Addio al nastro in tessuto: al suo posto un sistema leggero, flessibile e integrato nel capo. Frutto della collaborazione con Juki, YKK introduce un nuovo modo di cucire la zip riducendo peso, attrito e impatto ambientale.
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Novembre 2025
Da oltre un secolo la cerniera lampo è rimasta uguale a se stessa: due file di denti, una linguetta e un nastro di tessuto. Poi è arrivata YKK. Con AiryString, l’azienda giapponese che produce metà delle cerniere del mondo ha eliminato il superfluo, togliendo proprio quel nastro che sembrava indispensabile. Il risultato è una cerniera senza nastro, più leggera, sottile e morbida, capace di fondersi nel tessuto invece di sovrapporsi.
La svolta non è estetica, ma ingegneristica. Per compensare la perdita di struttura data dal nastro, YKK ha riprogettato denti, processo produttivo e macchinari, sviluppando con Juki Corp. una macchina da cucire dedicata. Questo sistema consente di fissare direttamente la cerniera al capo, semplificando la produzione e migliorando la resa finale.
Rispetto a una cerniera Vislon® No.5, AiryString è più leggera, ha minore attrito e offre uno scorrimento più fluido. I test condotti su sette diversi tessuti mostrano una maggiore morbidezza e una sensazione tattile più uniforme. Nei capi tecnici o sportivi, come quelli di Descente Japan o The North Face, la differenza si traduce in un comfort dinamico.
Sul piano produttivo, la riduzione di materiali e passaggi di cucitura comporta minore consumo di fibre, coloranti e acqua, con un impatto ambientale inferiore. Una cerniera invisibile, ma tangibile nel risultato: più leggera, più flessibile, più coerente con l’evoluzione dei materiali contemporanei. E soprattutto, coerente con il motto YKK: Small parts. Big difference.
Una tecnologia che combina 3D printing, termoformatura e iniezione sta rivoluzionando la produzione calzaturiera, offrendo flessibilità, sostenibilità e costi ridotti grazie a un approccio innovativo.
Il produttore portoghese, nell'ambito del Programma FAIST, sta trasformando materiali di rifiuto – EVA, residui di conceria e nitrile – in componenti funzionali ad alte prestazioni, ridefinendo gli standard dell'economia circolare nel settore.
L'azienda coordina l'Agenda FAIST, un programma che sta trasformando il settore calzaturiero lusitano attraverso automazione intelligente, materiali sostenibili e digitalizzazione integrata.