Ufficialmente inaugurata la nuova sede della formazione di Fondazione Sportsystem in Piazza Aldo Moro 29 a Montebelluna.
Gianni Frasson
“La formazione è un elemento fondamentale per sostenere la crescita delle aziende del Distretto, anche le più piccole, che sono la vera ossatura dell’economia del territorio. Investire sulla crescita dei nostri talenti, offrire loro la possibilità di esprimersi, facendo convergere esperienza, know how e innovazione, è dunque non solo un interesse di tutti noi imprenditori dello sportsystem, ma anche un dovere morale e un segno di riconoscenza verso un territorio che ha permesso a tanti brand e aziende di affermarsi in tutto il mondo. Ringrazio dunque di cuore le oltre 50 aziende associate alla Fondazione, che con il loro contributo sostengono le nostre attività, e auspico che sempre più aziende si uniscano al nostro operato”, ha commentato così Gianni Frasson, Presidente Fondazione Sportsystem, durante l’inaugurazione della nuova factory innovation school a Montebelluna.
Dopo il taglio del nastro, i ringraziamenti di rito: alle aziende partecipanti alla Fondazione per il loro costante supporto, a Banca delle Terre Venete per l’entusiasmo nel contribuire già da alcuni anni alle attività della formazione, a Intesa Sanpaolo per aver messo a disposizione gli ampi spazi in una posizione centrale e strategica, nonché all’amministrazione comunale per la collaborazione e alle aziende fornitrici delle attrezzature RiVeMac e PrismaTech.
Modelleria, Orlatura e CAD sono i 3 corsi partiti il 14 settembre, dedicati a neodiplomati che desiderano acquisire le competenze più richieste dalle aziende del distretto, o persone già occupate che aspirano a crescere professionalmente.
La Fondazione sta già lavorando ai nuovi corsi, in partenza a gennaio, sui temi del design e della sostenibilità.
Il Servizio Economico di Lineapelle fotografa una situazione di generale difficoltà per il settore conciario globale, così come per quello degli accessori moda. A seguire, un estratto.
L’industria chimica europea affronta investimenti ridotti, importazioni in crescita e una quota di mercato in calo, mentre il Green Deal viene percepito come un freno competitivo. Marcello Taglietti di ICF parla del rischio di deindustrializzazione e invoca una transizione sostenibile che non penalizzi la manifattura europea.