Arsutoria Studio

Le fiere della moda e dell’accessorio di nuovo unite

Un’eredità che cresce, stagione dopo stagione: si rinnova il patto tra le manifestazioni della moda Lineapelle, MICAM Milano, Milano Fashion&Jewels, MIPEL, The One Milano e Simac Tanning Tech che a settembre aprono la stagione fieristica a Fiera Milano.

La concomitanza degli eventi sottolinea ancora una volta l’impegno nel fare sistema, dimostrando l’importanza fondamentale di unire filiere che condividono storia e valori.

Il comparto della moda è un pilastro fondamentale non solo per l’economia italiana, ma anche per quella globale, rappresentando un settore di eccellenza che attrae buyer da tutto il mondo. Con 2.090 brand totali, di cui il 47% provenienti dall’estero e da oltre 60 Paesi, le manifestazioni fieristiche dimostrano la capacità di innovare e influenzare le tendenze internazionali.

 

 

MICAM Milano – calzature

“Abbiamo un sentiment positivo rispetto alla fiera”, dichiara Giovanna Ceolini, Presidente di MICAM. “L’attuale situazione del mercato ha costretto molte aziende a cercare nuovi clienti. Molti di loro hanno scelto Micam per tornare ad affacciarsi sul mercato. Anche i buyer non possono fermarsi perché i clienti chiedono magari meno quantità, ma sicuramente novità. Perciò ci aspettiamo che la fiera possa andare bene. Da parte nostra abbiamo fatto di tutto per favorire un’esperienza di visita piacevole e interessante aggiungendo alle già note aree informative di Micam X e Micam Academy, anche la Taste Arena. Tornano, fra l’altro, anche le sfilate e molto spazio sarà dato ai designer emergenti.

Ovviamente le difficoltà sono tante e permane lo stupore di fronte alla frenata del lusso che nessuno si sarebbe mai aspettato. Bisogna analizzare bene il momento storico e capire che i cambiamenti in atto sono strutturali, che il consumatore è cambiato e nei suoi desideri non c’è più l’armadio pieno di abiti e accessori moda. Dobbiamo prenderne atto e, come aziende, strutturarci di conseguenza”.

 

MIPEL – borse e pelletteria

Tutto il mondo della moda vive un momento complicato che risente della tempesta perfetta che ha investito il panorama macroeconomico: fenomeni inflattivi e ripercussioni sul credito, aumento dei costi dei trasporti e delle materie prime, guerre che hanno bloccato due mercati importanti per il settore, la frenata dei consumi anche per il lusso. Questo l’inquadramento fornito da Claudia Sequi, Presidente di MIPEL. “Se il 2023 ha chiuso in sostanziale pareggio rispetto al 2022, il 2024 mostra dati molto negativi. Il sentiment non è positivo e una possibile ripresa si spera avvenga nel 2025. Oltre a chiedere alle istituzioni di sostenere una filiera importante come la nostra, è anche essenziale che ci si attivi per cambiamenti strutturali a livello di piano industriale a 5 anni così da favorire il ventilato reshoring di cui tanto si parla. Per essere un Paese appetibile bisogna lavorare sul cuneo fiscale, sulla flessibilità del lavoro e sul carico fiscale per le aziende. Nonostante queste grandi difficoltà, in fiera si potranno ammirare le nuove ed innovative collezioni di oltre 200 brand, sempre propositivi”.

 

 

LINEAPELLE – pelli, accessori, componenti e materiali

Per Fulvia Bacchi, Direttrice di Lineapelle, “il settore attraversa decisamente una fase di depressione”. Quello che preoccupa è che non si intravedono a breve significativi cambi di direzione. “Lineapelle, a livello di espositori e di preregistrazioni, riscontra sempre molto interesse poiché il settore ne riconosce le caratteristiche di luogo ideale per la ricerca e l’innovazione. A livello di business non si possono avere molte aspettative perché stiamo assistendo a un cambio strutturale del mercato che non è dovuto solo alla situazione geo-politica. Nel prossimo futuro ci aspettiamo molte più aggregazioni e collaborazioni fra aziende. Purtroppo, ci aspettiamo anche una inevitabile selezione. Anche il Governo Italiano non potrà arginare più di tanto il cambiamento epocale che ha coinvolto in primo luogo i consumatori”.

 

SIMAC TANNING TECH – macchine e tecnologie

“Nonostante il momento di mercato sia molto complesso per tutta la filiera, nutriamo grandi aspettative per la nostra fiera perché proprio investire nelle nuove tecnologie potrebbe significare un’inversione di tendenza del mercato”, sottolinea MariaVittoria Brustia, Presidente di SIMAC TANNING TECH.

“Anche perché l’innovazione proposta dagli espositori va nella direzione dei temi caldi del mercato: sostenibilità, tracciabilità, intelligenza artificiale e automazione.

L’evento sarà anche caratterizzato da alcune note di colore, visti i festeggiamenti per i 50 anni della manifestazione. Abbiamo organizzato un’area lounge dove si potrà ripercorrere la storia di SIMAC attraverso foto e tecnologie da toccare con mano, fino ad arrivare a interessanti novità presentate per la prima volta.

Con circa 15 mila metri quadri di spazi espositivi coperti e 320 espositori, di cui il 26% provenienti dall’estero (Portogallo, Spagna, Turchia, Cina e Germania i principali paesi rappresentati), la fiera si conferma il punto di riferimento di livello internazionale per la tecnologia”.

VIDEO: Analisi tendenze sfilate uomo P/E 2025

Gli uomini di questa stagione preferiscono texture sobrie e confortevoli, forme lineari e guardaroba intelligenti, con pochi pezzi essenziali. Monocromatismo e tonalità neutre arricchite da quadretti e righe. Scompaiono loghi e monogrammi. La tendenza Riviera, con il suo chic retrò, è in primo piano. Per quanto riguarda i materiali vincono la rafia, la paglia, il vimini e il rattan per un gusto dal sapore artigianale grazie a sapienti giochi di intrecci. Trend che si ritrovano nelle proposte Dior, Louis Vuitton, Dolce & Gabbana, Emporio Armani, Prada e Gucci. Focus su Sandali, Stringate e Mocassini.

La nostra Trend Analyst Mariacristina Rossi ci guida alla scoperta delle principali tendenze viste sulle passerelle:

Al via oggi ACLE Shanghai

Si è aperta oggi a Shanghai “ACLE 2024” alla presenza di oltre mille espositori di cui 212 stranieri raggruppati in 16 collettive nazionali e regionali. Come sempre molto significativa alla fiera della pelle cinese la presenza del settore chimico conciario con la partecipazione delle multinazionali e dei maggiori produttori di ausiliari chimici. Tra le concerie, buona la presenza di aziende da Brasile, Pakistan Usa e Australia. Degna di nota anche l’area della tecnologia conciaria coordinata da ASSOMAC dove espongono i principali produttori di macchine per conceria italiani.
Tra gli eventi ufficiali più significativi del primo giorno, senz’altro il 2° International Tanning Industry Executive Summit intitolato “Global Vision, Grasp the Future” che ha dato voce ai principali paesi produttori di pelle del mondo e si è concluso con la firma di un importante memorandum d’intesa tra la Pakistan Tanners Association e la China Leather Industry Association (CLIA).

Il momento della firma del memorandum d’intesa tra la Pakistan Tanners Association e la China Leather Industry Association (CLIA)

OEKO-TEX®: costruire la trasparenza sulla base di una scienza empirica

OEKO-TEX® si concentra sulla trasparenza e sulla tracciabilità e sulla stretta collaborazione con 17 Istituti di ricerca e di analisi e con i produttori di pelle per sviluppare prodotti in pelle di alta qualità in tutte le fasi della catena del valore.

L’associazione internazionale adotta misure per promuovere la conoscenza scientifica e l’innovazione all’interno dell’industria della pelle e del tessile. In questo caso, un approccio modulare si è rivelato vincente per consentire a marchi e produttori una maggiore sostenibilità.

Il marchio OEKO-TEX® MADE IN GREEN illustra proprio questo concetto: l’etichetta di prodotto tracciabile per tutti i tipi di prodotti in pelle implica l’OEKO-TEX® LEATHER STANDARD per la sicurezza del prodotto, così come la certificazione OEKO-TEX® STeP, che promuove condizioni di lavoro sicure e socialmente responsabili.

OEKO-TEX®  dà appuntamento dal 17 al 19 settembre 2024 a Lineapelle (Padiglione 24 Stand N03) per conoscere il sistema modulare completo OEKO-TEX® , inclusi gli standard che promuovono una chimica più verde e la ‘due diligence’.

Da Bramac: BRAMARK e BB224

Bramark è stata progettata specificamente per l’uso di inchiostri fluorescenti, rispondendo alle esigenze sempre crescenti di precisione e produttività nella produzione calzaturiera. Tra le sue caratteristiche troviamo un’area di lavoro più spaziosa, che permette di lavorare su superfici più ampie, migliorando l’efficienza operativa e produttiva; doppio asse di stampa, che consente di aumentare la produttività mantenendo elevati standard di precisione; maggiore velocità di lavorazione per un processo di segnatura più rapido e produttivo, senza compromettere la qualità dei risultati. Bramark offre quindi una soluzione avanzata per la segnatura delle tomaie, garantendo segni accurati e una maggiore visibilità in fase di orlatura, grazie agli inchiostri fluorescenti, aumentando la precisione e la produttività. Bramark va così ad affiancare il modello X-Draw a completamento dell’offerta per l’automatizzazione della segnatura di linee guida precise in fase di orlatura.

L’Innovazione di Bramac e CMCI per il settore della calzatura Antinfortunistica si chiama invece BB224, risultato di una riorganizzazione delle componenti meccaniche volto a garantire un miglioramento e un rafforzamento di ciascuna parte. Questa innovazione permette di cucire sottopiedi in KEVLAR anche oltre i 5 mm di spessore, una caratteristica essenziale per la produzione di calzature antinfortunistiche performanti. Il modello BB224 non solo migliora le prestazioni rispetto ai modelli precedenti, ma introduce anche una serie di funzionalità pensate per rendere il lavoro degli operatori più semplice ed efficiente, migliorando l’ergonomia e la visibilità durante la cucitura e semplificando le varie fasi di registrazione eseguite dall’operatore durante le fasi di cucitura. Il design robusto e l’uso di materiali di alta qualità garantiscono che la macchina possa sopportare l’uso intensivo tipico delle linee di produzione di calzature antinfortunistiche.


Per IPR innovazione e sostenibilità nei materiali per calzature sono cruciali

Nel settore calzaturiero, l’adozione di materiali innovativi come TPU, PU e materiali riciclati sta rivoluzionando il mercato. Questi materiali non solo migliorano la qualità delle calzature, garantendo durabilità, flessibilità e leggerezza, ma promuovono anche una sostenibilità ambientale. IPR si distingue per l’uso di queste tecnologie avanzate, che consentono una produzione più efficiente e personalizzata, contribuendo in modo significativo alla riduzione dell’impatto ambientale.

Tecnologie e materiali innovativi come il TPU (poliuretano termoplastico) offrono un’ottima resistenza all’usura e alla deformazione e risultano ideali per suole e altri componenti critici. Il PU (poliuretano) è noto per la sua leggerezza e resistenza, così viene utilizzato per creare scarpe confortevoli e durature. Inoltre, l’utilizzo di materiali riciclati, provenienti da rifiuti industriali o post-consumo, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale complessivo del ciclo di produzione delle calzature.

La sostenibilità non è solo una necessità ambientale, ma anche un vantaggio competitivo. IPR S.p.A. lo sa e investe in materiali sostenibili e processi di produzione ecologici che rispondono alle crescenti aspettative dei consumatori e contribuiscono ad elevare il valore di un brand.

La modellazione 3D super realistica secondo Covision Media

Franz Tschimben, CEO e Co-fondatore di Covision Media

Covision Media è un’azienda tecnologica spin-off della rete Covision Lab, centro di ricerca in ambito di intelligenza artificiale applicata alle immagini, fondato nel 2019. “L’ambizione è quella di portare innovazione tecnologica sul nostro territorio, in Alto Adige (Italia), ma anche di diventare leader a livello internazionale in alcune nicchie specifiche”, spiega Franz Tschimben, CEO e Co-fondatore della società. Covision Media riunisce specialisti di computer vision e machine learning con l’intento di fondere l’Intelligenza Artificiale con la tecnologia di scansione 3D per creare gemelli digitali 3D precisi a partire da oggetti del mondo reale. Come mai avete scelto la nicchia della modellazione 3D?“È un ambito in cui, negli ultimi 15 anni, non si è assistito a particolari avanzamenti tecnologici. Certo, il crescere delle potenzialità computazionali dei computer ha permesso di migliorare le performance visive, ma non c’è mai stato un avanzamento importante dal punto di vista della generazione di massa del modello 3D di altissima qualità. Noi ci siamo concentrati proprio su questo aspetto”. 

Chi sono i vostri interlocutori?

“Gli scanner 3D di Covision Media sono progettati specificamente per le aziende che, per i loro prodotti, cercano asset 3D di livello reale, completamente automatizzati e scalabili”.

 

I momenti di crisi continuano ad avvicendarsi negli ultimi 10 anni. C’è effettivamente mercato per questo tipo di innovazione?

“Oggi la richiesta di una modellazione 3D di qualità per prodotti di livello medio-alto è molto ampia. Il terreno è fertile. Sono diversi i fattori positivi che nutrono il successo crescente di tali tecnologie.

Il primo è aver raggiunto tempi di lavorazione e di realizzazione di un modello 3D accettabili per il mondo industriale.

Il secondo è la possibilità quasi immediata di caricare un modello 3D su uno smartphone, scenario impensabile fino a 3 o 4 anni fa.

Si aggiunga che la pandemia ha portato molte aziende a sentire l’esigenza di disporre di modelli 3D dei prodotti.

Un ulteriore dato positivo è rappresentato dall’interesse manifestato dal mondo della produzione che si è reso conto dei vantaggi offerti dalla modellazione 3D e da una prototipazione virtuale che abbatte i costi e velocizza i processi.

Se fino a pochi anni fa noi lavoravamo esclusivamente con i dipartimenti e-commerce e marketing, oggi abbiamo sempre più a che fare anche con i team di design”.

Scanned and produced by NUREG for adidas
Scanned and produced by NUREG for adidas
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Scanned and produced by NUREG for adidas
Scanned and produced by NUREG for adidas
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A cosa serve la scansione di un prodotto e un modello 3D?

“I clienti le usano per alcuni scopi principali. Vengono:

–       incorporate in un player web per consentire ai clienti di ingrandire, ridurre e ruotare i beni;

–       utilizzate per la realtà aumentata, come le applicazioni di prova virtuale (cosidetto “Virtual Try On”);

–       utilizzate per ricavare le tradizionali foto di prodotto 2D dei prodotti dai modelli 3D;

–       utilizzate per ricavare brevi video da risorse 3D;

–       incorporate in ambienti virtuali e foto e video 2D contestuali;

–       diventano parte di esperienze di Realtà Virtuale o di Realtà Mista su piattaforme come Vision Pro di Apple o Quest 3 di Meta.

 Quali aziende stanno già puntando su questa tecnologia?“Posso citare alcuni dei nostri clienti, come Adidas e NUREG, il gruppo Inditex con i marchi ZARA, Massimo Dutti, Bershka, e ancora Gore-Tex, La Sportiva, DMT, Dr. Martens e Salomon. Dopo essere partiti dal mondo calzature, che ci sembrava il più promettente, abbiamo espanso gli orizzonti e, oggi, lavoriamo anche con il mondo del gaming o con realtà come Meta Reality Labs”. 

Qual è lo stato dell’arte della modellazione 3D?

“Oggi un modello 3D può essere realizzato ‘a mano’ da un dipartimento CGI attraverso la generazione di un modello CAD utilizzato anche per la realizzazione di immagini e filmati attraverso un investimento ingente in post-produzione, senza però che si raggiunga un livello altissimo di qualità. In particolare, non risulta accettabile la “relightability” ovvero la possibilità di inserire il modello 3D in qualunque contesto virtuale (come per esempio un studio fotografico digitale) assicurando un’interazione naturale con le luci scelte in questo contesto virtuale.

L’altra possibilità è quella della scansione di un oggetto reale tramite apparecchi di fotogrammetria che scattano tante immagini in condizioni di luce neutra e costante e poi le assemblano. Anche in questo caso è necessario applicare molta post-produzione per ottenere una resa di buon livello”.

 

Voi avete trovato una terza via?

“La nostra soluzione misura in modo matematico e scientifico i riflessi della luce sull’oggetto. È l’innovazione più importante che abbiamo sviluppato: riuscire a separare la luce dall’oggetto che viene scansionato. A differenza di altri scanner che si basano solo sulla fotogrammetria, lo scanner Covision impiega una tecnologia avanzata di visione computerizzata e apprendimento automatico in grado di garantire asset 3D riaccendibili con qualità fotorealistica, interazione naturale con le sorgenti luminose virtuali, adattabilità a vari ambienti virtuali e versatilità per foto e video di prodotti di e-commerce.

Abbiamo realizzato 2 prodotti – il DTwin 1 e il DTwin 2 – rispettivamente dedicati alla scansione di oggetti rigidi e deformabili, come borse e abiti”. 

 

Come funziona esattamente un vostro scanner?

“Gli oggetti vengono posizionati staticamente grazie a supporti ‘invisibili’ che garantiscono scansioni 3D accurate e di qualità reale. Lo scanner – dotato di un sistema multi-camera, proiettori e punti luce – acquisisce scansioni sferiche quasi complete in un solo scatto. Con il D-Twin 1, la scansione di un singolo oggetto richiede meno di 12 minuti. Mentre con il D-Twin 2 sono necessari 10 minuti.

Fra i vantaggi del nostro sistema anche quello di non richiedere alcuna esperienza da parte dell’operatore. Due giorni di formazione sono sufficienti per consentire a chiunque di utilizzare i nostri scanner”.

 

Ad oggi quali sono i punti deboli che la modellazione 3D fatica ancora ad affrontare?

“Riflessioni e trasparenze sono da sempre un tallone d’Achille per la computer vision e la generazione di modelli 3D. Sono caratteristiche che necessitano ancora tanta post-produzione affinché la loro resa sia adeguata. Noi stiamo lavorando anche su questi fattori, sfruttando al massimo le nostre competenze in ambito di intelligenza artificiale, per rendere sempre più automatizzata la resa anche di queste superfici fino ad oggi molto ostiche. In questi casi usiamo, per esempio, le tecniche AI di tipo NeRF, ovvero Neural Radiance Fields, e Gaussian Splatting”.

Quale modello di business state sviluppando?

“I clienti possono comprare o noleggiare i nostri 3D scanner e ogni modello 3D generato ha un costo di circa 100 euro. In più ci muoviamo nella direzione di offrire servizi sempre più ad ampio raggio. Chi non si vuole dotare di una struttura interna può affidarsi ai nostri service di scansione attualmente disponibili in Europa, attraverso la nostra società partner NUREG con sede in Germania, e negli Stati Uniti, con QUAD Inc. Presto arriveremo anche in Asia.

Stiamo sviluppando anche diverse collaborazioni con altre aziende tecnologiche (per esempio, con chi opera nel settore del Digital Asset Management o del Virtual Try-On) per fornire una piattaforma completa di applicazioni della modellazione 3D”.

 

C’è qualche ingrediente segreto che vi ha permesso di riscuotere il successo che avete ottenuto?

“Credo il team internazionale di professionisti che abbiamo radunato. Una squadra composta da italiani, tedeschi, americani, messicani, nepalesi, indiani. Lavoriamo tutti insieme a Bressanone e i nostri diversi modi di affrontare i temi che trattiamo ci conducono verso soluzioni innovative”.

UN ESEMPIO DI UTILIZZO DELLA MODELLAZIONE 3D

Weev e Arsutoria uniscono le forze

Arsutoria, la scuola di design, modellistica e prototipazione per la calzatura e la pelletteria con sede a Milano e attività in tutto il mondo, e Weev, le ‘pagine gialle digitali dell’industria della calzatura e della moda’, annunciano l’avvio di un’importante collaborazione.

 

Arsutoria non è solo un centro di eccellenza per la formazione nel campo della moda dal 1947, ma anche la casa editrice di riferimento nel settore della moda, quindi un partner perfetto per le soluzioni all’avanguardia di Weev per la creazione di prodotti digitali che mettano in rete l’industria della calzatura e della moda a partire dall’idea fino a giungere alla produzione.

 

L’ambito della collaborazione tra Weev e Arsutoria coprirà diverse attività e mira a supportare l’industria calzaturiera e della moda fornendo:

 

     – Servizi digitali per l’industria calzaturiera e della moda

     – Fornire all’industria della calzaturiera e della moda strumenti di collaborazione e know-how

– Fornire costantemente informazioni e notizie rilevanti per il settore

– Sostenere la formazione dei professionisti del settore calzaturiero con strumenti di digital creation e know-how di settore.

 

 

La piattaforma Weev offre i seguenti vantaggi agli operatori del settore:

 

 

1) Organizzare i processi di collaborazione e la velocità di commercializzazione di materiali, componenti e prodotti finiti nell’industria calzaturiera, della pelletteria e della moda 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dall’idea alla produzione, grazie alla soluzione unica della piattaforma digitale.

2) Fornire formati di dati standardizzati e gemelli digitali in modo altamente organizzato per facilitare il lavoro di tutte le persone e i team coinvolti nel processo di creazione delle calzature (interni ed esterni all’azienda).

3) ridurre significativamente i tempi e i costi per i fornitori e i marchi nel processo di creazione, grazie a uno strumento di collaborazione senza soluzione di continuità e a dati standardizzati e gemelli di materiali pronti per il 3D

4) consentire una tracciabilità continua di tutti i materiali e componenti nel processo di creazione per supportare le esigenze e le leggi ESG e della catena del valore di fornitori e marchi.

 

Il nuovo Weev Footwear and Accessories Network, un complemento alla piattaforma principale Weev, apre un facile accesso al mondo di Weev creando la prima directory globale di fornitori dell’industria calzaturiera e della moda.

 

Permette di accedere ai prodotti, ai servizi e alle informazioni più importanti necessarie nel processo di creazione di calzature e moda.  Questo include fornitori e produttori globali, ma anche servizi creativi e di sviluppo/tecnici e altri servizi per l’industria della moda. 

 

Weev ha creato delle ‘pagine gialle digitali dell’industria della calzatura e della moda’ mai viste prima!

 

Arsutoria collaborerà con Weev, tra i tanti aspetti, per introdurre i vantaggi della piattaforma Weev e della rete Weev Footwear and Accessories Network e rafforzare ulteriormente i servizi offerti ai propri clienti media.

 

Arsutoria e Weev avvieranno la loro collaborazione a settembre. Per maggiori informazioni e dettagli sulla collaborazione, è possibile visitare il sito weev.one oppure lo stand Pad. 9 Stand B2-B4 durante la Fiera Lineapelle di Milano dal 17 al 19 settembre 2024.

24th Shoes & Leather Vietnam: piattaforma completa del settore pelle e  calzature 

La manifestazione, giunta alla sua 24esima edizione, ha presentato le novità di prodotto e tecnologia di ha 502 espositori provenienti da 24 Paesi e regioni, con una area espositiva di 20.000 metri quadrati. La mostra ha coperto l’intera filiera del settore, proponendo materiali per calzature, macchinari, tecnologie, accessori e componenti, calzature finite, borse e valigie. A farla da padrone sono stati gli espositori cinesi, che hanno rappresentato il 40% del totale, seguiti da Vietnam (28%), Italia (9%), Taiwan e India (6%). La manifestazione è stata appositamente progettata come piattaforma commerciale per gli acquirenti professionali interessati al prodotto finito, così come ad un contatto diretto e un’opportunità di approvvigionamento. La mostra ha offerto una gamma diversificata di prodotti con opzioni in grado di soddisfare le diverse esigenze dei buyer, e attirando 9.578 visitatori da 44 Paesi e regioni, ma soprattutto in rappresentanza del mercato domestico vietnamita (oltre il 74%) e per il settore macchinari (34.6%), e pelli (29.8%) e prodotto finito (22.2%).

Prossimo appuntamento: 9 – 11 luglio 2025, Ho Chi Minh City.


Cala la produzione mondiale di calzature e l’Asia è in testa alla classifica dei consumi

CALO DELLA PRODUZIONE MONDIALE DI CALZATURE

Nel 2023 la produzione mondiale di calzature è diminuita del 6% con 22,4 miliardi di paia, il punto più basso in un decennio se si escludono gli anni pandemici del 2020 e 2021.

L’industria calzaturiera continua a essere fortemente concentrata in Asia, dove vengono prodotte quasi 9 paia di scarpe su 10, con una quota dell’87,1% del totale mondiale.

La Cina è il più grande produttore di calzature al mondo, con 12,3 miliardi di paia nel 2023 e quasi il 55% della quota di mercato globale. L’India ha aumentato la sua quota, arrivando a rappresentare l’11,6% del totale mondiale.

 

L’ASIA RAPPRESENTA PIÙ DELLA METÀ DEL CONSUMO GLOBALE

Nel 2023 il consumo dell’Asia ha rappresentato più della metà (54,7%) del totale mondiale, con un aumento della quota registrata per questo continente nell’anno precedente. Seguono Europa e Nord America con quote rispettivamente del 13,9% e del 13,4%.

Il consumo pro capite di calzature varia da 1,5 paia in Africa a 4,6 paia in Nord America.

La Cina rimane il principale consumatore di calzature, anche se la sua quota sul totale globale è ulteriormente diminuita, attestandosi ora al 17,1%.

Il consumo negli Stati Uniti ha registrato una riduzione significativa, perdendo la seconda posizione raggiunta l’anno precedente e scambiandosi di posto, ancora una volta, con l’India.

L’Unione Europea, considerata come un’unica regione, rappresenta il terzo mercato di consumo per le calzature, con 1.948 milioni di paia consumate nel 2023.

 

SIGNIFICATIVA BATTUTA D’ARRESTO PER LE ESPORTAZIONI DI CALZATURE NEL 2023

Le esportazioni globali di calzature ammontano a 14 miliardi di paia e 168 miliardi di dollari nel 2023, il che implica un calo del 9,1% e del 6,1% rispetto all’anno precedente, rispettivamente per quanto riguarda i volumi scambiati e il valore delle transazioni.

Nell’ultimo decennio, escluso il 2020, il volume annuale delle esportazioni ha oscillato tra i 14 e i 16 miliardi di paia, senza una tendenza riscontrabile sul lungo periodo. In confronto, il valore delle esportazioni nel 2023 è salito a 168 miliardi di dollari, il secondo livello più alto mai registrato e corrispondente a un aumento del 24% rispetto ai livelli del 2014.

In questo scenario difficile, i Paesi asiatici hanno consolidato la loro posizione dominante nel commercio globale di calzature, con una quota collettiva salita all’84,6% dall’83,9% del 2022. Al contrario, la quota dell’Europa si è leggermente ridotta al 12,8%.

La Cina si distingue come fonte del 63,8% delle esportazioni totali, in aumento rispetto al 61,3% del 2022. Il Vietnam è al secondo posto con il 9,5%, seguito dall’Indonesia con il 3,2%. Questi tre Paesi insieme rappresentano oltre i tre quarti delle esportazioni mondiali di calzature.

 

IL PREZZO MEDIO ALL’ESPORTAZIONE A LIVELLO MONDIALE CONTINUA A CRESCERE FINO A RAGGIUNGERE I 12 DOLLARI

Il prezzo medio all’esportazione per paio di calzature raggiunge i 12 dollari nel 2023, con un aumento del 3,2% rispetto al 2022 e un incremento sostanziale del 38,8% nell’ultimo decennio. In questo decennio, le calzature in tessuto hanno registrato la crescita di prezzo più consistente, con un notevole aumento pari al 65%. I prezzi delle calzature in pelle hanno registrato un modesto aumento del 24% nel medesimo periodo.

 

LE CALZATURE IN PELLE GUIDANO LE ESPORTAZIONI IN VALORE, MA GOMMA E PLASTICA GUIDANO IN VOLUME

Se si considera il valore delle esportazioni, le calzature in pelle rappresentano il 38% del valore totale grazie al loro prezzo medio più elevato. In termini di volume di calzature esportate, le calzature in gomma e plastica occupano la prima posizione, rappresentando la metà delle esportazioni globali.

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