Arsutoria Magazine

Sostenibilità, norme e innovazione: una visione per la filiera dell’accessorio metallico

Ester Falletta

L’accessorio metallico è il laccio invisibile che lega tecnologia, estetica e sostenibilità nel mondo della moda. Eppure, fino a pochi anni fa, questa parte essenziale della filiera era priva di una voce tecnica riconosciuta ai tavoli internazionali. È proprio da questa consapevolezza che, nel 2022, è nato il Consorzio Physis, realtà che oggi rappresenta un punto di riferimento per il settore grazie a un approccio scientifico, coordinato e aperto alla collaborazione.
Ne parliamo con Ester Falletta, Direttrice Tecnica del Consorzio, impegnata nel promuovere progetti di normazione, sostenibilità e innovazione che stanno contribuendo a ridefinire gli standard globali del comparto.

 

Il Consorzio Physis è una realtà giovane ma già molto attiva. Qual è la sua origine e quali obiettivi si è posta fin dall’inizio?

«Il Consorzio è nato poco più di due anni fa, con l’obiettivo di creare un’alleanza solida tra le aziende della filiera dell’accessorio metallico per la moda e il lusso. L’idea è stata quella di ripensare il concetto stesso di filiera: non solo chi produce il componente finito, ma anche chi tratta le materie prime, chi sviluppa gli impianti, i software, le soluzioni digitali di supporto. In un settore così complesso, solo un approccio sistemico permette di innovare davvero

 

In pochi anni siete riusciti a farvi riconoscere come interlocutori tecnici ai tavoli internazionali. Che cosa vi ha spinto a intraprendere questo percorso?

«Tutto è partito da una constatazione: la mancanza di rappresentanza dell’accessorio metallico nelle sedi dove si scrivono le regole. Non eravamo presenti nei gruppi ISO, né nei comitati europei che definiscono gli standard ESG e di rendicontazione. Questo creava difficoltà concrete per le imprese, che si trovavano ad applicare norme pensate per altri settori, come la gioielleria o l’automotive.
Oggi, invece, partecipiamo direttamente alla definizione delle norme, dalle terminologie tecniche fino agli schemi di certificazione per la sostenibilità e la tracciabilità dei metalli preziosi.»

 

Uno dei risultati più rilevanti è la nascita del gruppo ISO dedicato ai test di corrosione per gli accessori metallici. Ci spiega di cosa si tratta?

«È stato un passo fondamentale. Fino a oggi non esistevano norme tecniche specifiche per valutare la durabilità e la qualità degli accessori metallici. Si usavano protocolli presi in prestito da altri settori – automotive oppure orologeria – con evidenti limiti di applicabilità.
A gennaio 2025 è nato il gruppo di lavoro WG5 – “Resistance testing”, che sta sviluppando i primi standard internazionali per i test di corrosione. Il primo riguarderà l’interazione tra accessori metallici e pellame, seguito poi da resistenza al sudore artificiale, resistenza all’abrasione, resistenza ad atmosfere corrosive e test di caduta. Si tratta di una svolta tecnica che offrirà finalmente criteri univoci di qualità per un comparto strategico del made in Italy.»

 

Parallelamente, il Consorzio è impegnato anche nella revisione dei criteri di sostenibilità. Qual è il vostro ruolo nei comitati europei?

«Siamo coinvolti nei lavori di EFRAG, il comitato che definisce le regole europee per la rendicontazione di sostenibilità. Qui mancava completamente la voce dell’accessorio metallico.

Abbiamo portato all’attenzione del gruppo tecnico l’importanza di includere la nostra filiera, perché standard non calibrati rischiano di penalizzare le PMI, che rappresentano la grande maggioranza del comparto. Il nostro contributo è servito a rendere le regole più concrete e applicabili, introducendo linee guida pratiche e casi d’uso reali.»

 

State lavorando anche con ZDHC per sviluppare la MRSL dedicata al metallo. Perché è un passaggio così importante?

«Perché mancava completamente una lista di sostanze chimiche vietate o limitate (MRSL) pensata per gli accessori metallici galvanizzati. Le aziende usavano elenchi presi da altri settori – come quello della pelle – con risultati spesso inadeguati.
Con ZDHC abbiamo avviato la redazione della sezione “metalli” della nuova MRSL, coinvolgendo formulatori chimici, produttori e brand. È un progetto complesso ma necessario, perché definisce finalmente criteri specifici per la nostra filiera. Contiamo di presentare la prima bozza entro fine 2025: sarà uno strumento operativo che permetterà alle aziende di lavorare in modo più sicuro e trasparente.»

 

Molte aziende lamentano la proliferazione di certificazioni e audit. Voi chiedete una maggiore armonizzazione degli schemi esistenti. In che senso?

«Oggi le imprese si trovano a gestire audit e certificazioni sovrapposte, spesso sugli stessi requisiti. È un dispendio enorme di tempo e risorse, anche per i brand. Noi stiamo lavorando per favorire l’armonizzazione tra i vari schemi – ambiente, salute e sicurezza, responsabilità sociale e molti in modo da evitare duplicazioni e riconoscere la validità dei controlli già effettuati. L’obiettivo è semplice: rendere la sostenibilità misurabile, ma anche accessibile. Non possiamo chiedere alle PMI di trasformarsi in “aziende che fanno audit e basta”.»

 

Guardando avanti, su quali priorità state concentrando gli sforzi del Consorzio Physis?

«Le nostre linee guida sono tre:

Consolidare la cultura della sostenibilità tecnica, accompagnando le imprese nell’adeguamento alle nuove normative europee;
Promuovere progetti condivisi di innovazione, come quelli su eco-design e nuovi materiali;
Semplificare e armonizzare gli strumenti di certificazione, per alleggerire il carico burocratico e valorizzare la qualità reale delle aziende.

Il Consorzio continuerà a lavorare come soggetto super partes, aperto a tutte le imprese della filiera, anche non consorziate. La nostra missione è fare sistema: costruire una base tecnica comune che renda il settore più competitivo, sostenibile e credibile a livello internazionale.»

YKK reinventa la cerniera lampo con AiryString

Da oltre un secolo la cerniera lampo è rimasta uguale a se stessa: due file di denti, una linguetta e un nastro di tessuto. Poi è arrivata YKK. Con AiryString, l’azienda giapponese che produce metà delle cerniere del mondo ha eliminato il superfluo, togliendo proprio quel nastro che sembrava indispensabile. Il risultato è una cerniera senza nastro, più leggera, sottile e morbida, capace di fondersi nel tessuto invece di sovrapporsi.

La svolta non è estetica, ma ingegneristica. Per compensare la perdita di struttura data dal nastro, YKK ha riprogettato denti, processo produttivo e macchinari, sviluppando con Juki Corp. una macchina da cucire dedicata. Questo sistema consente di fissare direttamente la cerniera al capo, semplificando la produzione e migliorando la resa finale.

Rispetto a una cerniera Vislon® No.5, AiryString è più leggera, ha minore attrito e offre uno scorrimento più fluido. I test condotti su sette diversi tessuti mostrano una maggiore morbidezza e una sensazione tattile più uniforme. Nei capi tecnici o sportivi, come quelli di Descente Japan o The North Face, la differenza si traduce in un comfort dinamico.

Sul piano produttivo, la riduzione di materiali e passaggi di cucitura comporta minore consumo di fibre, coloranti e acqua, con un impatto ambientale inferiore. Una cerniera invisibile, ma tangibile nel risultato: più leggera, più flessibile, più coerente con l’evoluzione dei materiali contemporanei.
E soprattutto, coerente con il motto YKK: Small parts. Big difference.

Cirql® amplia l’orizzonte dei materiali circolari con la nuova intersuola Zero36™

Nel mondo delle suole, l’innovazione corre leggera: meno impatto, più sostanza. Cirql®, marchio specializzato in materiali sostenibili per l’industria calzaturiera, presenta Zero36™, la nuova schiuma per intersuola che amplia la famiglia “Zero” e offre un’alternativa concreta all’EVA tradizionale.

Prodotta a Ho Chi Minh City, la Zero36 nasce da un processo di supercritical foaming brevettato e completamente privo di sostanze chimiche, capace di generare una struttura microcellulare uniforme e resistente. Il risultato è una schiuma leggera, elastica e durevole, composta per il 36% da materiali bio-based e completamente biodegradabile tramite compostaggio industriale al termine del ciclo di vita.

“Le aziende hanno bisogno di soluzioni che uniscano comfort, performance e trasparenza lungo la catena di fornitura”, spiega Matt Thwaites, Vicepresidente e General Manager di Cirql®. “Con Zero36 vogliamo rendere semplice per i brand costruire un’industria a basso impatto e davvero circolare.”

Il nuovo materiale si affianca a rTPU50 – materiale brevettato composto per il 50% da TPU riciclato post-industriale certificato GRS e prodotto utilizzando un processo di foaming supercritico privo di sostanze chimiche – e completa una gamma che oggi comprende componenti compostabili, biodegradabili o completamente riciclabili. Tutte le tecnologie Cirql® sono testate da enti terzi e protette da oltre 25 brevetti internazionali.

La missione è chiara: tenere le scarpe lontane dalle discariche e offrire al mercato opzioni sostenibili, scalabili e verificabili.

Vignola Nobile inaugura il primo Self Showroom della concia

Un nuovo modo di vivere la tradizione conciaria italiana: Vignola Nobile SpA ha appena inaugurato il primo Self Showroom dedicato alle pelli d’agnello di altissima qualità, nel cuore del distretto conciario toscano, in via del Bosco 99. “Un modo per avvicinarsi ai più importanti brand del lusso, rafforzando quel filo che unisce Campania e Toscana” spiegano dall’azienda.

Protagonista di questo spazio innovativo è NOBot, un robot intelligente che guiderà i visitatori alla scoperta delle collezioni. Grazie a un collegamento diretto in telepresenza con la sede principale di Solofra (AV), i clienti potranno ricevere assistenza in tempo reale e vivere un’esperienza nuova: moderna, efficiente e sempre disponibile.

Lo showroom pensato con un approccio totalmente eco-friendly entra a far parte della LEATHER CER, e sarà aperto tutti i giorni, 24 ore su 24, per consentire a clienti e partner commerciali di entrare, esplorare e attingere alle pelli d’interesse, in completa autonomia.

Con NOBot, Vignola Nobile introduce nel settore un modello di relazione completamente nuovo, dove la tecnologia non sostituisce le persone, ma le affianca, rendendo il contatto con l’azienda più semplice, immediato e accessibile in ogni momento.

“Abbiamo voluto creare un luogo dove innovazione e tradizione si incontrano davvero,” racconta Nobile di Vignola Nobile SpA. “Lo showroom e NOBot rappresentano la nostra idea di futuro: uno spazio aperto, accogliente e intelligente, dove i clienti possano sentirsi sempre accompagnati, anche quando non ci siamo fisicamente”.

Stahl estende la certificazione Living Wage fino al 2027

Stahl, leader mondiale nei rivestimenti speciali per materiali flessibili, è orgogliosa di annunciare l’estensione della sua certificazione Living Wage per altri due anni, fino al 2027. Questo rinnovato riconoscimento da parte del Fair Wage Network riafferma il costante impegno di Stahl per un’equa retribuzione e il benessere dei dipendenti in tutte le sue attività globali.

La certificazione garantisce che tutti i quasi 2.000 dipendenti di Stahl in tutto il mondo ricevano un salario superiore ai minimi di legge, consentendo loro di soddisfare bisogni essenziali come alloggio, cibo, assistenza sanitaria e istruzione, consentendo al contempo risparmi e una partecipazione significativa alla società. Stahl considera questo non solo un pilastro di pratiche aziendali responsabili, ma anche un investimento vitale per il benessere della propria forza lavoro e delle comunità in cui opera.

La certificazione rinnovata riflette il continuo impegno di Stahl nel mantenere un ambiente di lavoro equo e solidale. L’azienda sostiene il principio secondo cui ogni dipendente dovrebbe guadagnare abbastanza da garantire dignità e stabilità finanziaria. Un’equa retribuzione è considerata essenziale per promuovere una cultura aziendale basata su fiducia, inclusione e benessere; valori profondamente radicati in Stahl.

La certificazione Living Wage è stata assegnata per la prima volta a Stahl nel 2024. Un traguardo importante: ora la certificazione include anche Weilburger Graphics GmbH, l’azienda tedesca specializzata in rivestimenti per imballaggi acquisita da Stahl nello stesso anno.

“In Stahl, crediamo che una retribuzione equa sia fondamentale per creare un ambiente di lavoro diversificato e inclusivo in cui tutti possano prosperare”, ha aggiunto Michele Taraschi, Direttore Risorse Umane del Gruppo Stahl. “Quando le persone sanno che il loro lavoro è apprezzato e che il loro benessere è prioritario, liberano il loro potenziale, sia a livello professionale che personale. Il rinnovo della nostra certificazione Living Wage dimostra il nostro impegno a trattare ogni dipendente in tutto il mondo con dignità e rispetto”.

La certificazione Living Wage è strettamente in linea con la più ampia strategia ESG di Stahl, che si basa su tre priorità: ridurre le emissioni di carbonio, promuovere il benessere dei dipendenti e promuovere diversità, equità e inclusione. Impegnandosi per salari equi in tutto il mondo, Stahl sottolinea il suo ruolo nella costruzione di un futuro sostenibile ed equo, in cui il successo si misura non solo in base ai risultati aziendali, ma anche nell’impatto positivo sulla vita delle persone.

La certificazione Living Wage è stata assegnata per la prima volta a Stahl nel 2024. Un traguardo importante: ora la certificazione include anche Weilburger Graphics GmbH, l’azienda tedesca specializzata in rivestimenti per imballaggi acquisita da Stahl nello stesso anno.

“In Stahl, crediamo che una retribuzione equa sia fondamentale per creare un ambiente di lavoro diversificato e inclusivo in cui tutti possano prosperare”, ha aggiunto Michele Taraschi, Direttore Risorse Umane del Gruppo Stahl. “Quando le persone sanno che il loro lavoro è apprezzato e che il loro benessere è prioritario, liberano il loro potenziale, sia a livello professionale che personale. Il rinnovo della nostra certificazione Living Wage dimostra il nostro impegno a trattare ogni dipendente in tutto il mondo con dignità e rispetto”.

La certificazione Living Wage è strettamente in linea con la più ampia strategia ESG di Stahl, che si basa su tre priorità: ridurre le emissioni di carbonio, promuovere il benessere dei dipendenti e promuovere diversità, equità e inclusione. Impegnandosi per salari equi in tutto il mondo, Stahl sottolinea il suo ruolo nella costruzione di un futuro sostenibile ed equo, in cui il successo si misura non solo in base ai risultati aziendali, ma anche nell’impatto positivo sulla vita delle persone.

VIDEO: Analisi tendenze sfilate donna P/E 2026

La stagione Primavera Estate 2026 si articola in tre visioni distintive.

Fendi esprime una leggerezza strutturata dove il colore emerge da dettagli artigianali: intrecci geometrici, manici di perle e texture tridimensionali dialogano con rossi intensi, turchesi e rosa bubblegum.

Louis Vuitton reinterpreta l’eredità della Maison tra marmi parigini e riflessi dorati: mini-trunk e doctor bag si alternano a forme destrutturate, mentre la palette alterna toni minerali ad accenti di rosa antico, ocra e malva.

Etro propone una poesia materica con superfici lavorate a rilievo, paisley e ricami che evocano un viaggio interiore, tra ambra, verde giada e dettagli metallici.


Protagonisti della stagione sono tre colori: Powder Pink, un rosa cipria moderno che bilancia energia e sobrietà; Urban Olive, verde sofisticato tra eleganza militare e mineralità; Electric Blue, un blu magnetico che conquista con presenza e chiarezza. Infine, il camoscio si impone come materiale essenziale, con proporzioni oversize e finiture couture nei toni caldi di camel e moka.

La nostra Trend Analyst Maria Cristina Rossi ci guida alla scoperta delle principali tendenze viste sulle passerelle:

AICC: Convegno Nazionale il 14 novembre

Si annuncia denso di contenuti il 53° Convegno Nazionale AICC in programma venerdì 14 Novembre 2025 presso Villa Sonnino a San Miniato (Pisa).

Intitolato “Concia sostenibile e pelle durevole – Strategie ed opportunità per il settore”, l’evento organizzato dall’Associazione Italiana dei Chimici del Cuoio prevede un intenso programma di lavoro con la presentazione di numerose relazioni tecniche ed una tavola rotonda finale che vedrà la partecipazione di esponenti delle principali associazioni della filiera quali Unic, Federchimica, Unpac e Associazioni Conciatori dei comprensori conciari.

IL PROGRAMMA

15.00 Registrazione dei partecipanti

15.20 Apertura del Convegno – Saluti ed inizio lavori

Collagene: modulazione di struttura e proprietà per applicazioni sostenibili

Francesco Ciardelli – Professore Emerito Chimica dei polimeri Università di Pisa- CEO Spin-PET

Obiettivi raggiunti e prospettive future del Depuratore AQUARNO – Strategie per il miglioramento degli impatti ambientali e della sostenibilità di filiera

Andrea Giachi- Direttore Tecnico Aquarno

Sviluppo e sostenibilità ambientale nella filiera conciaria: obiettivi strategici e prospettive future sull’impianto Cuoiodepur

Gualtiero Mori – Direttore Cuoiodepur

Obiettivi raggiunti e prospettive future del Depuratore Acque del Chiampo in termini di miglioramenti degli impatti ambientali e sostenibilità di filiera

Umberto Rizzato – Direnzione Area Depurazione Acque del Chiampo

Recupero e nobilitazione dei sottoprodotti della filiera conciaria

Alberto Cattazzo – R&D SICIT

17.00 Coffee break

Ottimizzazione del ricircolo del calcinaio: soluzioni tecniche per un processo più sostenibile

Daniele Bacchi – Italprogetti

Nuove tecnologie per la rifinizione delle pelli: verso processi più efficienti e sostenibili

Giulio Mandruzzato – Amministratore Delegato (CEO) di Gemata

Innovazione e competitività passano attraverso la normazione: lo strumento per i mercati del futuro

Elena Mocchio – Responsabile Innovazione e Sviluppo UNI

Top-coating della pelle mediante un’efficace tecnologia basata su dispersioni poliuretaniche all’acqua fotopolimerizzabili ai raggi uv

Giovanni Dalla Valle – R&D Corichem

Idrolisi e purificazione di rasature per nuovi materiali circolari a base di idrolizzato di chitosano-collagene

Gianluigi Calvanese – Direttore Operativo Divisione Innovazione e Tecnologia Conciaria -SSIP

Craft The Leather. La tradizione artigiana ispira l’ecodesign

Barbara Mannucci – Direttore Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale

TAVOLA ROTONDA

Coordinatrice Silvia Gambi, giornalista e founder Solo Moda Sostenibile. La filiera conciaria a confronto UNIC – FEDERCHIMICA – UNPAC – Associazioni Conciatori dei comprensori conciari

Conclusioni e saluti

20.00 Cena offerta dagli sponsor presso Villa Sonnino

Per partecipare occorre registrarsi sul sito www.aicc.it entro il 07/11/2025.

Mindhive Global ottiene un finanziamento di serie A per accelerare l’espansione dell’intelligenza artificiale sulla qualità della pelle 

Dalla Nuova Zelanda arriva oggi la notizia che Mindhive Global, la pluripremiata società di valutazione della qualità della pelle basata sull’intelligenza artificiale, si è aggiudicata un finanziamento di serie A guidato dalla società di venture capital agritech Cultivate Ventures, con una forte partecipazione degli azionisti esistenti.

La compagnia spiega in una nota che “l’aumento di capitale accelererà l’implementazione della suite completa di soluzioni di intelligence per la pelle Mindhive nei principali mercati globali. La raccolta di capitali posiziona Mindhive in una posizione di crescita esponenziale dopo un anno di crescita eccezionale che ha visto il team dell’azienda espandersi da 8 a 37 persone in quattro paesi, stabilire operazioni in nove paesi e stringere partnership con leader del settore, tra cui JBS Couros, il più grande trasformatore di pelli al mondo”.

La tecnologia di Mindhive trasforma la valutazione della qualità della pelle dall’ispezione manuale, un processo immutato da millenni, in una classificazione di precisione basata sull’intelligenza artificiale che fornisce dati verificati sulla pelle in pochi secondi. Il portafoglio prodotti in espansione dell’azienda copre l’intero processo di produzione della pelle, dalla classificazione wet-blue alla selezione della pelle finita, creando dati di qualità completi che consentono ai produttori di ottimizzare la produzione, ridurre gli sprechi e prendere decisioni strategiche basate su informazioni verificate piuttosto che su valutazioni soggettive.

Debra Hall, Presidente del CdA di Mindhive Global, ha dichiarato: “Abbiamo ottenuto con successo il nostro round di Serie A per alimentare un’ulteriore crescita e siamo lieti di dare il benvenuto a Cultivate Ventures, specialista in agritech, come nostro investitore principale. Il forte supporto dei nostri attuali azionisti in questo round riflette la loro fiducia sia nella nostra tecnologia che nelle eccezionali opportunità di mercato future. Questo finanziamento ci consente di capitalizzare lo slancio che abbiamo costruito con i leader del settore in tutto il mondo e di affermare Mindhive come standard globale per l’intelligence sulla qualità della pelle”.

Marcus Henderson, Direttore Investimenti di Cultivate Ventures, ha commentato: “Mindhive rappresenta esattamente il tipo di investimento agritech trasformativo che cerchiamo: una tecnologia avanzata che risolve problemi fondamentali in un’industria globale tradizionale. La lavorazione della pelle è una parte significativa della catena del valore della produzione di carne e l’intelligence sulla qualità basata sull’intelligenza artificiale di Mindhive offre guadagni di efficienza misurabili, riduzione degli sprechi e informazioni operative che in precedenza erano impossibili.

L’esecuzione del team è stata eccezionale e siamo entusiasti di supportare la loro prossima fase di crescita, mentre diventano lo standard globale per la valutazione della qualità della pelle”.

James Bayly, CEO di Mindhive Global, ha concluso: “Questo finanziamento di serie A arriva in un momento cruciale. L’industria della pelle sta attraversando la sua trasformazione più significativa degli ultimi secoli, guidata dalle esigenze di sostenibilità, dal consolidamento del mercato e dalla necessità di dati di qualità verificati lungo tutta la filiera. Il nostro recente lancio di Mindhive FinishSelect™ a SIMAC 2025 ha dimostrato che la nostra visione di un’analisi completa della pelle trova riscontro in tutto il processo produttivo, dal wet-blue alla pelle finita. Questo investimento ci consente di realizzare questa visione e di affermare Mindhive come il livello di analisi che alimenta il futuro della produzione di pelle.” 

James Bayly, CEO di Mindhive Global

La tempistica dell’aumento segue l’eccezionale presenza di Mindhive al SIMAC Tanning Tech 2025 di Milano, dove il nuovo sistema Mindhive FinishSelect™ dell’azienda ha suscitato notevole attenzione nel settore.

Nicholas Muirhead, CEO di Scottish Leather Group, primo cliente FinishSelect™ di Mindhive, aggiunge: “Mindhive FinishSelect™ è un’innovazione rivoluzionaria per la produzione di pelle finita. La capacità del sistema di rilevare difetti fino al livello del follicolo pilifero in oltre 20 classi di difetti ci offre una precisione senza precedenti nella valutazione della qualità, individuando problemi che persino gli ispettori più esperti non notano. Grazie al flusso di lavoro unificato Dectura con i sistemi di taglio Zünd e il software Mind, stiamo ottenendo un quadro completo: rilevamento e mappatura intelligenti dei difetti da Mindhive, pianificazione ottimizzata dei materiali e taglio digitale di precisione, il tutto in sinergia. Questa integrazione migliora notevolmente la nostra coerenza qualitativa, riducendo al contempo sprechi e tagli ripetuti. Mindhive è stato un partner eccezionale: reattivo, innovativo e profondamente impegnato a risolvere le reali sfide produttive. La loro tecnologia è esattamente ciò di cui la moderna produzione di pelle ha bisogno.”

La traiettoria di crescita di Mindhive le ha fatto guadagnare il riconoscimento di leader tecnologico neozelandese, vincendo due NZ Hi-Tech Awards nel 2025 e raggiungendo la finale in due categorie degli NZ International Business Awards. L’azienda è titolare del FernMark Licence Program, rappresentando l’autentica innovazione neozelandese sulla scena globale.

Il finanziamento di Serie A sosterrà l’espansione della tecnologia Mindhive in mercati chiave, tra cui Brasile, Europa e opportunità strategiche in Asia, accelerando al contempo lo sviluppo dei prodotti e rafforzando la posizione dell’azienda nella transizione dell’industria conciaria verso una produzione basata sui dati.

La presentazione del sistema FinishSelect™ di Mindhive a SIMAC TANNING TECH 2025  

Lenzi Egisto innova ancora le tomaie dedicate a sicurezza e sport

by Filippo Crepaldi

Non accetta battute d’arresto la voglia di innovare di Lenzi Egisto. Dopo aver portato sul mercato NEW DENIM, il tessuto che risolve i diversi problemi tipici del denim, ora punta sulla leggerezza. Leggerezza che è sempre più al centro delle innovazioni legate al mondo calzaturiero. Un tema senza dubbio cruciale quando si parla di scarpe da lavoro e di sicurezza, da indossarsi per molte ore in contesti anche sfidanti.

L’azienda toscana aveva già dato il suo contributo alla realizzazione di scarpe sempre più comode grazie all’innovativo fussbet WALKONair che sfruttava il materiale AIRSPRING per tenere sollevato il piede in modo da pemettere il flusso d’aria nella parte plantare.

Ora si ripete con SPORT AIR che si avvale di monofilamenti per tessuti capaci di realizzare tomaie traspiranti per calzature dall’ottima resistenza meccanica e in grado di sopportare piegature intense. Infatti, i monofilamenti offrono le migliori caratteristiche in termini di resistenza meccanica, capacità di carico, flessibilità e non assorbono l’umidità.

Quindi, grazie all’utilizzo di un ordito in monofilamento da pesca, i tessuti SPORT AIR mantengono la traspirabilità ma senza il problema delle rotture nella zona di flessione, dove la tomaia incontra la punta. Difetto tipico di altri materiali traspiranti alternativi.

Sneaknit: quando la sicurezza diventa stile

by Filippo Crepaldi

Chi ha detto che la sicurezza deve essere noiosa? Sneaknit ha deciso di ribaltare questo pregiudizio, trasformando la scarpa da lavoro in un oggetto di design, capace di unire protezione e stile. L’azienda marchigiana, nata nel 2019, progetta tomaie tecniche che permettono di rendere ogni calzatura “da lavoro” sportiva, elegante o casual, senza mai compromettere le prestazioni: impermeabilità, traspirabilità e resistenza all’abrasione restano ai massimi livelli.

Ma non è solo una questione di look. Sneaknit è sinonimo di affidabilità tecnica e di rispetto delle normative più severe. Tutti i suoi articoli sono conformi al regolamento europeo REACH e soddisfano i requisiti sui PFAS, le sostanze perfluoroalchiliche sotto stretta osservazione ambientale. “Abbiamo condotto test accurati per garantire sicurezza e sostenibilità – spiegano dall’azienda –. Vogliamo tutelare i consumatori e l’ambiente, senza rinunciare alla creatività”.

Così Sneaknit dimostra che l’estetica e la sicurezza possono convivere. Perché oggi, anche nel mondo del workwear, stile e protezione camminano insieme.