Arsutoria Studio

Innovazione e trasparenza: il tessile moda si confronta al Centrocot  

News brevi

Settembre 2025

Innovazione e trasparenza: il tessile moda si confronta al Centrocot  

Un convegno con ZDHC fa il punto su innovazione, legalità e sostenibilità: come certificare il futuro della filiera TAM

Un momento di confronto ricco e costruttivo su temi chiave per il futuro della filiera tessile e moda. Intitolato “Innovazione, Legalità e Sostenibilità: certificare il futuro della filiera TAM” il Convegno organizzato da Centrocot il 15 settembre scorso a Busto Arsizio, parte del programma “ZDHC Solutions Roadshow”, ha chiamato a raccolta imprese e istituzioni per approfondire tematiche di grande attualità nel Tessile Abbigliamento Calzature come la trasparenza, la gestione chimica sostenibile e la responsabilità sociale.

Dopo i saluti di Anna Deligios della Camera di Commercio di Varese e Luigi Galdabini, Presidente di Confindustria Varese, si è entrati nel vivo dei lavori. Di legalità si è parlato con l’avvocata Danila Passantino di Confindustria Moda, che ha illustrato i punti chiave del nuovo Protocollo d’intesa che mira a regolare i contratti nella filiera moda con l’obiettivo di contrastare il lavoro irregolare e il dumping contrattuale. «Legalità e sostenibilità non sono più opzioni», ha affermato, «ma condizioni indispensabili per competere sui mercati globali e tutelare il nostro Made in Italy».

Degno di nota l’intervento di Grazia Cerini, ad e direttore generale Centrocot, i cui laboratori sono tra i più avanzati in Europa, che ha spiegato come certificazioni e piattaforme digitali come OEKO-TEX® e ZDHC aiutino le aziende a trasformare obblighi normativi in opportunità di innovazione e reputazione. In un mercato globale che chiede sempre più garanzie, le aziende italiane dimostrano di essere un passo avanti. «In questo contesto – ha sottolineato Cerini – le nostre imprese arrivano prima», non solo con protocolli consolidati, ma anche anticipando le normative con le più recenti innovazioni. L’evento ha fornito ad esempio l’occasione per premiare la prima azienda italiana certificata “Responsible Business” (la Tintoria Vago di Busto Arsizio): un nuovo schema di certificazione Oeko-Tex, che verifica il rispetto della due diligence lungo tutta la filiera e in sostanza dice al mondo che l’azienda è pienamente conforme sotto tutti gli aspetti.  

Il successivo Panel “Sostenibilità in Azione”, moderato da Aurora Magni, ha permesso di ascoltare le testimonianze concrete di aziende e operatori di primo piano che hanno fatto del percorso verso la sostenibilità il proprio vantaggio competitivo. Sono intervenuti Soledad Zausa  e Gaia Zucca (Decathlon), Barbara Cimmino (Yamamay), Chiara Ferraris (Radici Group), Marino Vago (Tintoria Vago), Roberto Grassi (Grassi) e Antonio Massafra in rappresentanza dei lavoratori.

Ultimo intervento quello di Marta Simonetti, Europe Region Manager di ZDHC, che ha illustrato le ultime novità del programma “Roadmap to Zero” per l’azzeramento del rischio chimico lungo la filiera. In dieci anni di lavoro tanta strada è stata fatta – ha detto la responsabile ZDHC – soprattutto nel tessile, ma c’è ancora molto da fare, soprattutto nel settore pelle e calzature.

La giornata si è conclusa con una visita al MultiLab di Centrocot e al suo Textile Recycling Experience, introdotto dal presidente Mario Montonati: un esempio tangibile di come l’innovazione possa trasformare il riciclo tessile in una risorsa per l’economia circolare.

I protagonisti del panel Sostenibilità in azione
La slide che illustra le caratteristiche della nuova certificazione OEKO-TEX Responsible Business

Altre news che potrebbero interessarti