FANTASTIC CLASSIC, FUTURO MASCHILE
L’ESTETICA SUSSURRATA DEL GENTLEMAN
Una stagione che restituisce centralità al tailoring con nuove nitidezze di stile. Essenziale e privo di forzature, il guardaroba del gentleman si mostra radicato nel presente quanto intriso di cultura. Costruzioni light e patina sottilmente vissuta rifiniscono giacche in tela cotoniera e completi in puro lino gessato. La silhouette, morbida e decontratta, attinge alla freschezza di texture naturali. Focus sull’expertise sartoriale.
BLUE IS THE NEW BLACK
Codice trasversale di fair play, il blu s’impone su segmenti del menswear anche molto distanti. Quasi diktat cromatico, conferisce profondità e accentua la silhouette. Tra formale e informale, destinazione leisure e sportswear, diventa fil rouge sull’abito business, la field jacket e il set da velista. Su tutto, incursioni di freddi naturali e azzurri polverosi dosano l’intensità dei cieli notturni.
SUNNY SOPHISTICATION
Tra savoir faire e attitudine mediterranea, le nuove collezioni beachwear e resort richiamano stilosi scenari retrò ambientati tra Costa Azzurra, Riviera e Costiera Amalfitana. È il sogno di sentirsi come Alain Delon a bordo piscina, sofisticato e irresistibile.
RETHINKING YOUR WARDROBE
Un gusto clean e personale, che si reinventa partendo dai grandi classici: blazer, field jacket, trench e weekender bag che non si scalfiscono nel tempo. Spazio a sobrie texture confortevoli e forme lineari per intuizioni effortlessy chic.
DYNAMIC ATTITUDE, I GO OUT
EVERYDAY ESSENTIALS
Esprimersi in un lessico di stile che coniuga background esperienziale e funzionalità. È una tendenza sviluppata su concrete scelte lifestyle: dall’abito antipiega allo zaino multitasking e ai tecno-accessori per rimanere connessi dal divano di casa alla trasferta. E se il beachwear asciuga in un baleno, la giacca del viaggiatore cosmopolita è lavabile, reversibile ed easy to care.
DENIM SUPERSTAR
Lavaggi ricercati ed effetti custom-made su capi in denim sempre speciali, per qualità o filiera produttiva. Dai délavé all’autentico indigo, dall’eccellenza giapponese del Selvedge alla sostenibilità di nuovi modelli supersoft ottenuti da operazioni di recycling e upcycling. E dal Giappone arrivano anche futuribili eco-trattamenti su tele che non stingono.
NATURE INSPIRED
Soluzioni dal technical outdoor per affrontare il mondo con un approccio eco-responsabile. Capsule “outdoor inspired” nei toni camo e verde militare su tessuti nylon e pellami conciati al vegetale. Passione per le attività all’aperto e concrete esigenze quotidiane si accordano nella ricerca di connessione con la natura.
SUPERSTYLING
ON THE SKIN
L’armadio del dandy 3.0 irradia vibrazioni sensoriali attraverso consistenze soft e superfici organiche, texture stropicciate, croccanti o bi-materiale, trame a rete, garzate e ricami. Una scommessa su percezioni connesse alla creatività del knitwear, che si riflettono a diretto contatto con la pelle. Nuove fusioni per idee sospese tra passato e futuro.
SOFT TAILORING
Soft tailoring inteso come progetto di stile da personalizzare: un twist lievemente vissuto, lavaggi sperimentali ed effetti sun faded per cotoni strutturati e indigo naturali.Nel pianeta accessori, l’innovazione approfondisce il re-editing di modelli iconici. Studiato per valorizzare il denim come il pantalone classico, il mocassino 3.0 armonizza lato comfort e lusso artigianale. Dall’anima sportiva della driver alla penny loafer con lavorazione “Soft Blake” e fondo in gomma.
LA STORIA INFINITA
Elementi d’archivio dressed-up, tracce vintage e décor artigianali rimessi in circolo da un racconto denso d’informazioni. La nonchalance che pesca idealmente dall’armadio del nonno maglie jacquard e giacche loose, pantaloni solcati dalla patina del tempo, sneakers numerate e modelli di culto da riscoprire e riprodurre. Pezzi da vivere e amare, da conservare e trasmettere di generazione in generazione.
A CIRCULAR VIEW
Il futuro della moda sostenibile si proietta sulle sempre più evolute pratiche virtuose di recupero e riciclo: dalle reti da pesca alle plastiche abbandonate nell’oceano, alla trasformazione di scarti tessili. L’idea di un’industria circolare del fashion invita a un impiego sempre più sistematico di rifiuti post-consumo, rimanenze tessili o capi di collezioni passate.