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Soldini: 80 anni di passi sicuri. Urso: “Un esempio e un modello del Made in Italy”

Da bottega artigiana a impresa simbolo del Made in Italy. Il calzaturificio Fratelli Soldini ha celebrato ottant’anni di storia tra innovazione, radici territoriali e visione imprenditoriale. Una festa corale con dipendenti, istituzioni e grandi nomi dell’industria italiana. Il Ministro Urso annuncia il piano nazionale moda e definisce Soldini “un modello” per il Paese.

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Luglio 2025

Soldini: 80 anni di passi sicuri. Urso: “Un esempio e un modello del Made in Italy”
Rossano Soldini

La storia della Soldini non è solo quella di un’impresa: è il racconto di una famiglia, di un territorio, di un’Italia che cammina con stile e determinazione da ottant’anni. Fondata nel 1945 nel cuore del Casentino da Gustavo Soldini, la piccola bottega artigiana si è trasformata, generazione dopo generazione, in una manifattura solida, rispettata e capace di portare la qualità delle sue calzature in tutto il mondo.

Il 7 luglio 2025, Capolona – il borgo toscano dove tutto ebbe inizio – si è trasformato in un grande teatro all’aperto per ospitare la celebrazione di questo traguardo. Oltre 500 invitati tra dipendenti (alcuni assunti nel 1945!), fornitori, collaboratori, rappresentanti delle istituzioni e big del sistema industriale italiano. Una vera “famiglia allargata”, come l’hanno definita i fratelli Rossano e Marco Soldini, oggi alla guida dell’azienda insieme ai figli.

L’evento è stato anche l’occasione per premiare settanta operai storici, ricordare le tappe fondamentali dell’azienda – incluso l’incendio che distrusse lo stabilimento di Anghiari nel 1994 – e accogliere con orgoglio la cittadinanza onoraria conferita dal Comune di Capolona ai due fratelli imprenditori.

In primo piano Adolfo Urso,  Ministro delle Imprese e del Made in Italy

Tra gli ospiti, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha voluto essere presente per sottolineare il valore simbolico e strategico di aziende come Soldini. Non solo parole di circostanza, ma una visione concreta del futuro industriale italiano:

“Il piano nazionale moda che corrisponde alle esigenze del mercato globale vorrà favorire l’aggregazione e il consolidamento della filiera, tanto più in questa fase di passaggio generazionale così delicata utilizzando strumenti innovativi che consentiranno di aggregare aziende sia in senso verticale (mi riferisco soprattutto ai grandi brand che hanno interesse a rafforzare e consolidare i propri fornitori) che trasversale (alcune imprese della filiera potrebbero fare squadra per rafforzare la loro presenza sul mercato). Il tutto con l’aiuto e il sostegno delle risorse pubbliche e delle nostre agenzie, con l’obiettivo di vincere le sfide della globalizzazione, come già i nostri imprenditori e lavoratori hanno saputo fare in passato.”

“La Soldini cosa può rappresentare in questo mercato, visto che siamo a festeggiare i suoi 80 anni?” è stato chiesto al Ministro. La risposta è chiara: “È un esempio e un modello”.

Parole che si intrecciano con quelle dei tanti imprenditori presenti – da Montezemolo a Ferragamo, da Auricchio a Zegna – che hanno riconosciuto nella famiglia Soldini un raro esempio di imprenditoria seria, appassionata, capace di innovare e resistere senza piegarsi alla retorica del marketing.

“Vedo un’impresa italiana che fortunatamente non ha a che fare con la politica, ma vive di mercato con imprenditori seri che innovano, rischiano, esportano, hanno un meraviglioso rapporto con i collaboratori”, ha dichiarato Luca Cordero di Montezemolo.

Lo spirito di squadra e il legame con il territorio restano i pilastri su cui Soldini ha costruito il suo successo. “Il nostro percorso ha attraversato successi e difficoltà, ma non abbiamo mai perso lo spirito di famiglia e la passione per il nostro lavoro”, ha detto Rossano Soldini. “Il futuro non sarà facile, ma faremo il massimo degli sforzi per affrontarlo”.

Il sindaco di Capolona, Mario Francesconi, ha riassunto il sentimento collettivo in una frase: “La Soldini non è solo un’azienda, è parte della nostra identità collettiva”.

Ecco perché oggi, più che mai, ogni scarpa Soldini non è soltanto un prodotto di qualità artigianale, ma un pezzo vivo di storia italiana. Una storia che ha saputo adattarsi, innovare e rimanere fedele a se stessa. Una storia che – dopo 80 anni – continua a camminare con passo sicuro verso il futuro.


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