
Al via SIMAC TANNING TECH 2025
Aspettative elevate per la fiera della tecnologia per l’area pelle, a Milano dal 23 al 25 settembre
Continua a leggere...Dalla Shanghai Art and Design Academy ai robot intelligenti, dalle strategie di disassemblaggio alle nuove vite della pelle: il 22° Congresso UITIC ha mostrato come AI, sostenibilità e competitività stiano ridefinendo l’intero ecosistema calzaturiero globale. Due giorni di visite, conferenze e visioni per capire dove sta andando il settore.
Ottobre 2025
“AI, sustainability and competitiveness: shaping the future of footwear.” È stato questo il filo rosso che ha guidato la ventiduesima edizione del Congresso UITIC (International Union of Shoe Industry Technicians), ospitata a Shanghai nel 2025. Una città simbolo della trasformazione industriale, scelta non a caso per affrontare i grandi temi che stanno rivoluzionando il mondo delle calzature: intelligenza artificiale, sostenibilità, materiali innovativi e nuovi modelli di produzione.
L’evento, tra i più prestigiosi a livello mondiale per la tecnologia calzaturiera, ha raccolto 350 partecipanti registrati provenienti da 17 Paesi, coinvolgendo aziende, università e centri di ricerca. Un’agenda intensa e articolata: due giornate di visite industriali a realtà come Shanghai Shima Technology Group, Zhejiang Huafon New Materials, Do-Win e Saina Co., seguite da due giorni di conferenze e workshop.
A scandire il ritmo del congresso, due keynote speech — uno a cura di Footwearology, l’altro di Li Ning —, 16 presentazioni tecniche, un panel con sei relatori internazionali, e ben 24 interventi nell’Innovation Showcase. Ma più dei numeri, a colpire è stata la profondità dei temi trattati: una vera immersione nel presente e futuro dell’industria calzaturiera.
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE COME SISTEMA NERVOSO DEL SETTORE
La parola “AI” ha dominato ogni discussione. Nelle sessioni dedicate a smart manufacturing e AI empowered manufacturing, si è parlato di piattaforme di produzione intelligente, sistemi di controllo qualità basati sulla voce e sull’apprendimento automatico, e di robotizzazione evoluta che non sostituisce ma potenzia il lavoro umano.
Un concetto chiave emerso: l’intelligenza artificiale come sistema nervoso dell’impresa, capace di coordinare flussi, decisioni e processi. Ma — come ha ricordato uno dei relatori — “serve sempre l’uomo nel loop”. Le regole d’oro, sintetizzate come “guardrail, targa e patente di guida”, sono chiare: l’AI deve essere guidata, regolata e compresa per produrre valore reale.
MATERIALI, DURABILITÀ E UNA SECONDA VITA PER LA PELLE
Non meno centrale è stata la sessione su materiali e innovazioni di prodotto. L’attenzione si è concentrata su materiali sostenibili, riciclati e intelligenti, con una riflessione sulla durabilità come nuovo paradigma ecologico. Il tema del “second life for leather wastes” ha ispirato numerose aziende: trasformare gli scarti in risorse non è solo un imperativo ambientale, ma anche una leva competitiva.
Un dibattito particolarmente acceso ha riguardato la vera natura della “eco-leather”, troppo spesso usata come etichetta di marketing. Il congresso ha ribadito l’urgenza di definire criteri tecnici chiari, capaci di distinguere materiali realmente sostenibili da soluzioni solo apparenti.
SOSTENIBILITÀ E COMPETITIVITÀ: IL NUOVO BINOMIO INDUSTRIALE
Le discussioni sul tema “Technology innovation for sustainability” hanno mostrato come l’innovazione green non sia più un’opzione, ma una condizione per la sopravvivenza competitiva. Aziende e ricercatori hanno condiviso progetti su tracciabilità delle calzature, strategie di disassemblaggio e recupero dei componenti, nonché modelli di produzione circolare applicabili su larga scala.
La sostenibilità, è stato ribadito, non è un tema di comunicazione, ma di ingegneria ed è un modello di business. E l’AI, ancora una volta, è lo strumento che permette di renderla misurabile e scalabile.
STORIE DI TRASFORMAZIONE: QUANDO L’INNOVAZIONE DIVENTA QUOTIDIANA
La sessione dedicata alle “successful industrial stories” ha mostrato casi concreti di trasformazione digitale nel footwear: dall’uso della skill intelligence, fino alle applicazioni di AI per il design sostenibile.
Le aziende più avanzate stanno già operando in un “innovation ecosystem”, dove competenze accademiche, ricerca e industria si contaminano continuamente. È un nuovo modello di filiera, più aperto, collaborativo e orientato alla sperimentazione.
IL POTERE DELL’AI
Il congresso si è chiuso con un panel di confronto sul potere dell’AI, in cui ricercatori, fornitori di materiali e tecnologie, e innovatori di settore hanno offerto prospettive complementari. Tutti concordi su un punto: l’intelligenza artificiale sta già trasformando prodotti, processi e modelli di business, e il settore calzaturiero — spesso percepito come tradizionalista — sta diventando un banco di prova ideale per la transizione industriale globale.
LA NUOVA ERA UITIC
Durante l’assemblea generale, UITIC ha inoltre annunciato una nuova fase della propria storia: approvato un nuovo statuto per adeguarsi ai tempi, confermati i membri del Comitato Esecutivo e accolto Paul Guillaume come nuovo rappresentante. Dal 2026 verranno reintrodotte le quote associative e sarà lanciato un nuovo sito web con più servizi, oltre alla nascita della UITIC Journal of Footwear Technology, dedicato alla ricerca e all’innovazione tecnica.
La prossima edizione del congresso è fissata per il 2027, in una località ancora da definire, ma con un messaggio già chiaro: l’industria calzaturiera mondiale è entrata nell’era dell’intelligenza aumentata.
Il Congresso UITIC 2025 non è stato solo un evento tecnico, ma una dichiarazione di visione: l’AI non sostituisce l’uomo, ma ne amplifica la creatività e l’efficienza; la sostenibilità non è un vincolo, ma una sfida competitiva; l’innovazione non è una promessa, ma un percorso già in atto.
Per Sergio Dulio, Presidente UITIC, il mondo sta cambiando radicalmente e l’industria calzaturiera sta affrontando delle sfide, “ma queste sfide possono essere risolte attraverso una stretta collaborazione. Lo sviluppo dell’industria calzaturiera deve essere lungimirante e sempre aperto alle nuove tecnologie. Il mondo sta entrando nell’era dell’intelligenza artificiale, che non solo cambierà la tecnologia calzaturiera, ma cambierà anche tutti gli aspetti della vita. Pertanto, è necessario avere un atteggiamento aperto e valutare correttamente l’impatto dell’intelligenza artificiale sulle fabbriche.”
Aspettative elevate per la fiera della tecnologia per l’area pelle, a Milano dal 23 al 25 settembre
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