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IILF Chennai tocca il suo record di spazio espositivo

La Fiera Internazionale della Pelle indiana ha raggiunto, con la sua 38esima edizione, la massima espansione espositiva (+20% ) e la partecipazione di quasi 400 aziende, confermandosi una volta di più vetrina di un settore di eccellenza primario per il Paese.

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Marzo 2025

IILF Chennai tocca il suo record di spazio espositivo

Si è svolta presso il Chennai Trade Centre, Nandambakkam, dal 1 al 3 febbraio scorso, la 38a edizione dell’India International Leather Fair (lILF), il palcoscenico internazionale dedicato a innovazione, sostenibilità e collaborazioni globali nel settore della pelle organizzato da India Trade Promotion Organisation (ITPO) in associazione con il Council of Leather Exports (CLE).

IILF Chennai 2025 ha celebrato l’edizione con il massimo storico di superficie netta espositiva, pari a 11.473 metri quadrati, con un notevole aumento del 20% rispetto all’edizione precedente, estendendosi ai piani terra dei padiglioni 1-4 di nuova costruzione. Vi hanno preso parte 392 espositori, tra cui 61 partecipanti stranieri provenienti da 19 Paesi: Brasile, Cina, Dubai, Etiopia, Francia, Germania, Hong Kong, Indonesia, Italia, Messico, Polonia, Arabia Saudita, Spagna, Sri Lanka, Taiwan, Paesi Bassi, Turchia e Regno Unito. I gruppi-paese provenivano in particolare da Brasile, Francia, Germania e Italia. Grazie all’internazionalità delle aziende presenti e al livello espositivo, IILF si è confermata una volta di più la più importante piattaforma indiana per il settore della pelle, con tecnologie all’avanguardia, nuove soluzioni sostenibili e in linea con i trend moda.

L’industria indiana della pelle, dei prodotti in pelle e calzature occupa un posto di rilievo nell’economia del paese, e il cui export è tra i primi dieci produttori di valuta estera dell’India. L’esportazione di calzature, cuoio e prodotti in pelle dall’India è stata pari a 4,69 miliardi di dollari nel periodo 2023-24. L’industria è ricca di materie prime, poiché l’India possiede il 20% della popolazione mondiale di bovini e bufali e l’11% di quella di capre e pecore. A ciò si aggiungono i punti di forza della manodopera qualificata, della tecnologia innovativa, della crescente conformità del settore agli standard ambientali internazionali e del supporto dedicato delle industrie collegate.

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