La tecnologia sarà il ponte tra ambizione sostenibile e risultati concreti
News brevi
Dicembre 2024
L'International ESG Day rappresenta come ogni anno un appuntamento dedicato alla sensibilizzazione e al confronto sui temi legati ai criteri che guidano le pratiche aziendali sostenibili e responsabili.
Si è tenuto come ogni anno il 30 novembre l’’International ESG Day, una giornata volta a promuovere i principi di sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e governance etica, occasione per riflettere sull’importanza di misurare e migliorare le prestazioni in queste aree, promuovendo il dialogo tra gli stakeholder e favorendo la condivisione di best practice e strumenti utili per sviluppare strategie ESG efficaci. In tale occasione è emerso un dato allarmante: il 47% delle aziende utilizza ancora i “vecchi” fogli di calcolo per la gestione dei dati ESG, una pratica che può generare errori, difficoltà nell’aggregazione delle informazioni e inefficienze operative, compromettendo la conformità normativa e l’efficacia complessiva del processo, nonostante l’83% esprima grande fiducia nelle proprie capacità di reporting sulla sostenibilità. “Costruire un programma ESG credibile richiede dati verificabili, accurati e di alto livello, in grado di soddisfare le esigenze degli stakeholder e degli enti regolatori – – commenta Bruno Natoli, CEO di Mia-FinTech -. Un obiettivo che diventa difficile da realizzare quando la maggior parte dei dati ESG è conservata in sistemi di reportistica disconnessi e separati o addirittura in fogli di calcolo”.
Diventa quindi fondamentale l’uso della tecnologia, che permette di raccogliere, analizzare, riportare e garantire l’accuratezza di dati ESG verificabili. Non a caso, il mercato globale del software ESG si prevede raggiungerà 2,7 miliardi entro il 2032, con un tasso di crescita annuale composto del 14,3% tra il 2024 e il 2032 e un incremento di circa il 222% in 9 anni, secondo un recentissimo report di Global Market Insights. Una crescita guidata principalmente da una pressione sempre maggiore legata, da un lato, all’attenzione di aziende e investitori verso la sostenibilità e, dall’altro, alla conformità normativa, soprattutto in Europa, dove il mercato del software ESG è fortemente influenzato da legislazioni come il Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) e la Direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (CSRD), che obbligano le aziende a implementare pratiche di rendicontazione ESG dettagliate e trasparenti, incentivando la crescita della domanda di soluzioni tecnologiche avanzate.
“I sistemi legacy rendono difficoltoso affrontare queste sfide poiché mancano della flessibilità e della capacità di integrazione necessarie per raccogliere e gestire i dati provenienti da più fonti. Oggi, per superare i silos informativi e facilitare un’efficace comunicazione con gli stakeholder, le aziende necessitano di soluzioni scalabili e rapide che permettano di aggregare i dati sulla sostenibilità in modo centralizzato. Questo approccio non solo migliora l’efficienza operativa, ma garantisce anche una maggiore trasparenza e capacità di rispondere tempestivamente alle esigenze di regolatori e investitori” – conclude Natoli.
«Il Green Deal rischia di essere uno strumento di deindustrializzazione della manifattura europea». Tommaso Foti, ministro italiano per gli Affari europei, non usa mezzi termini all'assemblea di Federchimica.
La federazione europea della concia si unisce ad altri 19 settori per chiedere di fermare l’attuazione dell’EUDR per garantire una rivalutazione della sua fattibilità
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