
Germania: vietato usare l’etichetta “pelle di mela”
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Continua a leggere...Giugno 2025
Il 3 giugno a Bruxelles un workshop ha chiarito le ragioni dell’industria conciaria
Ieri, 3 giugno, il Parlamento europeo è diventato il palcoscenico globale per l’industria europea della pelle. Un’occasione per trasmettere un messaggio chiaro e scientificamente fondato: la pelle non è un fattore di deforestazione. Ospitato dall’eurodeputato Salvatore De Meo (PPE, Italia) in stretta collaborazione con COTANCE e UNIC, il workshop intitolato “EUDR: La pelle è un fattore di deforestazione? – Portare i fatti al Parlamento europeo” ha riunito oltre 50 soggetti interessati provenienti da tutto il mondo. Tra i partecipanti c’erano rappresentanti diplomatici di Stati Uniti, Argentina, Turchia e Australia, oltre a funzionari degli Stati membri dell’UE (Italia, Polonia), della Commissione europea, membri del Parlamento europeo, organizzazioni internazionali, esperti del settore e rappresentanti di aziende e concerie leader.
L’evento ha segnato un’importante pietra miliare negli sforzi di advocacy dell’industria e ha rafforzato l’importanza di una politica basata su dati concreti nella revisione dell’Allegato I del Regolamento UE sulla deforestazione (EUDR).
Nel corso dell’incontro sono stati presentati i risultati dello studio condotto dalla Scuola Superiore Sant’Anna (Università di Pisa), offrendo una revisione completa della letteratura accademica e dei dati disponibili sul fatto che la pelle contribuisca o meno alla deforestazione. Il workshop è servito anche come valutazione d’impatto mancante sulla pelle, colmando una lacuna critica nella revisione in corso dell’Allegato I dell’EUDR ai sensi dell’articolo 34.
Luca Boltri, vicedirettore dell’Associazione Italiana Conciatori – UNIC, ha dichiarato: “Siamo grati all’eurodeputato italiano Salvatore De Meo (PPE), che ha ascoltato le nostre preoccupazioni e ci ha dato l’opportunità di portare alle istituzioni europee i fatti dell’impatto di un atto legislativo dell’UE che è totalmente scollegato dalla realtà dell’industria della pelle”.
“Sono felice di difendere un settore che è l’orgoglio della moda italiana e che viene ingiustamente stigmatizzato nell’EUDR. Tutti vogliamo frenare la deforestazione, ma non aiuta la credibilità della legislazione europea se questa stabilisce misure che non hanno alcun effetto reale sull’ambiente mentre soffocano la competitività dell’industria europea” – ha dichiarato Salvatore de Meo, eurodeputato (PPE/Italia).
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