gli elementi più influenti (il 26% a livello internazionale), mentre solo il 9% predilige prodotti senza marchi visibili (-3% rispetto alla popolazione mondiale).

Gioca un ruolo importante anche il fattore generazionale: mentre la Gen Z (nati tra il 1997 e il 2008) attribuisce maggiore valore ai brand che coinvolgono celebrità e influencer (43% campione italiano rispetto al 28% mondiale), i Baby Boomers (1946–1964) premiano l’identità storica del brand (71% degli intervistati nel Paese, 56% nel mondo).

Lusso e sostenibilità: un tema sempre più rilevante nelle scelte di acquisto

La sostenibilità supera il prezzo nelle decisioni dei consumatori italiani. Infatti, un terzo degli intervistati la considera determinante nei propri acquisti, con un distacco di 7 punti percentuali dalle considerazioni di natura economica (una quota inferiore alla media globale, che si attesta al 30%).   A trainare questa tendenza sono soprattutto le nuove generazioni, con il 26% della Gen Z e il 36% dei Millennials (1981-1996) che includono la sostenibilità tra i cinque criteri fondamentali nelle scelte di acquisto, in linea con la media globale rispettivamente del 36% e 34%.

Prezzo e qualità: un’equazione da ricalibrare

Sebbene il settore del lusso abbia beneficiato a lungo di una sostanziale flessibilità rispetto alla variazione dei prezzi, la prospettiva dei consumatori sta cambiando. Negli ultimi 12 mesi, a causa del prezzo troppo elevato, quasi 1 consumatore su 3 a livello globale ha rinunciato ad un acquisto pianificato; in Italia la percentuale scende al 23%, segnalando comunque nel prezzo una motivazione rilevante all’abbandono di un acquisto. Una delle possibili risposte a questa dinamica potrebbe essere l’adozione di piani di pagamento flessibili (indicati dal 22% dei consumatori italiani), per evitare che i consumatori si orientino verso prodotti contraffatti, alternative economiche di qualità o rinuncino del tutto all’acquisto.

Il ruolo dell’omnicanalità: come evolve l’esperienza del cliente

Il negozio continua ad essere centrale nel percorso di acquisto dei clienti, scelto dal 73% degli italiani, in linea con il campione globale. Incidono nella decisione di recarsi in un luogo fisico la possibilità di toccare e provare i prodotti prima dell’acquisto (per il 31% degli intervistati), e la personalizzazione del servizio (16%). Le maison non possono comunque ignorare le aspettative digitali in evoluzione dei consumatori del lusso che, specialmente in riferimento ai nativi digitali, utilizzano il canale online (50%), principalmente per comodità (25%) e per la convenienza di prezzi e scontistiche (20%).

Opportunità di crescita: esperienze esclusive e nuovi modelli di business

Una percentuale significativa dei rispondenti italiani (74%) ha dichiarato che sarebbe più propensa a concludere l’acquisto qualora venissero offerte esperienze uniche ed esclusive (83% nel mondo). Un chiaro segnale che il valore percepito non si limita al prodotto, ma si costruisce sempre più attraverso emozioni, esclusività e connessione con il brand. Rispetto ai nuovi modelli di business, oltre un terzo dei consumatori italiani dichiara di aver già acquistato articoli di lusso di seconda mano (il 38% a livello mondiale), mentre il 17% lo fa regolarmente.

Stefano Vittucci, Consumer Products & Retail Sector Leader  EY in Italia


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