Anche il trattamento delle acque reflue può giovarsi dell’intelligenza artificiale. Il 18 giugno scorso è stato presentato il progetto curato da Consorzio Aquarno, in collaborazione con Data Brain Services, che mira a prevenire gli infortuni sul lavoro e ad evitare la dispersione di sostanze inquinanti nell’ambiente attraverso l’impiego di sistemi predittivi basati sull’AI.
Il progetto avviato dal Consorzio Aquarno di Santa Croce sull’Arno (Pisa), nel cuore del distretto conciario, mira anche a ridurre i consumi elettrici (fino al 25%) e l’impatto ambientale grazie ad un maggiore controllo del processo biologico di depurazione e degli eventi estremi come le alluvioni.
L’intero sistema, primo nel suo genere, dovrebbe diventare pienamente operativo entro luglio 2025. L’impianto gestito da Aquarno tratta acque reflue urbane e industriali per oltre due milioni di abitanti provenienti da quattro comuni e da centinaia di imprese conciarie: riceve reflui con alta concentrazione di solfuri, sali e sostanze recalcitranti. Il sistema adottato integra le letture di oltre 60 sensori (portata, pH, salinità, ossigeno disciolto, temperatura, carico organico), unitamente ad oltre 250 parametri analitici che quotidianamente vengono analizzati presso il laboratorio, e li elabora con modelli di machine learning in grado di prevedere scenari, segnalare anomalie, supportare le decisioni degli operatori in scelte che vanno dall’uso dei compressori per l’ossigenazione alla regolazione dei reagenti chimici, fino alla gestione delle acque meteoriche.