Arsutoria Studio

L’intelligenza artificiale come nuova frontiera del settore calzaturiero: il Congresso UITIC 2025 disegna il futuro della manifattura mondiale

“AI, sustainability and competitiveness: shaping the future of footwear.” È stato questo il filo rosso che ha guidato la ventiduesima edizione del Congresso UITIC (International Union of Shoe Industry Technicians), ospitata a Shanghai nel 2025. Una città simbolo della trasformazione industriale, scelta non a caso per affrontare i grandi temi che stanno rivoluzionando il mondo delle calzature: intelligenza artificiale, sostenibilità, materiali innovativi e nuovi modelli di produzione.

L’evento, tra i più prestigiosi a livello mondiale per la tecnologia  calzaturiera, ha raccolto 350 partecipanti registrati provenienti da 17 Paesi, coinvolgendo aziende, università e centri di ricerca. Un’agenda intensa e articolata: due giornate di visite industriali a realtà come Shanghai Shima Technology Group, Zhejiang Huafon New Materials, Do-Win e Saina Co., seguite da due giorni di conferenze e workshop.

A scandire il ritmo del congresso, due keynote speech — uno a cura di Footwearology, l’altro di Li Ning —, 16 presentazioni tecniche, un panel con sei relatori internazionali, e ben 24 interventi nell’Innovation Showcase. Ma più dei numeri, a colpire è stata la profondità dei temi trattati: una vera immersione nel presente e futuro dell’industria calzaturiera.


L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE COME SISTEMA NERVOSO DEL SETTORE

La parola “AI” ha dominato ogni discussione. Nelle sessioni dedicate a smart manufacturing e AI empowered manufacturing, si è parlato di piattaforme di produzione intelligente, sistemi di controllo qualità basati sulla voce e sull’apprendimento automatico, e di robotizzazione evoluta che non sostituisce ma potenzia il lavoro umano.

Un concetto chiave emerso: l’intelligenza artificiale come sistema nervoso dell’impresa, capace di coordinare flussi, decisioni e processi. Ma — come ha ricordato uno dei relatori — “serve sempre l’uomo nel loop”. Le regole d’oro, sintetizzate come “guardrail, targa e patente di guida”, sono chiare: l’AI deve essere guidata, regolata e compresa per produrre valore reale.

 

MATERIALI, DURABILITÀ E UNA SECONDA VITA PER LA PELLE

Non meno centrale è stata la sessione su materiali e innovazioni di prodotto. L’attenzione si è concentrata su materiali sostenibili, riciclati e intelligenti, con una riflessione sulla durabilità come nuovo paradigma ecologico. Il tema del “second life for leather wastes” ha ispirato numerose aziende: trasformare gli scarti in risorse non è solo un imperativo ambientale, ma anche una leva competitiva.
Un dibattito particolarmente acceso ha riguardato la vera natura della “eco-leather”, troppo spesso usata come etichetta di marketing. Il congresso ha ribadito l’urgenza di definire criteri tecnici chiari, capaci di distinguere materiali realmente sostenibili da soluzioni solo apparenti.


 

SOSTENIBILITÀ E COMPETITIVITÀ: IL NUOVO BINOMIO INDUSTRIALE

Le discussioni sul tema “Technology innovation for sustainability” hanno mostrato come l’innovazione green non sia più un’opzione, ma una condizione per la sopravvivenza competitiva. Aziende e ricercatori hanno condiviso progetti su tracciabilità delle calzature, strategie di disassemblaggio e recupero dei componenti, nonché modelli di produzione circolare applicabili su larga scala.

La sostenibilità, è stato ribadito, non è un tema di comunicazione, ma di ingegneria ed è un modello di business. E l’AI, ancora una volta, è lo strumento che permette di renderla misurabile e scalabile.

 

STORIE DI TRASFORMAZIONE: QUANDO L’INNOVAZIONE DIVENTA QUOTIDIANA

La sessione dedicata alle “successful industrial stories” ha mostrato casi concreti di trasformazione digitale nel footwear: dall’uso della skill intelligence, fino alle applicazioni di AI per il design sostenibile.

Le aziende più avanzate stanno già operando in un “innovation ecosystem”, dove competenze accademiche, ricerca e industria si contaminano continuamente. È un nuovo modello di filiera, più aperto, collaborativo e orientato alla sperimentazione.

 

IL POTERE DELL’AI

Il congresso si è chiuso con un panel di confronto sul potere dell’AI, in cui ricercatori, fornitori di materiali e tecnologie, e innovatori di settore hanno offerto prospettive complementari. Tutti concordi su un punto: l’intelligenza artificiale sta già trasformando prodotti, processi e modelli di business, e il settore calzaturiero — spesso percepito come tradizionalista — sta diventando un banco di prova ideale per la transizione industriale globale.

 

Sergio Dulio, Presidente UITIC

LA NUOVA ERA UITIC

Durante l’assemblea generale, UITIC ha inoltre annunciato una nuova fase della propria storia: approvato un nuovo statuto per adeguarsi ai tempi, confermati i membri del Comitato Esecutivo e accolto Paul Guillaume come nuovo rappresentante. Dal 2026 verranno reintrodotte le quote associative e sarà lanciato un nuovo sito web con più servizi, oltre alla nascita della UITIC Journal of Footwear Technology, dedicato alla ricerca e all’innovazione tecnica.
La prossima edizione del congresso è fissata per il 2027, in una località ancora da definire, ma con un messaggio già chiaro: l’industria calzaturiera mondiale è entrata nell’era dell’intelligenza aumentata.


Il Congresso UITIC 2025 non è stato solo un evento tecnico, ma una dichiarazione di visione: l’AI non sostituisce l’uomo, ma ne amplifica la creatività e l’efficienza; la sostenibilità non è un vincolo, ma una sfida competitiva; l’innovazione non è una promessa, ma un percorso già in atto.

Per Sergio Dulio, Presidente UITIC, il mondo sta cambiando radicalmente e l’industria calzaturiera sta affrontando delle sfide, “ma queste sfide possono essere risolte attraverso una stretta collaborazione. Lo sviluppo dell’industria calzaturiera deve essere lungimirante e sempre aperto alle nuove tecnologie. Il mondo sta entrando nell’era dell’intelligenza artificiale, che non solo cambierà la tecnologia calzaturiera, ma cambierà anche tutti gli aspetti della vita. Pertanto, è necessario avere un atteggiamento aperto e valutare correttamente l’impatto dell’intelligenza artificiale sulle fabbriche.”

Amato Daniele: Pagine di un diario nomade

“Ricordi – Pagine di un diario nomade” è la nuova collezione firmata dallo stilista milanese, settima generazione della famiglia e della maison di pelletteria di alta gamma Leu Locati: non tesori da collezionare, ma impressioni di viaggio che si depositano come pagine di un diario immaginario.

Il percorso si apre con Spinosa, dove il camoscio sabbia e un inedito camoscio verde cactus si prestano a raccontare la forza delle terre aride. Il viaggio prosegue tra paglie naturali che si accendono con il ricamo TuttiFrutti: un’esplosione di colori solari, con frutti esotici ricamati e arricchiti da perline vivaci.

Le atmosfere si fanno poi più intense con il camoscio turcasso e la paglia intrecciata in testa di moro, che delineano un capitolo tribale e materico. Qui l’iconica clutch Queen Mid si arricchisce di maschere intrecciate in lurex e perline di legno, dando vita a Zamani, un’evocazione a rituali e segni ancestrali.

Il racconto si addolcisce con i toni del rosa: i fiori di pesco e i piccoli passerotti ricamati si posano su camoscio e lino, dando vita a Sakura, un motivo delicato che richiama atmosfere orientali.

Un’altra pagina importante del diario è dedicata al ricamo Monkey, palme animate dalla presenza di una scimmietta e arricchite dal dettaglio tridimensionale delle noci di cocco realizzate in legno o perle. Le icone della maison si aprono a nuove sperimentazioni: la Queen Crochet accoglie ricami tridimensionali come gli English Flowers o l’Abyssum marino, dove conchiglie e cavallucci emergono in rilievo. Una novità assoluta è il Raviolo Crochet, completamente intrecciato a mano e declinato in tutte le colorazioni della stagione.

A completare la collezione, una capsule di collane in ottone placcato oro reinterpreta le catene gioiello della maison trasformandole in girocollo dal carattere scultoreo.


Murphy&Nye e Vibram: tra heritage nautico e high-tech

OPTIMIST è la sneaker che prende ispirazione dall’universo nautico. La sua estetica pulita e contemporanea nasconde un’anima tecnica e funzionale. La tomaia combina suede premium e Ripstop tecnico, materiali scelti per offrire morbidezza e protezione, senza rinunciare a leggerezza e resistenza anche nelle condizioni più dinamiche. Il laccio elastico con stopper rende la calzata semplice e pratica, mentre gli occhielli in finitura silver regalano un tocco distintivo e marinaro. A completare la calzatura, la suola in gomma Vibram ad alta aderenza, che garantisce performance e sicurezza su ogni superficie.

DECK è, invece, la nuova interpretazione di un’icona intramontabile, il classico modello da barca, che unisce l’eleganza del mondo nautico a un’anima moderna, tecnica e funzionale. Ispirata al deck, il ponte di coperta delle imbarcazioni, la calzatura è caratterizzata da una tomaia sofisticata che fonde suede premium e Ripstop tecnico: un incontro tra morbidezza e resistenza, tra tradizione artigianale e tecnologia. I doppi lacci richiamano le cime d’ormeggio, mentre gli occhielli in finitura silver aggiungono un tocco di brillantezza contemporanea. La suola in gomma Vibram, progettata in esclusiva per garantire grip e aderenza su ogni superficie, anche la più insidiosa,  fa la differenza.

DECK
OPTIMIST
OPTIMIST


Alla Milano Fashion Week PREMIATA svela la nuova PE 2026

Il marchio calzaturiero fondato nel 1885 nelle Marche e che ha saputo coniugare l’artigianalità tradizionale del “fatto a mano” con l’uso delle tecnologie più avanzate, mantenendo intatta la qualità eccellente del Made in Italy, ha presentato alla Settimana della Moda milanese la sua nuova collezione per la prossima estate. La SS26 porta in scena un dialogo costante tra continuità e novità, dove forme classiche si intrecciano con accenti sportivi in grado di reinterpretare i codici dello stile. La collezione sperimenta e osa, introducendo modelli che coniugano materiali pregiati, dettaagli preziosi e contrasti cromatici, pensati per accompagnare con naturalezza sia la quotidianità, sia le occasioni più sofisticate.

Tra le proposte spiccano slingback rese contemporanee da texture esotiche, sabot gioiello arricchiti da nuove sfumature cromatiche e modelli femminili che esaltano la stagione con colori vivaci e accenti decisi. Una proposta speciale che arricchisce la collezione è in particolare un sandalo da donna costruito sul fondo di un mocassino con tacco, ripreso dagli archivi della SS 2003 e reinterpretato con uno sguardo attuale.


Miurakami: sensazione di bellezza comoda

Le calzature Miurakami nascono da un’ossessione creativa: creare la scarpa che indossi e non senti, ma che non vorrai più togliere. La mission del brand è di creare una ‘sensazione di bellezza comoda’, attraverso l’impiego di materiali di alta qualità che si adattano come seconda pelle, di cuciture pensate per non farsi sentire, di linee che sposano il piede come se fossero nate con lui. Come un guanto.

Anche il concetto di scarpa di lusso cambia: non più qualcosa da esibire, ma piuttosto da sentire. Per chi cerca la perfezione silenziosa. Per chi sa riconoscere ciò che non ha bisogno di gridare per farsi notare. È per chi cerca l’equilibrio tra l’essenziale orientale e l’eccesso dell’Occidente.  “Miurakami disegna la sensazione di camminare nella comodità senza peso, con la certezza di appartenere a qualcosa che va oltre la moda.”


Acquasparta torna a sostenere la grande boxe italiana

La “noble art” della boxe incontra l’eccellenza artigianale del Made in Italy nella collaborazione tra Acquasparta e Danger Promotion, per sostenere la grande boxe italiana e accompagnare il ritorno di un titolo mondiale a Milano entro il 2026. Una sinergia che unisce due mondi apparentemente distanti, ma legati dagli stessi valori: dedizione, precisione e passione. Valori che da sempre guidano Acquasparta nella creazione delle sue calzature, frutto di un processo rigorosamente artigianale e interamente Made in Italy.

L’appuntamento con la grande boxe è stato il 3 ottobre al Centro Pavesi di Milano, quando Alessio Lorusso si è ripreso il titolo internazionale aggiudicandosi il titolo IBO Continental, penultimo step prima del titolo mondiale. Nello stesso evento si è svolto l’attesissimo match tra Negroni e Aceto, vinto dal primo per KO alla prima ripresa, conquistando il titolo WPBF Mediterraneo.


 Dr. Martens: l’evoluzione della suola Zebzag

The Art Of Comfort è la filosofia che accompagna le nuove collezioni Zebzag – Laceless e Rigger – e che sottolinea come il comfort non sia solo una questione di morbidezza e necessità, ma un modo di vivere quotidianamente con stile e personalità.

Il primo, laceless, è lo stivale senza lacci Zebzag. Ispirato al boot 1460 , che ha segnato la storia di Dr. Martens, con alcune modifiche nel design per creare una silhouette molto morbida. Come suggerisce il nome, lo stivale Zebzag laceless è un prodotto facile da indossare mantenendo l’estetica di una scarpa stringata. Lo stivale è avvolto in pelle morbida Wyoming per un look che sembra vissuto anche appena indossato. A sugellare l’iconicita’ di Dr. Martens ci pensa il passante posteriore con logo del brand in nero e giallo.

Lo stivale Zebzag Rigger ha invece una calzata leggermente più bassa che arriva all’altezza della caviglia. Ispirato alle silhouette industriali, ripensato per aderire ad un’idea di comfort ancora più morbido per sentirsi a casa. Anche in questo caso la calzata è senza lacci, lo stivale è dotato di doppie linguette e contrassegnato da impunture sulla tomaia. Lo stivale Rigger è disponibile in pelle morbida Wyoming nera o in nabuk fresato resistente all’acqua.


BBACK presenta il nuovo modello di Balancing shoes BB0524

Nato dalla visione di Shalf Group, start up fondata da Franco Salvatelli, il brand porta avanti valori di Positività, Naturalezza, Movimento ed Evoluzione Pura. Valori incarnati anche dal nuovo modello Balancing shoes BB0524, presentato durante la Settimana della Moda a Milano con una cocktail experience animata dall’ambassador di campagna Bruno Vanzan, che ha intrattenuto gli ospiti con i suoi flair e drink personalizzati, oltre a raccontare la sua esperienza diretta con la sneaker, frutto della collabo tra BBACK e la sua accademia di mixology.

Il nuovo modello BB0524 spinge ancora oltre i confini dell’innovazione BBACK integrando caratteristiche estetiche e tecnologiche come la suola Critical Balance® dal grande ritorno elastico, la tomaia in Ripstop Fabric leggera e resistente e il nuovo Heel Shank. Il design è minimalista ma di forte impatto, con tratti distintivi che ne sottolineano l’identità come il graffio (“Grit”) sulla suola, icona visiva del brand, e il colore verde fluo, firma della tecnologia ProDynamic®.

Bruno Vanzan


Ambitious amplia la crescita internazionale con la nuova linea femminile

“L’arrivo della collezione femminile ci permette di espandere ancora di più la nostra offerta nel settore, incarnando al massimo lo stile iconico di Ambitious ”, afferma Pedro Lopes, Brand Manager di Ambitious “Beyond è la nostra visione di un’estate fatta di leggerezza, movimento e carattere. Uniamo riferimenti nostalgici a soluzioni tecniche contemporanee per creare modelli versatili, pensati per la vita quotidiana di oggi senza rinunciare all’eleganza”.

La nuova collezione Beyond consolida l’espansione della linea femminile con uno styling dedicato che spazia dai loafer minimalisti a sneaker performanti – come i modelli dotati di suola Michelin® , preservando la firma e il design del brand. Il comfort è garantito dai componenti realizzati in EVA e dettagli e rifiniture tecniche che garantiscono stabilità e flessibilità nel tempo, mentre i materiali premium, attentamente selezionati di pelli certificate, tessuti ad alte prestazioni e finiture artigianali, esprimono l’alto standard qualitativo di Ambitious.

Tutto pronto per una grande A+A 2025

Mancano pochi giorni alla A+A 2025, il più grande e importante appuntamento fieristico al mondo per quanto riguarda la sicurezza, la protezione e la salute sul lavoro che si aprirà a Düsseldorf, in Germania, martedì 4 novembre per concludersi venerdì 7. Imponenti le dimensioni: quest’anno la fiera biennale tedesca si annuncia la più grande di sempre con un numero di espositori, provenienti da 69 Paesi diversi, superiore a 2.200 ed una superficie di circa 87mila metri quadri.

“Il focus principale della fiera sarà l’innovazione – spiegano gli organizzatori – saranno presentati prodotti, soluzioni e tecnologie mirati a promuovere la salute, la sicurezza e l’efficienza nel mondo del lavoro”.  In mostra si potrà trovare tutto ciò che serve a garantire la protezione dei lavoratori alleggerendone la fatica, dai DPI più comuni come caschi e guanti fino agli avveniristici esoscheletri per sostenere la schiena. Il settore della calzatura sarà come sempre molto ben rappresentato (circa 340 espositori) grazie alla partecipazione dei maggiori brand internazionali che approfittano di questo appuntamento per lanciare sul mercato le ultime novità di prodotto. In questo comparto spicca la presenza italiana che a questa edizione può contare su 138 espositori articolati su un’area di settemila metri quadri. Al fianco dei produttori di calzature, distribuiti principalmente nei padiglioni 9, 11, 13 e 14 saranno presenti i maggiori fornitori di materiali, suole, componenti e tecnologia per la fabbricazione di scarpe di sicurezza (pad. 16 e 17).

Dal punto di vista logistico la fiera tedesca conferma il felice layout sperimentato due anni fa che ha visto la segmentazione dell’offerta articolata per raggruppamenti merceologici nei tredici padiglioni utilizzati. Il padiglione 7 ospiterà il Trend forum e la sezione dedicata alle start up del settore, giovani e dinamiche aziende con una forte vocazione all’innovazione, che avranno l’occasione di presentarsi al mercato. Al padiglione 15 si svolgeranno invece quattro sfilate quotidiane che accenderanno i riflettori sull’innovazione nel design dei DPI e in generale sulla moda dell’abbigliamento da lavoro e di sicurezza.

Tra gli eventi collaterali di A+A, va ricordato Il Congresso internazionale che come sempre si svolge parallelamente alla fiera. Organizzato da Basi, l’Associazione federale tedesca per la sicurezza e la salute sul lavoro, il congresso promette un format rinfrescato per affrontare i temi della digitalizzazione e della sostenibilità (gli stessi argomenti chiave della fiera). Tra questi, le strategie di prevenzione come la “Vision Zero”, iniziativa globale mirata alla riduzione degli incidenti sul lavoro. In questa occasione vengono anche presentati e discussi i risultati della scienza del lavoro derivanti dalla ricerca orientata all’applicazione.