Royal Smit & Zoon, leader riconosciuto nel settore della sostenibilità, ha appena presentato “Drops of Difference”, la sua nuova strategia di sostenibilità per il 2030. Con l’obiettivo di garantire trasparenza, responsabilità e un impatto significativo, la strategia di sostenibilità per il 2030 definisce un piano chiaro e strutturato per guidare l’azienda nell’adempimento della sua missione di “creare una catena del valore sostenibile per la pelle, insieme”.
Guidare gli sforzi ESG verso il 2030
“Drops of Difference” si basa sulle solide fondamenta della Roadmap ESG 2025 dell’azienda, rafforzando l’impegno di Royal Smit & Zoon nel porre la sostenibilità al centro della propria attività. Strutturata intorno a quattro pilastri chiave, ovvero Società, Soluzioni, Operazioni e Persone, la strategia delinea punto per punto il programma dell’azienda per accelerare la trasformazione positiva dell’industria della pelle.
La strategia è stata sviluppata sulla base di un approfondito coinvolgimento degli stakeholder ed è allineata agli standard internazionali. Inoltre, contribuisce a cornici normative globali come gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. Con 14 obiettivi chiaramente definiti per il 2030, il programma si concentra sulla trasformazione del settore, sulla fornitura di soluzioni sostenibili e sulla valorizzazione del ruolo di Royal Smit & Zoon come produttore di livello mondiale, partner commerciale responsabile e datore di lavoro di prima scelta.
“Questa strategia – spiega il CEO Marc Smit – non si limita a raggiungere gli obiettivi, ma si propone di tradurre la nostra eredità di responsabilità e lungimiranza in un’azione di trasformazione dell’intero settore della pelle. Drops of Difference fornisce un piano mirato e attuabile, che ci aiuta a realizzare la nostra missione di creare una catena del valore della pelle sostenibile, insieme. La nostra Strategia di Sostenibilità 2030 risponde all’urgenza di sfide globali come il cambiamento climatico, concentra i nostri sforzi dove possiamo avere il maggiore impatto e trasforma le ambizioni in progressi significativi”.
Marc Smit (CEO) and Aukje Berden (Global ESG Director)
«Il Kilometro Rosso non è semplicemente un luogo, è una metafora di innovazione». Cristiano Paccagnella, vicepresidente di Assomac, apre così la riflessione sul futuro della manifattura italiana nel settore delle tecnologie per calzature, pelletteria e concerie. L’assemblea generale di Assomac, in programma per il 20 giugno 2025(guarda il programma) dal titolo “Crescita, collaborazione e innovazione per l’industria europea della moda”, si terrà in una location altamente simbolica per parlare di crescita, collaborazione e innovazione.
In uno scenario internazionale complesso e competitivo, la capacità di anticipare i cambiamenti e di interpretare le dinamiche di mercato diventa fondamentale. «Noi produttori di tecnologia siamo da sempre partecipi dell’innovazione», afferma Paccagnella, sottolineando come il Kilometro Rosso rappresenti simbolicamente questa vocazione alla ricerca e al progresso tecnologico.
La manifattura italiana, riconosciuta globalmente per la sua capacità di innovare, oggi deve però affrontare nuove sfide: il contesto economico internazionale richiede più che mai una strategia condivisa e strutturata. Internazionalizzazione, innovazione e alleanze strategiche diventano parole chiave imprescindibili. «È il momento di guardare oltre gli interessi personali delle singole aziende. Serve una rete forte e integrata tra imprese», sostiene ancora Paccagnella, evidenziando come la collaborazione non sia solo auspicabile, ma necessaria.
La dimensione media delle imprese italiane, pur eccellenti nella produzione e nell’innovazione, rimane piccola a livello globale. Questa condizione, spiega il Vicepresidente, «non ci permette di affrontare tutte le sfide che ci si pongono davanti in maniera efficace». Da qui l’importanza della collaborazione e della co-innovazione, temi centrali dell’assemblea Assomac.
L’aggregazione tra imprese consente, infatti, l’accesso a nuove competenze, tecnologie avanzate e mercati emergenti. È d’obbligo ribadire l’urgenza di creare gruppi strutturati: «Oltre ai prodotti innovativi e di qualità, oggi i nostri clienti si aspettano servizi più tempestivi, più precisi e capaci di cogliere i nuovi trend, dalla intelligenza artificiale ai big data». Tutto questo, aggiunge Paccagnella, «è realizzabile solo con una vera collaborazione, una rete di impresa tra associati».
Assomac, che rappresenta più di 130 aziende operanti in oltre 130 Paesi, si fa portavoce attiva di queste istanze, impegnandosi a promuovere e valorizzare l’eccellenza tecnologica Made in Italy sui tavoli decisionali europei. «Il nostro ruolo», conclude Paccagnella, «è quello di portare avanti il concetto di aggregazione e innovazione come leve strategiche per garantire resilienza e crescita sostenibile».
L’assemblea del 20 giugno rappresenta dunque un momento atteso e cruciale per definire nuove strategie e rafforzare il dialogo tra imprese, istituzioni, stakeholder e mondo accademico. Al centro della discussione, la volontà chiara e determinata di affrontare le sfide globali con una voce unita e autorevole, garantendo così il futuro della manifattura italiana nel panorama competitivo mondiale.
È stata presentata lo scorso marzo nell’ambito della prestigiosa cornice dei Performance Days, fiera-evento di Monaco di Baviera dedicata alla presentazione delle ultime innovazioni nel campo delle calzature e dell’abbigliamento sportivo e outdoor. Parliamo della tecnologia brevettata NexX4™, lanciata da JV International, azienda made in Italy che dal 2013 concepisce soluzioni, tecnologie e mescole per gli appassionati di sport, outdoor, fashion e work&safety. Un’innovazione che si presenta come la soluzione a tanti problemi diversi.
4 in 1: la formula vincente senza compromessi
“Immaginate un materiale dove performance, comfort, resistenza ed estetica creano sinergie ineguagliabili – spiegano da JV Internationational -. In NexX4™, leggerezza, durabilità e infinte possibilità di personalizzazione sono le caratteristiche principali che rendono questa tecnologia traslucida a base di polimeri liquidi davvero impareggiabile”.
Più in dettaglio, la capacità di mantenere le performance sempre al massimo su un amplissimo intervallo di temperature, da -40° a +40°, rendono questo prodotto versatile e adatto ad ogni contesto di utilizzo, a partire dalle calzature ai guanti, ma non solo. Il fatto di nascere come trasparente, inoltre, rende NexX4™ il materiale perfetto per i brand partner che possono vedere soddisfatte tutte le loro esigenze in termini di estetica, colori, trama e design.
NexX4™ cambia le regole del gioco
Dallo snowboard agli sport indoor al work&uniform. I benefici di NexX4™ sfidano confini e categorie. Questa tecnologia versatile cattura l’attenzione dei brand partner, che cercano costantemente il meglio per spingere le prestazioni al livello successivo. Kanso, Prabos e Level hanno presentato la tecnologia NexX4™ ai Performance Days.
Ambrogio Merlo, CEO di JV International e Managing director NexX4™, ha commentato: “Essere ai Performance Days per presentare NexX4™ insieme a dei brand partner d’eccezione è un grande motivo di orgoglio per me e per tutto il team JV International. Un’eccellente occasione per mostrare al pubblico e agli operatori di settore le infinite potenzialità di NexX4™. Sono anche molto contento che durante i due giorni dell’evento, Mark Wallem, Business Development Manager di NexX4™, ha guidato il lancio sul mercato B2B. Il suo contributo allo sviluppo di questa tecnologia è fondamentale.”
“Sono molto contento e motivato di tenere alta la bandiera di NexX4™ qui ai Performance Days. Ringrazio Ambrogio Merlo per l’opportunità di far parte del team di JV International. La tecnologia dei prodotti NexX4™ fornisce soluzioni convincenti per opportunità di business non sfruttate da partner leader di mercato nei settori delle calzature, dei guanti e di altre categorie di prodotti” ha sottolineato Mark Wallem, NexX4™ Business Development Manager.
Un modello Kanso con suola NexX4Suola NexX4 anche per lo scarponcino PrabosAnche Level ha scelto la tecnologia NexX4
GSC Group ha ottenuto il certificato di partnership al marchio registrato Arzignano Capitale della Pelle®, un riconoscimento ufficiale che attesta l’adesione ai più alti standard di qualità, legalità, sostenibilità e innovazione del distretto conciario vicentino. La cerimonia di consegna si è svolta mercoledì 28 maggio 2025 presso la Sala Consiliare Achille Beltrame di Arzignano, alla presenza delle autorità locali e dei rappresentanti del Comitato promotore del progetto.
A ritirare il riconoscimento per GSC Group è stata la Dott.ssa Caterina Serafini, Direttore Amministrativo, Finanziario e di Controllo (CFO) dell’azienda, che ha partecipato alla cerimonia insieme alle altre imprese selezionate. L’attestato è stato consegnato dal sindaco di Arzignano, Alessia Bevilacqua, e dall’assessore ai Progetti Strategici Enrico Marcigaglia, presidente del Comitato “Arzignano Capitale della Pelle”, promotore dell’iniziativa.
“Questo riconoscimento rappresenta per noi un motivo di orgoglio,” ha dichiarato la Dott.ssa Caterina Serafini, CFO di GSC Group. “Operare in un territorio come Arzignano, da sempre sinonimo di eccellenza industriale, significa essere parte attiva di un ecosistema di valore. La sostenibilità, per noi, non è solo un obiettivo strategico, ma un principio guida che integra innovazione, responsabilità sociale e rispetto per l’ambiente. Ricevere il diritto di utilizzare questo prestigioso marchio “Arzignano capitale della pelle” ci motiva a proseguire con ancora più determinazione lungo un percorso di crescita condivisa con il nostro territorio.”
“Arzignano Capitale della Pelle” è un progetto strategico promosso dal Comune di Arzignano e coordinato da un apposito Comitato presieduto dall’assessore ai Progetti Strategici Enrico Marcigaglia. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di valorizzare le imprese virtuose del distretto conciario attraverso l’assegnazione di un marchio distintivo, concesso alle aziende che rispettano rigorosi standard in ambito etico, ambientale e produttivo.
La concessione d’uso del marchio è subordinata al rispetto di 10 requisiti fondamentali, tra cui: regolarità fiscale e contributiva, sicurezza sul lavoro, possesso di certificazioni ambientali, legalità e moralità aziendale. La valutazione delle candidature è affidata al Comitato “Arzignano Capitale della Pelle”, che si occupa di verificare che ogni azienda partner rappresenti pienamente i valori del progetto e contribuisca a rafforzare l’immagine e l’identità del distretto a livello nazionale e internazionale.
L’ingresso di GSC Group nel progetto “Arzignano Capitale della Pelle” rappresenta un riconoscimento della coerenza tra la visione aziendale e i principi fondanti dell’iniziativa. L’azienda condivide e promuove attivamente i valori di qualità, innovazione e sostenibilità ambientale, ponendo al centro delle proprie attività una cultura d’impresa responsabile e orientata al futuro.
Essere parte di questo progetto significa rafforzare il legame con il territorio e contribuire allo sviluppo di un modello industriale che unisce eccellenza produttiva, etica e consapevolezza ambientale.
GSC Group ha voluto ringraziare il Comune di Arzignano e il Comitato promotore per l’importante riconoscimento ricevuto, che rappresenta un’ulteriore conferma dell’impegno costante dell’azienda verso l’innovazione responsabile, la qualità dei processi e il rispetto dell’ambiente.
Far parte di “Arzignano Capitale della Pelle” significa per GSC rafforzare il proprio ruolo all’interno del distretto, contribuendo attivamente alla promozione di un modello industriale evoluto, etico e sostenibile, capace di valorizzare il territorio e proiettarlo verso nuove opportunità di crescita.
Nel corso degli anni, GSC Group ha consolidato il proprio impegno verso la qualità, la sostenibilità e la responsabilità aziendale attraverso l’ottenimento di numerose certificazioni riconosciute a livello internazionale, tra cui:
• Certificazione ISO 9001
• Certificazione ISO 14001
• Certificazione OHSAS 18001
• Certificazione dell’inventario dei gas serra ISO 14064-1
• Certificazione ISO 45001
• Certificazione ISO 14067:2018
• ZDHC Livello 3
Questi riconoscimenti testimoniano l’attenzione costante di GSC Group alla qualità, alla trasparenza e alla sostenibilità dei propri processi produttivi, in linea con gli obiettivi del progetto “Arzignano Capitale della Pelle”.
Caterina Serafini, CFO di GSC Group, tra il sindaco di Arzignano, Alessia Bevilacqua, e l’assessore ai Progetti Strategici Enrico Marcigaglia, presidente del Comitato “Arzignano Capitale della Pelle”
“È con commozione che vogliamo ricordare e omaggiare le innumerevoli attività svolte dal collega Mario Pucci, figura di riferimento nello sviluppo delle Relazioni Internazionali di Assomac. Il suo percorso, iniziato negli anni ’80, quando fu tra i primi collaboratori dopo la fondazione dell’Associazione, è proseguito fino al termine della sua carriera professionale”, ha dichiarato il Presidente di Assomac, Mauro Bergozza. “Il giornalista con la valigia”, così si definiva quando cercava di raccogliere in poche parole il suo lungo percorso di lavoro. “Il ricordo va alle tue scelte iniziali e a quella passione per la relazione autentica, la comunicazione costruttiva e lo spirito del messaggero che ti ha sempre contraddistinto. I colleghi di Assomac ti ricordano con profonda commozione. Il tuo spirito sereno nell’affrontare ogni aspetto del lavoro con serietà e capacità pragmatiche, anche nei momenti più difficili e complicati, ha sempre tranquillizzato tutti e insegnato a dare la giusta importanza alle relazioni personali con i nostri interlocutori.”
Instancabile viaggiatore, Mario Pucci ha rappresentato e promosso l’industria meccanica italiana in tutti i principali paesi produttori di calzature e pellami, costruendo ponti di dialogo e collaborazione in ogni angolo del mondo. L’India, in particolare, ha sempre occupato un posto speciale nel suo cuore: un legame profondo, fatto di rispetto, curiosità e affetto.
Nei suoi racconti, fin dal suo arrivo a Vigevano, negli anni ’70, prima a “L’Informatore”, e poi in Assomac, ha sempre riportato l’importanza di credere nel valore delle persone, nella cultura del lavoro e nella bellezza dei luoghi e delle relazioni.
Negli ultimi anni, Pucci si era stabilito a Firenze, dove ha vissuto serenamente insieme a sua moglie Antonella. La sua umanità, la sua dedizione e il suo spirito internazionale resteranno per sempre parte della storia di Assomac.
Silvia Paganini durante la presentazione FHEEL TALK
Quando ti siedi al tavolo di un tacchificio per parlare di sostenibilità e ti ritrovi a confrontarti con i responsabili dell’azienda, certo, ma anche con chi si occupa di comunicazione e con chi ha come unico mandato la gestione e lo sviluppo delle tematiche ESG, ti è subito chiaro che quell’azienda è differente. È qualche metro avanti rispetto alla media del settore.
Del resto, la moda sostenibile non è una semplice tendenza, ma una maratona da correre, in questo caso con tacchi bilanciati tra stile, affidabilità e sostenibilità. E il “passo” fondamentale, oggi più che mai, è quello della concretezza nelle azioni. Un tema al centro di FHEEL TALK, il primo evento di dialogo ESG organizzato da Tacchificio Villa Cortese (TVC) che si è svolto il 15 maggio 2025 a Scandicci (Firenze).
FHEEL TALK non è stato il solito appuntamento aziendale fatto di tante parole e pochi fatti: ha rappresentato, piuttosto, una tavola rotonda, dove i professionisti del settore e i protagonisti della filiera si sono confrontati con pragmatismo sull’innovazione sostenibile, la transizione ESG e i rischi di una comunicazione poco trasparente.
Come ha dichiarato Silvia Paganini, Chief Marketing Officer dell’azienda: «Sostenibilità per noi significa concretezza, trasparenza e cultura del cambiamento. FHEEL TALK è prima di tutto un invito a costruire insieme una visione di futuro più consapevole».
L’evento non si è limitato alla discussione, ma ha evidenziato le numerose iniziative concrete che Tacchificio Villa Cortese ha già intrapreso sul fronte della sostenibilità e che andiamo a scoprire grazie alla guida di Nayara Maria Carvalho, da più di un anno Sustainability Manager in TVC.
Tutto parte dall’analisi
L’ultima fase del cammino di TVC verso un approccio più sostenibile del proprio business è partita con un’analisi approfondita del contesto ESG interno, esterno e legislativo per individuare il percorso su cui muovere i primi passi.
Concretezza prima di tutto: i progetti sostenibili di Tacchificio Villa Cortese
La concretezza passa prima di tutto dalla ricerca e sviluppo di materiali alternativi e innovativi. Tra i primi sviluppi emerge FHEELGREEN®, un polimero eco-ingegnerizzato, sviluppato internamente, che si propone come alternativa al tradizionale ABS per lo stampaggio di tacchi e accessori moda. I vantaggi sono concreti e misurabili: riduzione del 66% di energia elettrica, dell’80% di energia termica e del 99% delle acque reflue rispetto alla produzione standard di ABS. Meno emissioni, meno sprechi e maggiore sicurezza per i lavoratori.
Accanto a questo materiale, TVC ha introdotto anche FheelBio® BCA, un composto polimerico bio-circolare attribuito certificato ISCC+, che permette una riduzione significativa delle emissioni di gas serra. La rivoluzione, però, non finisce qui: l’azienda ha lanciato RE-FHEEL® (trovate un approfondimento nelle prossime pagine), un materiale derivato dal riciclo chimico di rifiuti plastici post-consumo che garantisce performance equivalenti all’ABS vergine.
Sono molto interessanti anche i materiali in via di sviluppo della linea FHEELHYBRID® che puntano ad utilizzare fibre naturali (come cuoio o legno) e ad alte prestazioni (vetro e carbonio, per esempio) al fine di eliminare i rinforzi metallici nei tacchi ad alte prestazioni.
Misurare l’impatto
Momento cruciale: analizzare e comprendere l’impatto dell’utilizzo di diverse materie prime per la produzione dei tacchi e, come conseguenza, indirizzare gli sforzi in termini di ricerca e sviluppo.
Eco-design e responsabilità ambientale: l’approccio integrato di TVC
L’innovazione in TVC non si limita ai materiali. La sostenibilità attraversa l’intero processo produttivo, grazie a pratiche virtuose. Come il riuso: lo spurgo e la materozza, scarti della produzione, vengono recuperati, macinati e reintegrati nel ciclo produttivo. O come l’eco-design che permette di ridurre gli impatti già nelle prime fasi di progettazione, minimizzando gli sprechi e migliorando la performance del prodotto.
Per evitare dispersioni di granuli plastici, che possono contribuire all’inquinamento delle microplastiche, l’azienda sta implementando le direttive di Operation Clean Sweep, un programma volontario mirato a migliorare la consapevolezza e promuovere pratiche virtuose nella filiera della plastica.
La sostenibilità, inoltre, passa anche attraverso l’energia rinnovabile: l’impianto di produzione TVC utilizza pannelli solari e sistemi geotermici che forniscono circa il 70% del fabbisogno dell’azienda, così da ridurre l’impatto ambientale.
Sostenibilità sociale: sport e riuso creativo
In Tacchificio Villa Cortese, sostenibilità significa anche responsabilità sociale. Una parte dei materiali che non possono essere recuperati nel ciclo produttivo viene infatti destinata a progetti sociali che coinvolgono bambini e persone con esigenze speciali, promuovendo lo sviluppo personale e l’inclusione attraverso attività creative e ricreative. Un’idea di inclusività portata anche nello sport.
Il sostegno ad alcune società sportive del territorio è, infatti, un altro ambito in cui TVC si impegna.
Gestire il rischio
L’adozione di liste unificate di sostanze soggette a restrizioni, in linea con le normative europee, garantisce non solo prodotti più sicuri per i consumatori e i lavoratori, ma anche un controllo e una collaborazione virtuosa di filiera.
Tracciabilità e trasparenza: valori imprescindibili
Infine, TVC ha avviato un percorso finalizzato a migliorare la propria trasparenza (accountability) nei confronti dei propri portatori di interesse di riferimento. In tale ottica, l’azienda ha innovato il proprio processo di rendicontazione, pubblicando il primo Bilancio di Sostenibilità 2024. Il rapporto, redatto in modo volontario e in conformità ai principali standard di riferimento, rappresenta un passo significativo verso una gestione aziendale sempre più responsabile. Questo risultato è frutto di una collaborazione sinergica tra risorse interne e una società di consulenza specializzata, e riflette l’impegno di lunga data di TVC verso la trasparenza e il miglioramento continuo.
Mitigare e migliorare
L’adesione a diversi progetti di rinascita o protezione delle foreste è un’altra iniziativa che TVC ha adottato, non tanto per acquisire crediti di carbonio che non ha mai convertito in punteggi ESG, quanto per avere un impatto virtuoso sull’ambiente e sulla società.
Di tutto questo e molto altro si è parlato durante l’evento FHEEL TALK. Non è stato solo l’occasione per discussioni teoriche, ma una tappa importante all’interno di un percorso avviato da tempo. Perché TVC punta a un futuro sempre più responsabile, consapevole e condiviso fra gli attori della filiera che hanno più che mai bisogno di momenti di confronto e formazione.
RE-FHEEL®, un futuro più sostenibile delle calzature passa dal riciclo chimico di scarti post-consumo
RE-FHEEL® offre una soluzione concreta e più sostenibile per il settore calzaturiero. Un passo avanti sul percorso intrapreso da Tacchificio Villa Cortese verso l’economia circolare e la riduzione dell’impatto ambientale.
Nel mondo della moda e delle calzature, l’innovazione è una partita che deve giocarsi a passi veloci e sicuri, specie quando il campo da gioco è la sostenibilità. Oggi più che mai, marchi e produttori sono chiamati a coniugare estetica, performance e responsabilità ambientale. In questo scenario, RE-FHEEL® di Tacchificio Villa Cortese rappresenta una soluzione innovativa e concreta per il settore calzaturiero, combinando la tecnologia avanzata del riciclo chimico con le elevate prestazioni richieste da un mercato sempre più esigente.
CHE COS’È RE-FHEEL
RE-FHEEL® è un materiale innovativo sviluppato proprio da Tacchificio Villa Cortese come alternativa più sostenibile all’ABS vergine. Certificato ISCC+, proviene dal riciclo chimico di scarti plastici post-consumo, riducendo l’uso di risorse fossili e l’impatto ambientale, senza compromettere qualità e prestazioni.
RE-FHEEL® è tracciato lungo tutta la catena di custodia tramite il Bilancio di Massa e garantisce la corretta attribuzione del contenuto riciclato. Ogni fornitura è accompagnata da una Dichiarazione di Sostenibilità. Il processo produttivo valorizza gli scarti, riducendo sprechi ed emissioni GHG.
RICICLO CHIMICO: UNA NUOVA VITA ALLA PLASTICA
La plastica è un materiale controverso: indispensabile per le sue qualità tecniche, ma al centro di un dibattito critico per via del suo impatto ambientale. Il riciclo chimico utilizzato per produrre RE-FHEEL® offre un’alternativa più responsabile all’utilizzo di plastica vergine. Questo processo si distingue radicalmente dal tradizionale riciclo meccanico, spesso condizionato da impurità e performance variabili. Grazie al riciclo chimico, infatti, le plastiche di scarto vengono scomposte nei loro monomeri originali per essere trasformate in nuovi polimeri con caratteristiche tecniche e qualitative comparabili al materiale vergine. A differenza del riciclo meccanico, inoltre, quello chimico offre prodotti in colore neutro facilmente colorabile.
IL VANTAGGIO DEL BILANCIO DI MASSA
Uno degli aspetti più innovativi di RE-FHEEL® risiede nell’approccio basato sul bilancio di massa. Immaginiamo di scegliere energia “verde” per la nostra abitazione: non riceveremo direttamente elettricità generata dal sole o dal vento, ma con la nostra scelta sosterremo l’incremento generale di energia pulita nella rete. Analogamente, nel settore della plastica, questo approccio permette di certificare che una determinata quantità di materiale riciclato è stata introdotta nel ciclo produttivo. Non si tratta necessariamente della percentuale esatta contenuta nel singolo prodotto finale, quanto della certezza che l’azienda produttrice ha utilizzato quantità definite e certificate di materie prime riciclate lungo l’intera filiera.
PRESTAZIONI TECNICHE INALTERATE
Quando parliamo di calzature, soprattutto di alta gamma, qualità e performance sono fattori irrinunciabili. RE-FHEEL® non solo risponde a queste esigenze, ma spesso le supera. Questo materiale, derivato da ABS riciclato chimicamente, mantiene caratteristiche di resistenza alla trazione e flessione simili al materiale tradizionale, con il vantaggio aggiuntivo di una maggiore resilienza e capacità di assorbimento degli urti. Nei test di impatto Charpy, RE-FHEEL® si dimostra superiore, garantendo maggiore durata e affidabilità nel tempo, caratteristiche ideali per calzature di alta qualità.
MADE IN ITALY: TRACCIABILITÀ E QUALITÀ CERTIFICATE
RE-FHEEL® si fregia con orgoglio del marchio Made in Italy, sinonimo internazionale di eccellenza, qualità e innovazione. Produrre in Italia significa scegliere una filiera corta, ridurre le emissioni legate ai trasporti e garantire il rispetto rigoroso delle norme europee sulla sicurezza ambientale e lavorativa. Ogni fase della produzione è certificata e tracciabile, grazie alla metodologia ISCC Plus (International Sustainability & Carbon Certification), che impone la certificazione e la verifica indipendente di ogni passaggio produttivo, dalla materia prima al prodotto finale.
RIDUZIONE SIGNIFICATIVA DELL’IMPATTO AMBIENTALE
L’analisi del Ciclo di Vita (LCA) condotta dal Tacchificio Villa Cortese conferma la riduzione significativa di GHG di RE-FHEEL® rispetto all’ABS tradizionale. Lo studio ha valutato gli impatti associati alle diverse fasi del processo produttivo, inclusi la materia prima, il trasporto e la manifattura, e ha evidenziato che la produzione della materia prima rappresenta il principale fattore di impatto ambientale, indicando così l’area con il maggiore potenziale di intervento per la riduzione dell’impatto complessivo.
UN PASSO CONCRETO VERSO UN FUTURO CIRCOLARE
RE-FHEEL® non rappresenta solo un’alternativa certificata, ma è una scelta strategica e lungimirante per il futuro del settore calzaturiero. Ogni scarpa realizzata con RE-FHEEL® contribuisce a sostenere un modello di economia circolare, favorendo la riduzione delle materie prime fossili e promuovendo l’innovazione responsabile.
Da ultimo, merita di essere segnalato come RE-FHEEL® risulti compatibile con le formulazioni, gli impianti o i processi esistenti, eliminando la necessità di qualsiasi adattamento.
Ieri, 3 giugno, il Parlamento europeo è diventato il palcoscenico globale per l’industria europea della pelle. Un’occasione per trasmettere un messaggio chiaro e scientificamente fondato: la pelle non è un fattore di deforestazione. Ospitato dall’eurodeputato Salvatore De Meo (PPE, Italia) in stretta collaborazione con COTANCE e UNIC, il workshop intitolato “EUDR: La pelle è un fattore di deforestazione? – Portare i fatti al Parlamento europeo” ha riunito oltre 50 soggetti interessati provenienti da tutto il mondo. Tra i partecipanti c’erano rappresentanti diplomatici di Stati Uniti, Argentina, Turchia e Australia, oltre a funzionari degli Stati membri dell’UE (Italia, Polonia), della Commissione europea, membri del Parlamento europeo, organizzazioni internazionali, esperti del settore e rappresentanti di aziende e concerie leader.
L’evento ha segnato un’importante pietra miliare negli sforzi di advocacy dell’industria e ha rafforzato l’importanza di una politica basata su dati concreti nella revisione dell’Allegato I del Regolamento UE sulla deforestazione (EUDR).
Nel corso dell’incontro sono stati presentati i risultati dello studio condotto dalla Scuola Superiore Sant’Anna (Università di Pisa), offrendo una revisione completa della letteratura accademica e dei dati disponibili sul fatto che la pelle contribuisca o meno alla deforestazione. Il workshop è servito anche come valutazione d’impatto mancante sulla pelle, colmando una lacuna critica nella revisione in corso dell’Allegato I dell’EUDR ai sensi dell’articolo 34.
Luca Boltri, vicedirettore dell’Associazione Italiana Conciatori – UNIC, ha dichiarato: “Siamo grati all’eurodeputato italiano Salvatore De Meo (PPE), che ha ascoltato le nostre preoccupazioni e ci ha dato l’opportunità di portare alle istituzioni europee i fatti dell’impatto di un atto legislativo dell’UE che è totalmente scollegato dalla realtà dell’industria della pelle”.
“Sono felice di difendere un settore che è l’orgoglio della moda italiana e che viene ingiustamente stigmatizzato nell’EUDR. Tutti vogliamo frenare la deforestazione, ma non aiuta la credibilità della legislazione europea se questa stabilisce misure che non hanno alcun effetto reale sull’ambiente mentre soffocano la competitività dell’industria europea” – ha dichiarato Salvatore de Meo, eurodeputato (PPE/Italia).
Utility Diadora consolida la partnership con Ducati Corse, team campione del mondo di MotoGP. Dopo il successo delle scorse stagioni, quest’anno la speciale collezione da lavoro dedicata viene ulteriormente ampliata con la scarpa antinfortunistica GLOVE MONSTER, l’ultima evoluzione della iconica calzatura di sicurezza Glove.
Glove Monster, disponibile in versione low nei modelli S3S FO HRO con tomaia idrorepellente e S1PS FOHRO con tomaia in microfibra, è la somma di componenti funzionali, che danno come risultato una calzatura antinfortunistica altamente performante: l’intersuola in EVA di derivazione running, con film protettivo in TPU, garantisce massima reattività e leggerezza, la presenza di una coppetta di supporto sul tallone conferisce una maggiore resistenza all’abrasione e durata nel tempo. A perfezionamento della calzatura, è stato inserito un plantare estraibile traspirante microforato in PU espanso a celle aperte e arricchito con carboni attivi. Altamente versatile, questa calzatura è ideale per l’utilizzo in diversi settori lavorativi quali, ad esempio, artigianato, industria e officina, impiantistica, logistica e costruzioni. Inoltre, a enfatizzare il legame tra le due grandi realtà italiane, vi è l’utilizzo dei colori Ducati e il patch con il simbolo della casa motociclistica.
Glove Monster si aggiunge alla collezione Utility Diadora per Ducati Corse, completa di capi da lavoro e scarpe antinfortunistiche che, negli anni, è stata continuamente ampliata: dalla leggerissima Fly Motor, passando per la bilanciata Shark Engine, fino alla funzionale Speedy Race, solo per quanto concerne le calzature. L’obiettivo è quello di fornire ai lavoratori una gamma sempre più completa di prodotti di elevata qualità, che rispondano alle diverse necessità professionali.
La collezione da lavoro Utility Diadora x Ducati Corse è disponibile sul sito www.diadorautility.com e presso rivenditori selezionati.
Utility Diadora Glove Monster Low S3S FO HRO con tomaia idrorepellenteUtility Diadora Glove Monster Low S1PS FO HRO con tomaia in microfibraLa particolare composizione della suola garantisce resistenza all’abrasione e durata nel tempo
La fiera internazionale della pelle, tessili e materiali, componenti e prodotti chimici per calzature e pelletteria, è pronta ad accogliere oltre 7.000 professionisti del settore per la sua 54a edizione, che si svolgerà il 15 e 16 ottobre 2025 presso il centro espositivo IFA-Fira Alacant.
Il Salone riunirà più di 300 aziende espositrici in un’area di oltre 12.000 m2, proponendosi ancora una volta come una vetrina essenziale per l’industria europea, presentando le tendenze e le innovazioni per la stagione moda autunno/inverno 2025-2026.
Questa edizione non comprenderà le esposizioni di macchinari, consentendo una maggiore visibilità per i materiali, le pelli, i tessuti, i prodotti chimici e altri componenti essenziali nel processo di fabbricazione delle calzature e degli articoli in pelle.
L’organizzazione ricorda che gli ex espositori hanno la priorità di prenotare il loro spazio abituale fino al 17 giugno. A partire da tale data, le richieste saranno trattate in base al criterio della progressione di arrivo, secondo la disponibilità residua.
Come in ogni edizione, FUTURMODA manterrà il suo forte impegno per la sostenibilità attraverso lo spazio Green Planet, un’area che mette in evidenza prodotti eco-compatibili, materiali riciclati e processi ecosostenibili. Inoltre, saranno potenziate le zone di collegamento in rete, le aree ristoranti e il forum degli esperti al fine di promuovere il dialogo e l’innovazione nel settore.
Per ulteriori informazioni e per iscriversi, visitare il sito ufficiale: www.futurmoda.es
E’ programmata dal 3 al 5 settembre la 25.a edizione di All-China Leather Exhibition (ACLE), la fiera dedicata alla filiera della pelle che si tiene ogni anno a Shanghai presso il New International Expo Centre nel quartiere di Pudong. L’evento coprirà una superficie espositiva di 80.500 metri quadri di cui 66mila occupati da espositori cinesi ed il resto da aziende internazionali, tra cui spiccano i fornitori di prodotti chimici e di tecnologia conciaria con una significativa presenza italiana.
A trainare la prossima edizione sono sicuramente gli ottimi risultati registrati lo scorso anno: 31mila visitatori e la presenza a livello espositivo di ben 17 collettive nazionali da nove Paesi, tra cui Italia, Brasile, Stati Uniti e Australia che hanno dato vita ad una manifestazione dinamica e vitale. Negli ultimi mesi sulla fiera di Shanghai si sono addensati però molti nuvoloni. I motivi di preoccupazione riguardano il peggioramento del quadro economico e geopolitico internazionale. L’industria della pelle cinese (e non solo) soffre del calo della domanda mondiale e soprattutto del clima di incertezza generale risultato della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti che all’inizio dell’amministrazione Trump ha visto una prima fase di escalation dei dazi che ha praticamente paralizzato gli scambi, seguita da una sospensione di 90 giorni grazie ad un accordo in base al quale Washington applica ai prodotti cinesi tariffe doganali abbassate al 30% mentre Pechino è scesa al 10% sui prodotti americani.
Quanto ai dati di settore, nonostante un calo medio del 15% nel primo semestre 2024, l’industria della pelle cinese prevede buone prospettive di crescita, in particolare nel settore dell’imbottito e dell’automotive (cresciuto del 5%). Vale la pena di ricordare che lo scorso anno in Cina sono stati venduti oltre 31 milioni di nuovi veicoli, di cui il 20-25% con interni in pelle.
Tornando alla fiera, nella stessa settimana di ACLE, Shanghai ospiterà numerosi altri eventi legati al settore. In primis il 22° UITIC International Technical Footwear Congress programmato per il 2 settembre: un evento internazionale di grande rilevanza che richiamerà esperti e tecnici della calzatura da tutto il mondo. Importante anche l’International Tanning Summit e l’Assemblea annuale di CLIA, l’associazione dell’industria della pelle cinese, che si svolgeranno a margine della fiera e richiameranno conciatori da tutta la Cina.
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